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Informatori militari e di governo spiegano che la terra è bloccato nel bel mezzo di una battaglia per tenere in mano il nostro pianeta e noi siamo semplicemente pedine di una partita a scacchi galattico.
Visualizzazione post con etichetta vita extraterrestre. Mostra tutti i post
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13/12/18
Linda Moulton Howe rivela cosa vogliono veramente gli ESTRATTORI!
17/11/17
Gli extraterrestri visti dai ricercatori di Oxford sono fatti così|Guarda
Chi di noi non ha pianto vedendo E.T. di Spielberg? Bè, dimenticate l’adorabile extraterrestre con gli occhioni azzurri, il collo telescopico e la punta del dito luminosa. Perché, dice uno studio di tre zoologi di Oxford, non è affatto detto che il modo migliore (o comunque l’unico) per immaginare una forma di vita aliena sia quello di fare delle predizioni basate sull’osservazione di quanto accade sulla Terra.Ma gli alieni hanno gli occhi?
Nella nostra galassia ci sono 100 miliardi di pianeti. Nel 20 per cento dei casi si presume che essi si collochino in una zona dello spazio capace di produrre una biosfera. Anche nel caso in cui solo lo 0,001 per cento di essi avesse sviluppato una qualche forma di vita, vorrebbe dire che ci sono 200 mila pianeti abitabili nella nostra Galassia. Recentemente in America e in Europa si stanno facendo investimenti di centinaia di milioni di dollari per cercare di immaginare come potrebbe essere un’ipotetica forma di vita aliena. Ma il solo esempio che i ricercatori hanno a disposizione è la Terra. Partendo da quanto è accaduto sul nostro pianeta, si fanno delle previsioni statistiche sul grado di probabilità che gli stessi fenomeni siano accaduti altrove. Per esempio, siccome la maggior parte degli animali dispone di occhi, immaginiamo che anche gli extra-terrestri debbano averli. E siccome il carbonio è un elemento fondamentale della materia vivente (in un uomo che pesa 70 chili sono presenti circa 14 kg di carbonio) ipotizziamo che anche le forme di vita aliena siano a base di carbonio. Ma chi l’ha detto - dicono gli autori dello studio - che invece non siano fatti di silicone e senza occhi?
Elementare Watson, elementare
Moderni Sherlock Holmes, i tre ricercatori di Oxford, invece di applicare il calcolo statistico, hanno scelto di servirsi del metodo deduttivo. Sono partiti da un’assunzione: che qualunque forma di vita possa essersi sviluppata nello spazio debba aver subito una selezione naturale come quella teorizzata dall’evoluzionismo darwiniano. Perché? Perché, a meno che non ci si affidi alla teoria del disegno intelligente, il meccanismo di selezione naturale è il solo che permetta di spiegare la vita, ovvero l’esistenza di organismi che hanno lo scopo apparente di riprodurre se stessi. I ricercatori oxoniensi fanno l’esempio della giraffa. All’inizio vi erano esemplari con il collo di diverse lunghezze, ma quelli col collo più lungo, potendo arrivare a a mangiare anche le foglie dei rami più alti, avevano più chance di sopravvivere e quindi più tempo per riprodursi. Di conseguenza gradualmente la popolazione delle giraffe finì per essere dominata da esemplari con il collo lungo.
Gli organismi e le società evolute? Sopprimono i conflitti
L’evoluzione di forme di vita complessa sulla Terra - dicono ancora i tre zoologi - sembra essere dipesa da un ristretto numero di quelle che si definiscono «transizioni maggiori». In ogni processo di transizione un gruppo di individui che prima potevano riprodursi da soli si mettono insieme per costituire una organismo di livello superiore, una nuova e più complessa forma di vita in cui le singole parti cooperano e si sacrificano per il successo dell’insieme. Prendiamo il corpo umano. Perché le cellule della mano o del cuore non cercano di riprodursi da sole ma «si affidano» agli spermatozoi e agli ovuli? La stessa cosa succede nelle comