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18/11/17

Imminente annuncio del ritrovamento delle rovine di una civiltà futuristica in Antartide?

Imminente annuncio del ritrovamento delle rovine di una civiltà futuristica in Antartide?

 Molti si fanno domande circa l’importanza delle recenti visite in Antartide da parte di funzionari di primo piano e gli individui che hanno offerto spiegazioni non convincenti di questi viaggi lì. Il 09 novembre, il segretario di Stato americano, John Kerry, è arrivato in Antartide, proprio durante le elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Perchè il Segretario di Stato avrebbe lasciato gli Stati Uniti in un momento così critico, solo per osservare i modelli di riscaldamento globale in Antartide?


Ancor più misteriosa è stata  visita a sorpresa dell’ astronauta Buzz Aldrin, in Antartide, a quanto pare per diventare
“la persona più anziana a raggiungere il Polo Sud, all’età di 86 anni.”
 E ‘stato visto, insieme al compagno ad indossare magliette con loghi dicendo ” Get Your Ass su Marte.” Non potrebbe essere andato per una scoperta molto importante  che ancora non hanno rivelato?
In precedenza, il 18 febbraio 2016, il russo Patriarca Cirillo ha visitato un avamposto russo in Antartide, presumibilmente per vedere i pinguini. Un mese dopo, il 23 marzo, il presidente Obama ha visitato la Argentina meridionale  nella località turistica di Bariloche, che è indicata per essere stato il nascondiglio segreto dei nazisti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Bariloche è diventata la capitale non ufficiale di una civiltà tedesca in fuga nella base in Antartide, che si sostiene abbia un sistema di tunnel nascosti che collegano questa città all’ Antartide. Inoltre degno di nota, anche  i presidenti Eisenhower e Clinton hanno visitato Bariloche.
La vera ragione di tutte queste visite misteriose in Antartide e  nei luoghi vicino, come Bariloche, sta per essere rivelata, secondo il programma spaziale segreto denunciato da Corey Goode.Egli dice di aver ricevuto le informazioni pertinenti circa un annuncio ufficiale imminente della scoperta delle rovine di una civiltà futuristica, che si trovano in Antartide.
“Le informazioni Goode stanno per essere pubblicate, secondo un aggiornamento datato 6 dicembre, da David Wilcock, che esegue una serie di interviste molto popolari su  Goode in tv Gaia, intitolata Disclosure Cosmica. In un articolo intitolato, “GAME OVER: La divulgazione e la definitiva sconfitta della cabala,” Wilcock scrive:
“Immaginate di svegliarvi un giorno e vedere iper rovine futuristiche scoperte in Antartide. E non vederli nel film Aliens of the Past o siti di notizie alternative, ma ovunque … in tutte le piattaforme di comunicazione più importanti esistenti.
mmaginate di giornalisti e ufficiali militari che rivelano queste scoperte incredibili con video prodotti in loco. Un evento di questa portata potrebbe essere molto più inquietante di qualsiasi stile catastrofe tipo 11/09.”
Wilcock continua a discutere e un ulteriore motivo che crede possa annunciare una scoperta importante in Antartide , in  questo momento potrebbe essere per distrarre il pubblico dalle recenti rivelazioni di Wikileaks in merito alla “Pizzagate” e il coinvolgimento di funzionari di alto livello in entrambe le amministrazioni, Clinton e Obama nelle reti di pedofili che coinvolgerebbero il sacrificio di bambini . L’ex capo della squadra di Clinton, John Podesta, che era anche consigliere di Obama ed il suo consulente principale, lo stesso che ha diretto la campagna di Clinton, è una figura di spicco nello scandalo “Pizzagate”.
L’articolo di Wilcock, sembra essere un preludio ad un prossimo articolo sull’annuncio imminente in Antartide, con tanto di dettagli.
Wilcock rivela che il prossimo articolo sarà scritto in collaborazione con Goode. Wilcock descrive quali sono le fonti di Goode quelle che hanno rivelato la scoperta in Antartide ed ha intenzione di rivelare questo fatto ufficialmente.Wilcock scrive:
“Corey Goode ha osservato la scoperta di nuove rovine epiche in Antartide circa tre mesi fa e non gli è stato permesso di dare notizie di ciò che stava accadendo.Per questo motivo, solo ora che è stato autorizzato a rilasciare queste notizie, presto saranno dette in pubblico. “
Siamo dunque in attesa del prossimo aggiornamento di Goode e Wilcock, per fornire maggiori dettagli di ciò che è stato scoperto in Antartide. Vale la pena considerare le implicazioni della recente visita del Segretario di Kerry in Antartide, e se ha effettivamente assistito ad una scoperta così sorprendente. 
Come uscente Segretario di Stato, Kerry (nella  foto sopra) è sicuro del rilascio dei fatti completi che hanno testimoniato in Antartide, prima che il suo mandato terminerà ufficialmente il 20 gennaio 2016. Il presidente Obama anche vorrà uscire con un annuncio straordinario al mondo, per mettere una ciliegina sulla sua eredità come il primo presidente afro-americano, le cui politiche hanno aperto una nuova era di prosperità.
In alternativa, come suggerisce Wilcock, l’obiettivo è quello di distrarre la stampa e il pubblico americano  sul coinvolgimento delle amministrazioni Clinton e Obama in reti pedocriminali.Questo suggerisce che il coinvolgimento di Podestà su una iniziativa di US Air Force per promuovere la “disclosure limitata” sugli UFO e vita extraterrestre, è stato progettato anche per servire come una distrazione di ancora più dannose (per cabala) rivelazioni di una “disclosure completa “, edito da Corey Goode, William Tompkins e altri.
Le Tendenze economiche positive continuano ad emergere negli Stati Uniti, in termini di diminuzione della disoccupazione, aumento dei mercati azionari e rinnovato ottimismo sullo stato dell’economia. Se combinato con un annuncio ufficiale della scoperta delle rovine di una civiltà avanzata in Antartide, Obama darebbe una grande spinta per la sua eredità. Questa informazione è probabile che sia data con una copertura ampia e completa nei principali mezzi di informazione, distraendo così il pubblico da notizie di stampa alternativi sulle informazioni che mettono in cattiva luce la pessima eredità che lascia  Obama.
Forse una motivazione ulteriore per il presidente Obama di rilasciare notizie su questa scoperta in Antartide, sarebbe oscurare l’ingresso dell’amministrazione Trump, così per vantarsi sull’uomo che in campagna elettorale diceva “Tornerò a far diventare grande l’America Nuovamente”.

Roger Leir, il chirurgo che rimuoveva impianti alieni

Ufologia , impianti alieni

17/11/17

Gli extraterrestri visti dai ricercatori di Oxford sono fatti così|Guarda


Articolo Img




Chi di noi non ha pianto vedendo E.T. di Spielberg? Bè, dimenticate l’adorabile extraterrestre con gli occhioni azzurri, il collo telescopico e la punta del dito luminosa. Perché, dice uno studio di tre zoologi di Oxford, non è affatto detto che il modo migliore (o comunque l’unico) per immaginare una forma di vita aliena sia quello di fare delle predizioni basate sull’osservazione di quanto accade sulla Terra.Ma gli alieni hanno gli occhi?
Nella nostra galassia ci sono 100 miliardi di pianeti. Nel 20 per cento dei casi si presume che essi si collochino in una zona dello spazio capace di produrre una biosfera. Anche nel caso in cui solo lo 0,001 per cento di essi avesse sviluppato una qualche forma di vita, vorrebbe dire che ci sono 200 mila pianeti abitabili nella nostra Galassia. Recentemente in America e in Europa si stanno facendo investimenti di centinaia di milioni di dollari per cercare di immaginare come potrebbe essere un’ipotetica forma di vita aliena. Ma il solo esempio che i ricercatori hanno a disposizione è la Terra. Partendo da quanto è accaduto sul nostro pianeta, si fanno delle previsioni statistiche sul grado di probabilità che gli stessi fenomeni siano accaduti altrove. Per esempio, siccome la maggior parte degli animali dispone di occhi, immaginiamo che anche gli extra-terrestri debbano averli. E siccome il carbonio è un elemento fondamentale della materia vivente (in un uomo che pesa 70 chili sono presenti circa 14 kg di carbonio) ipotizziamo che anche le forme di vita aliena siano a base di carbonio. Ma chi l’ha detto - dicono gli autori dello studio - che invece non siano fatti di silicone e senza occhi?
Elementare Watson, elementare
Moderni Sherlock Holmes, i tre ricercatori di Oxford, invece di applicare il calcolo statistico, hanno scelto di servirsi del metodo deduttivo. Sono partiti da un’assunzione: che qualunque forma di vita possa essersi sviluppata nello spazio debba aver subito una selezione naturale come quella teorizzata dall’evoluzionismo darwiniano. Perché? Perché, a meno che non ci si affidi alla teoria del disegno intelligente, il meccanismo di selezione naturale è il solo che permetta di spiegare la vita, ovvero l’esistenza di organismi che hanno lo scopo apparente di riprodurre se stessi. I ricercatori oxoniensi fanno l’esempio della giraffa. All’inizio vi erano esemplari con il collo di diverse lunghezze, ma quelli col collo più lungo, potendo arrivare a a mangiare anche le foglie dei rami più alti, avevano più chance di sopravvivere e quindi più tempo per riprodursi. Di conseguenza gradualmente la popolazione delle giraffe finì per essere dominata da esemplari con il collo lungo.
Gli organismi e le società evolute? Sopprimono i conflitti
L’evoluzione di forme di vita complessa sulla Terra - dicono ancora i tre zoologi - sembra essere dipesa da un ristretto numero di quelle che si definiscono «transizioni maggiori». In ogni processo di transizione un gruppo di individui che prima potevano riprodursi da soli si mettono insieme per costituire una organismo di livello superiore, una nuova e più complessa forma di vita in cui le singole parti cooperano e si sacrificano per il successo dell’insieme. Prendiamo il corpo umano. Perché le cellule della mano o del cuore non cercano di riprodursi da sole ma «si affidano» agli spermatozoi e agli ovuli? La stessa cosa succede nelle comunità di insetti sociali come le api che invece di riprodursi fra loro aiutano la regina madre a riprodursi. La ragione di questo apparente sacrificio da parte delle singole parti (mano, cuore) o dei singoli individui (api operaie) sta in quello che viene definito un allineamento di interessi. La mano ha tutto l’interesse a riprodursi ma «sa» che delegando gli spermatozoi/ovuli (o la regina madre nel caso delle api) ha più chance di ottenere l’effetto desiderato. La teoria evolutiva insomma dimostra che affinché si verifichi un processo di transizione da un singolo individuo a una realtà più complessa deve essere eliminato ogni elemento di conflitto. Lo stesso vale per qualsiasi forma di vita aliena immaginabile che sia più complessa di una semplice molecola che si autoreplichi o di un gigantesco blob.
«Ora non ci resta che trovarli»
Supponendo che anche gli extraterrestri siano passati attraverso fasi di transizione maggiori si possono fare un serie di ipotesi sulla loro natura: deve trattarsi di entità composte da sottoentità più piccole che collaborano fra loro avendo eliminato ogni conflitto interno oppure di un’organizzazione complessa e solidale come gli insetti sociali (termiti, formiche, api e vespe) o gli Ewoks di Star Wars. Nel disegno realizzato dall’illustratrice Helen Cooper appare un esemplare battezzato «The Octomite» composto da una serie di organi disposti in ordine gerarchico che svolgono ciascuno un compito diverso e che dipendono l’uno dall’altro. «Certo - ammette Sam Levin, primo firmatario dello studio - non siamo ancora in grado di dire se gli alieni camminano su due gambe o hanno grandi occhi verdi. Tuttavia possiamo affermare che esiste un livello di prevedibilità nell’evoluzione che potrebbe portarli ad avere un aspetto simile al nostro». Il che ridà qualche speranza agli appassionati di E.T., anche se il disegno dell’Ottomita non somiglia granché al simpatico extraterrestre realizzato da Carlo Rambaldi. Il modo migliore di immaginare come potrebbero essere fatti gli alieni, conclude lo studio, è combinando l’approccio meccanicistico basato sull’osservazione degli organismi terrestri con quello basato sula teoria evolutiva. «Ora non ci resta che trovarli».
Fonte : coriere della sera

16/11/17

Intervista Sconvolgenge! Questa donna afferma di essere un ibrido


Intervista Sconvolgenge! Questa donna afferma di essere un ibrido

Lisa è una donna canadese, e nelle sue dichiariazione ci spiega che metà del suo genoma è umano, ma l’altra metà è sconosciuta. In un programma televisivo canadese ha detto che ha poteri telepatici ed è in grado di leggere i pensieri altrui.
Intervista Sconvolgenge! Questa donna afferma di essere un ibrido

Durante l’intervista ha detto:

“C’è una vera ragione per me essere qui. Sono diversa da molte persone su questo pianeta, ma sento che ci sono molte persone come me qui; Dobbiamo fare qualcosa. “
Lisa ha raccontato della sua strana origine e altre incredibili esperienze spaziali con un investigatore paranormale, il dottor Luigi Vendittelli a Montreal. Quella giovane donna era spettacolare. In primo luogo, Lisa ha testimoniato di non aver mai incontrato il padre biologico.
Il tempo passava e la madre ha sempre fatto in modo di omettere la vera identità del padre, ma al ventunesimo compleanno di lisa gli avrebbe confessato la particolare realtà. Sembra che la madre di Lisa stesse attraversando una foresta a Toronto quando un’astronave arrivò sul suo cammino. Inaspettatamente ha cominciato a levitare in direzione della nave.
Si addormentò e quando si svegliò, era nuovamente nel boschi, accanto ad un albero.
Questa signora ha dato alla luce una bambina di nove mesi più tardi. Quando è nata sua figlia si accorse che non era come gli altri bambini, possedeva un immenso livello di abilità e intuizione, ma il suo modo di ragionare era gia ad un livello straordinario.

Intervista Sconvolgenge! Questa donna afferma di essere un ibrido
Intervista Sconvolgenge! Questa donna afferma di essere un ibrido

Lisa cresceva e assieme cresceva in lei la consapevolezza che in parte poteva essere Extraterrestre. Tutte le peculiarità che la rendono uniche potrebbero essere dovute all’esperienza eccezionale vissuta da sua madre nel passato.
L’essere umano ormai è da tempo che cerca vita Aliena nell’universo. E sebbene ormai è da molto tempo che veniamo preparati a un possibile incotro attraverso il cinema e altri mezzi, dobbiamo anche considerare se questi esseri vengono sul nostro pianeta con buone intenzioni o se, come sotenuto da alcuni esperti di materia extraterrestre, stanno piantando ibridi tra gli esseri umani per colonizzarci e migliorare la loro razza.
Se vuoi saperne di più su Lisa e l’intervista che ha rilasciato alla televisione canadese, non perdete i seguenti video:

05/11/17

Gli Ufo sbarcano a Pomezia: settant'anni di avvistamenti alieni in Italia



Una scena tratta da un film di fantascienza

L'ex Iena Enrico Lucci, attuale conduttore di Nemo, li ha proprio trattati male.
«Più che presentare i temi del nostro incontro, ci hanno un po' simpaticamente preso per i fondelli», commenta a denti stretti Francesca Bittarello, organizzatrice della kermesse che quest'anno annovera i più importanti esperti a livello nazionale.


Verità o fantasie il convegno registra sempre un buon numero di partecipanti. «Attualmente ha cadenza semestrale ma presto potrebbe diventare trimestrale visto il largo successo di consensi. E anche per questa edizione -è sempre la Bittarello a parlare- ci attendiamo un pienone di appassionati e curiosi».

GLI OSPITI
Tra gli ospiti spicca il nome di Roberto Pinotti, il capostipite degli ufologi in Italia e fondatore del Centro ufologico nazionale (Cun) che disquisirà di “70 anni di ufo come e perché”. Oltre a Pinotti ci saranno anche Pablo Ayo conosciuto soprattutto per aver curato e presentato per anni la trasmissione Mistero su Italia 1 per il settore ufologico che illustrerà il tema “Il segreto di stato con “Roswell 1947-2017”; Maurizio Baiata famoso ufologo giornalista e sedicente contattato, parlerà del “Colonnello Philip Corso e i segreti alieni del Pentagono”, mentre Fabrizio Molly creatore dello Skywatcher Ostia, diventato famoso per i suoi video clamorosi sugli ufo, parlerà su “Testimonianze e prove: ultimi ufo-files dai cieli romani”. “I cerchi del grano, messaggio per l'Umanità” e “Le scottanti verità dei cerchi di grano” sono invece i temi su cui si concentreranno Pier Giorgio Caria, ufologo ricercatissimo, uno dei più noti documentaristi e divulgatori a livello planetario e la stessa organizzatrice del convegno.

Insomma una domenica da trascorrere tra curiosità e misteri e alla quale ogni partecipante (l'ingresso è gratuito) riceverà un attestato di partecipazione. Come dire: Io quella volta c'ero.
E tra un intervento e l'altro non potrà mancare la pausa pranzo con leccornie davvero particolari, cose dell'altro mondo si potrebbe azzardare.
L'organizzazione ha fatto le cose per bene e per i tanti ospiti ha preparato una specialità fuori del comune: il panino gigante alieno.
E per chi non sopportasse la cucina tradizionale niente paura, gli amici degli extraterrestri hanno pensato a soddisfare tutti i gusti: c'è pure il panino vegano. Alieno, naturalmente.

01/10/17

Alieni, la scienziata Lina Tomasella: "Esistono, lo dimostra la matematica" Lisa Tomasella



Gli alieni esistono, ma le comunicazioni sono difficili a causa del rapporto spazio-tempo. Questa è la teoria che Lina Tomasella, una ricercatrice dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di Padova, ha esposto in un'intervista a Il Giornale. La studiosa sostiene infatti che l'esistenza degli extraterrestri sia dimostrabile in base alle dimensioni dell'universo. "Esistono, è una questione di statistica - ha dichiarato la Tomasella -. Con così tanto spazio e con così tanti soli, ci sono tantissimi pianeti abitabili".
"I segnali spaziali che ancora non riusciamo a capire sono ancora tanti - ha proseguito - ma sogniamo che arrivino da qualche civiltà extraterrestre. Ci sono però difficoltà di comunicazione con la terra e dipendono dalla distanza spazio-tempo. Per ora pensare di curvare l'universo per trovare risposte è pura fantasia."

19/09/17

Siamo soli nell’universo? Ricerca dimostra come gli alieni possono rilevare i transiti terrestri




Ad oggi, tuttavia, non sono stati scoperti pianeti abitabili da cui una civiltà potrebbe scorgere la Terra con il nostro attuale livello di tecnologia

Nel tentativo di scoprire come gli alieni possano riuscire a rilevare la Terra, entrandovi in contatto, gli scienziati hanno scoperto che almeno nove esopaneti sarebbero ideali per osservare i transiti del nostro mondo. Gli scienziati della Queen’s University di Belfast e l’Istituto Max Planck per la Ricerca sul sistema solare, in Germania, sono andati a caccia del pianeta alieno dal quale si è in grado di individuare la Terra.
I pianeti più grandi potrebbero naturalmente bloccare più luce mentre passano davanti alla loro stella“, ha dichiarato Robert Wells, uno studente di dottorato alla Queen’s University di Belfast. “Tuttavia il fattore più importante è, in realtà, quanto vicino il pianeta si trova alla sua stella madre – poiché i pianeti terrestri sono molto più vicini al Sole rispetto ai giganti gassosi e saranno i più probabili da rilevare in transito“, ha spiegato ancora Wells, anche autore dello studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices della Royal Astronomical Society.
Per cercare mondi dove possibili civiltà potrebbero avere migliori chance di scoprire il nostro Sistema Solare, gli astronomi hanno esplorato parti del cielo dal quale si poteva vedere più di un pianeta, attraversando il “volto” del Sole. Hanno trovato che tre pianeti possono essere osservati da qualsiasi parte del sistema solare e che non tutte le combinazioni dei tre pianeti sono possibili. “Stiamo stimando che un osservatore posizionato in modo casuale abbia circa 1 chance su 40 di osservare almeno un pianeta“, ha dichiarato Katja Poppenhaeger, dell’Università di Queen’s di Belfast. 
Delle migliaia di esopaneti noti, il team scientifico ha identificato sessantacinque mondi. Di questi, gli alieni potrebbero vederne uno o più del nostro sistema solare tra quelli che transitano il Sole. Nove di questi pianeti sono ideali per osservare i transiti della Terra, anche se nessuno dei mondi è considerato abitabile.
Inoltre, il team ha stimato che ci dovrebbero essere circa dieci mondi non ancora scoperti, posizionati favorevolmente per rilevare la Terra e sono in grado di sostenere la vita come la conosciamo. Ad oggi, tuttavia, non sono stati scoperti pianeti abitabili da cui una civiltà potrebbe scorgere la Terra con il nostro attuale livello di tecnologia.

09/06/17

Avvistamento Ufo. Foto choc, avvistamento Ufo in Gran Bretagna. LE FOTO CHOC


L'oggetto non identificato, che secondo molti potrebbe essere un Ufo, ha lasciato una scia di luce bianca ardente





Un Ufo è stato fotografato sopra una collina vicino a Frome, nel Somerset (Regno Unito). L'oggetto non identificato, che secondo molti potrebbe essere un Ufo, ha lasciato una scia di luce bianca ardente.




27/02/17

La NASA conferma: i pianeti scoperti sono abitati da creature intelligenti


Ad un solo giorno dalla bellissima notizia della scoperta di un sistema solare con sette pianeti simili alla terra potenzialmente abitabili ne arriva un’altra, sempre dalla NASA: è finalmente accertato che sui sette pianeti ci sia vita, ma la notizia clamorosa è che le forme di vita che li abitino siano intelligenti, almeno quanto quella umana, se non di più.

La NASA ha infatti reso pubblica la notizia che ci sono stati inequivocabili contatti da parte di alcuni esseri particolarmente intelligenti. Ciò sembra essere successo perché la NASA ha anche rivelato che all’atto della scoperta sono state mandati dai segnali radio in quella direzione, a cui sono seguite immediatamente delle risposte. Fatto più unico che raro, a detta degli scienziati, che assicurano che una cosa del genere non sia mai accaduta prima d’ora. Nonostante i pareri negativi dell’astrofisico Stephen Hawking, che crede che il contatto con gli alieni possa essere potenzialmente pericoloso, la comunità scientifica è quasi unanimemente concorde nel proseguire la curiosa corrispondenza con questi esseri.
Infatti, a detta di molti astrofisici, questa potrebbe essere un’occasione unica, uno strumento con cui scoprire delle nuove cultura e magari garantire più sicurezza alla Terra ed ai suoi abitanti. È probabile, difatti, che alcune tra queste civiltà siano molto più progredite rispetto a quella umana e che siano in possesso di conoscenze che noi altrimenti possederemmo solo tra qualche migliaio di anni. Sembra, però, che sia ancora presto per un vero e proprio incontro fisico con uno di questi esseri.

Non è escluso, comunque, che siano in grado di coprire distanze molto grandi in brevissimo tempo, dato che potrebbero anche avere mezzi in grado di viaggiare a velocità pari o addirittura superiori a quella della luce nel vuoto (circa 300000 km al secondo). È, insomma, la seconda bellissima notizia che la NASA ci da nel giro di sole 24 ore. Finalmente l’uomo, dopo secoli, ha la risposta a una delle domande che si è da sempre posto: le civiltà extraterrestri esistono, e sono anche molto intelligenti.

26/02/17

ALIENI DI ASPETTO UMANO SONO TRA DI NOI" PAOLA HARRIS INTERVISTA TIMOTHY GOOD

Storica intervista della giornalista Paola Harris a Timothy Good ufologo violinista e autore di "Base Terra" e "Rivelazioni da altri mondi" alcune fra le migliori antologie di casi UFO e incontri ravvicinati con gli alieni.

PH: Cosa hai imparato sulla presenza extraterrestre sulla Terra?

TG: Nell’ultimo capitolo “ Unearthly Disclosure “ parlo delle rivelazioni che mi sono state fatte da personale militare e dei servizi segreti riguardo allo “status quo”. Sono informazioni che risalgono agli anni ’80 fino all’’89, quindi sono un po’ datate ma molto significative. Mi è stato rivelato che gli Alieni hanno stabilito basi qui da molto tempo e che sono qui da tantissimo.

PH : Quindi alla fine di questo libro tu giungi a queste conclusioni.


TG: Sì, ho ricevuto moltissime informazioni riguardo a basi aliene su questo pianeta, collocate soprattutto negli Stati Uniti..

PH: Le nomini?

TG: Si, una si trova in Australia, due nel Pacifico che sono molto grandi, alcune nell’area delle Bermuda e una nei Caraibi.

PH: Esistono anche città, è vero? Intere città?

TG G: Non saprei dirlo, io non le ho viste.

PH: Ma cosa dicono le tue informazioni?

TG: Basta che pensi alle informazioni fornite da quel contattato venezuelano, non ricordo come si chiama - Enrique Castillo Rincon - che è stato preso alla fine degli anni ’70 ed è stato portato in due basi aliene, una delle quali nelle Ande. L’altra era nella Fossa delle Marianne, la parte più profonda dell’Oceano Pacifico. Scende fino a 11000 metri di profondità e da qualche parte, lungo i bordi della fossa, esiste una grande base aliena descritta come un insieme di grandi globi sottomarini completamente autosufficienti, con vegetazione ed abitanti di aspetto umano.

PH: Timothy, quando io dico “base” penso ad una base militare, la gente pensa che gli Alieni abbiano basi militari.

TG: Beh, non è detto che una base sia per forza militare, per esempio “base” può significare anche “campo base”.

PH: Sì, ma quando le persone pensano ad una base, pensano ad una base militare.

TG: Beh, non dovrebbero.

PH: Quindi dobbiamo chiarire che quando tu ed io parliamo di “basi” intendiamo semplicemente “posti dove loro vivono”.

TG: Voglio anche aggiungere che molti di questi esseri si trovano su questo pianeta da molto prima di noi. Quindi non ci stanno semplicemente facendo visita, sono esseri che hanno vissuto su questo pianeta ben prima dell’Homo Sapiens e, infatti, sono loro gli artefici della nostra evoluzione. Noi siamo una razza ibrida.

PH: E non sono tutti Grigi.

TG: Assolutamente no.

PH: Questo è proprio ciò che voglio far sapere alla gente.

TG: Esistono specie differenti.

PH: Esistono specie differenti e gran parte di esse sono umanoidi.

TG: Esattamente.

PH: E alcuni di loro possono essere tranquillamente scambiati per umani.

TG: Assolutamente.

PH: Ed è questo che la gente non vuole capire. Si sono impressi in mente un’immagine stereotipata di alieni piccoli, grigi e con grandi occhi e questi sarebbero gli unici extraterrestri presenti sul nostro pianeta. Ma non è così.

TG: Ne esistono molti tipi differenti e alcuni di essi sono certamente umanoidi, collegati a noi geneticamente..

PH: Cosa dice quel contattista? Che aspetto avevano?

TG: Emotivamente erano molto freddi con lui. In quelle basi c’erano uomini e donne e lui li incontrò per diversi anni. Era diventato amico di uno di loro che in quel periodo viveva tra noi dissimulato come uomo d’affari svizzero. Lo incontrò in Sud America. Lui era qualcosa tipo un rappresentante di lozioni dopobarba. Enrique rimase amico di questo personaggio per molto tempo. Pensava che fosse un individuo molto interessante anche se dal comportamento a tratti bizzarro. Ma tempo dopo Enrique venne prelevato con un raggio di luce a bordo di un’astronave che era uscita da un lago in Sud America, non ne conosco l’esatta posizione geografica. E lì si trovò davanti il tizio che lui aveva pensato essere un uomo d’affari svizzero.

PH: Questa storia suona familiare, dobbiamo seguirla. E’ molto interessante il fatto che una persona che sembrava un uomo d’affari svizzero fosse uno di loro.

TG: Anche io ho avuto il mio contatto con loro, quindi posso parlare con cognizione di causa.--

PH: Puoi darmi maggiori dettagli?

TG: Bene, ho già parlato di quest’ episodio in qualcuno dei miei libri. Per esempio, nel 1967 mi trovavo a New York con la London Symphony Orchestra. A quell’epoca avevo già incontrato alcuni amici di George Adamski che mi avevano parlato di alieni presenti in territorio statunitense ed avevo già avuto un’esperienza, nel 1963 e sempre in America, con una donna che mi aveva confermato telepaticamente di non essere terrestre quando, col pensiero, glielo avevo domandato. Dunque, la stessa cosa accadde a New York nel febbraio del 1967. Mi misi a chiedere mentalmente, con molta intensità, una prova che esseri di altri mondi vivessero lì e lavorassero lì. Dopo circa mezz’ora di questa forte emissione mentale entrò nella hall dell’albergo in cui mi trovavo un tizio alto circa un metro e ottanta, vestito con un impeccabile completo grigio, camicia bianca, cravatta scura, capelli un po’ ondulati, colorito leggermente abbronzato ed uno sguardo molto intelligente. Prima che questo accadesse avevo seguito questa procedura: mi ero seduto nell’atrio e avevo cominciato a ripetere mentalmente: “Se qualcuno di voi si trova nell’area di New York, per favore venga a sedersi vicino a me e mi dia una prova.” E dopo circa mezz’ora arrivò questo tizio e si sedette vicino a me, Aveva con sé una valigetta diplomatica, la aprì con un gesto deliberato e ne tirò fuori il New York Times, iniziò a girare le pagine, ripiegò il giornale e lo rimise dentro rimanendo seduto. Allora io pensai “forse è quest’uomo vicino a me” ed iniziai a chiedergli mentalmente: “Se sei di un altro mondo per favore porta l’indice della mano destra all’altezza della narice destra e tienila ferma.” Non appena pensai questa frase lui fece esattamente quel gesto, poi si alzò e se ne andò.

PH: In quale libro parli di quest’episodio?

TG: Alien Base (Base Terra n.d.T). Comunque ci sono stati anche altri incontri; quello con la donna fu nel 1963. La gente mi ha chiesto spesso “perchè non parli con loro?” Non so dire il perchè. Comunque l’anno scorso, senza entrare in dettagli, forse ho avuto l’opportunità di parlare con qualcuno che credo non fosse di questo mondo.

PH: Mi puoi dire in che paese ti trovavi quando accadde quest’altro episodio?

TG: In Europa. Mi convinsi che quell’uomo non era di questo mondo. Non vi fu alcuna conferma telepatica ma io ero certo che lui venisse da qualche altra parte, protesi la mano verso di lui e lui la toccò appena guardandomi intensamente. Io lo guardai a mia volta e dissi:” Penso che tu possieda una grande conoscenza”. Lui non disse nulla e questo fu tutto. Certo è una prova ben misera paragonata alla storia precedente ma bisogna comprendere i piccoli particolari che denotano il modo di agire di questa gente.

PH: Noi non disponiamo di una base metodologica di studio per gli alieni di tipo umano. Se cerchiamo le prove abbiamo ben poca gente disposta a parlarne. Per questo non abbiamo alcun tipo di protocollo da seguire. A un certo punto nel mio libro (Esopolitica, come parlare con una sfera di luce?) parlo del documento congiunto Einstein-Oppenheimer, la lettera del Majestic-12 in cui loro due parlano del futuro, della necessità di essere tutti uniti per creare un protocollo di azione riguardo a questi esseri che vengono a farci visita. Il problema è:”chi dovrebbe rappresentare la Terra?” e fu a questo problema che Eistein e Oppenheimer tentarono di dare risposta quando inviarono la loro lettera al presidente Truman.

TG: E’ vero?

PH: Devi leggere cosa c’è in quel documento, è molto interessante. Fa parte dei Documenti Majestic.

TG: Li ho letti, Tim Cooper me li ha mandati alcuni anni fa.

PH: Dice che dovrebbe esistere una specie di “Super ONU” in grado di rappresentare la Terra nel suo complesso perchè nessuna singola nazione può arrogarsi il diritto di rappresentare l’intera specie umana. Dice anche che questi altri esseri potrebbero possedere delle proprie culture. La data del documento è giugno 1947, quindi prima di Roswell.

TG: Certo, comunque anche prima erano stati recuperati velivoli alieni. Sembra che ne sia stato recuperato uno nel 1945 in Nuovo Messico, un altro nel 1941 in Missouri, un altro nelle Hawaii nel 1944 recuperato dalla Marina degli Stati Uniti e, naturalmente, c’è quello recuperato in Italia nel 1933. Esiste la riproduzione del documento originale.

PH: Gli X Files di Mussolini?

TG: Sì, abbiamo proprio la copia del telegramma del 1933.

PH: Il tuo lavoro è talmente enorme ed hai svolto tali e tante ricerche che qui mi focalizzerò solo sulla questione che riguarda gli Alieni di aspetto umano, questione che è sorta prepotentemente in Italia negli ultimi tempi, grazie all’uscita di due libri. Questi libri parlano di basi sotterranee e sottomarine e di alieni in tutto e per tutto simili a noi nell’aspetto.

Allora perchè pensi che la nostra società abbia dato tanta importanza ed abbia commercializzato solo un tipo di Alieno, il cosiddetto EBE-Entità Biologica Extraterrestre?

TG: Probabilmente perchè gli alieni di aspetto umano non sono abbastanza impressionanti.

PH: Ma ciò ha portato moltissima gente a screditare Adamski.

TG: Adamski aveva ragione su molte cose. Lui lavorò anche per il Governo degli Stati Uniti, lo sapevi?

PH: No, non lo sapevo.

TG: Aveva un passaporto speciale, è in Alien Base (Base Terra n.d.T.), puoi leggerlo.

PH: E’ per questo che fu sepolto ad Arlington?

TG: Fu sepolto ad Arlington perchè aveva prestato servizio nell’esercito circa nel 1913. Chiunque abbia fatto parte dell’esercito può essere sepolto ad Arlington, non c’è nulla di misterioso in questo.

PH: Il messaggio fondamentale di Adamski fu che loro erano qui, che erano umanoidi, che erano come noi e che volevano contattare i principali rappresentanti del potere, incluso il Vaticano.

TG: E lo hanno fatto. Adamski visitò il Papa nel maggio del 1963, questo è sicuro.

PH: Con un messaggio chiaro.

TG: Sì, da parte della gente di altri mondi con cui lui era in contatto. Lui fu anche il primo a dire che gli alieni avevano stretto dei rapporti con il nostro apparato militare. Lo disse negli anni ’50.

PH: Okay, le affermazioni di Adamski concordavano con quelle di Eugenio Siragusa in Sicilia.

TG: Un altro contattista molto interessante, in seguito diventò piuttosto strano ma è chiaro che per la gente diventa difficile vivere con simili personaggi.

PH: Il contattista di cui mi sto occupando attualmente si chiama Maurizio Cavallo e ha fatto parte del gruppo di Siragusa. Si trovava in Sicilia quando aveva 13 anni e insieme a lui c’era Giorgio Buongiovanni. Cavallo afferma di aver visto alieni alti e biondi con tute blu che si aggiravano intorno a casa di Siragusa sotto l’Etna.

TG: Anch’io ho scritto molto su questi primi casi italiani degli anni ’50. Sono assolutamente affascinanti e, credo, molto, molto importanti.

PH: Ma, Timothy, lui possiede ben quattro lettere del presidente Eisenhower, io ne ho pubblicata una nel mio nuovo libro.

TG: Esatto,sono casi molto interessanti e c’è un nuovo libro, tra l’altro, in inglese, proprio sui contattasti italiani di quel periodo. Spero di comprarlo qui.

PH: Poiché sia Siragusa che Adamski ebbero questi contatti, perchè decise di scrivere a Siragusa?

TG: Non lo so, non ho visto la lettera.

PH: Ce l’ho io, è genuina e ne esistono ben quattro.

TG: E’ ancora vivo?

PH: No, ma ci sono sua moglie e suo figlio che ci stanno fornendo questo materiale. Io ho una copia xerox di una delle quattro lettere. E’ molto cordiale. C’è il nome di Eisenhower in cima e c’è scritto qualcosa di generico tipo” Sì, faremo tutto quello che è in nostro potere , vi facciamo i migliori auguri” etc. La firma è quella del Presidente. Tu fai parte di quei ricercatori che pensano che Eisenhower entrò in contatto con gli alieni?

TG: Sì, ma non posso pronunciarmi sulla lettera perchè non l’ho vista.

PH: Comunque tutto questo avrebbe un senso. Ti posso mandare una copia della lettera così la puoi studiare. Perchè mai Eisenhower avrebbe dovuto scrivere ad un contattista italiano?

TG: Sono sicuro che esiste una base nel Mediterraneo.

PH: Quindi negli anni ’50 e ’60 ci fu un tentativo (lasciamo da parte Billy Meier per il momento) da parte di alieni di aspetto umano di entrare in contatto con noi e questo viene generalmente rifiutato perchè questi esseri avrebbero avuto aspetto umano.

TG: Sì, questi sono i fatti perchè loro sono connessi con noi, sono i nostri fratelli maggiori, se preferisci. Sono qui da molto più tempo di noi.

PH: Concordo con te. E questo come cambia la situazione, visto che il contatto è già avvenuto?

TG: Non so dirtelo. Penso che dovremo aspettare nuove prove, forse prove scientifiche dell’esistenza di civiltà precedenti alla nostra. Si parla tanto di Atlantide e Lemuria, forse in futuro emergeranno prove concrete di tutto questo.

PH: Ritieni che i nostri governi sappiano che alcuni di questi esseri sono uguali a noi?

TG: Beh, quando parliamo di governi dobbiamo renderci conto del fatto che in quegli ambiti sono solo pochissime persone a sapere come stanno veramente le cose. E’ un argomento talmente spinoso che è tenuto segretissimo. Ma quei pochi che nei governi hanno accesso alle informazioni sono ben consapevoli che esistono comunicazioni e contatti con militari, sicuramente con alcuni scienziati e forse anche con persone normali, e che questo va avanti da moltissimo tempo, forse da migliaia di anni.

PH: Pensi possibile che alcuni di questi individui o gruppi che sono come noi abbiano collaborato nella realizzazione di tecnologie avanzate?

TG: Penso che sia possibile, ma non so fino a quale livello. E’ possibile che noi si abbia degli alleati, degli amici che ci stiano aiutando a sviluppare, per esempio, tipi di trasporto più efficienti degli attuali. Comunque non posso darlo per certo. Ho raccolto anche voci che dicono che ci avrebbero fornito nuovi tipi di armi. Credo che l’ex ministro della Difesa canadese Paul Hellyer abbia inteso dire che ci stiamo preparando per le Guerre Stellari, la guerra nello spazio, ed è molto preoccupato per questo. Se fosse vero sarebbe veramente agghiacciante, ma ci sono anche dati che parlano di una minaccia rappresentata da altre specie di alieni, ne sono certo.

PH: Ciò implicherebbe che non sono tutti positivi nei nostri confronti. E’ importante sottolinearlo. Un’ultima domanda: esiste un messaggio spirituale in tutto questo e se c’è, qual è?

TG: Che siamo esseri forniti di spirito, che esiste un legame con questi esseri antico di millenni e che ci sono segnali positivi all’orizzonte che ci fanno sperare in un enorme passo avanti per l’umanità che le farà finalmente comprendere qual è il suo vero posto nell’universo.

PH: Quindi c’è ancora speranza.

TG: Indubbiamente ci sono grandi possibilità là fuori. Bisogna pensare in maniera positiva.

PH: E’ per questo che continui a lavorare tanto e continui a fare divulgazione?

TG: E’ possibile, non posso affermarlo con sicurezza, ma mi sento guidato. E’ per questo che sono qui e faccio quello che faccio. Penso che il vero motivo sia questo.

Fonte https://alienimistero.altervista.org

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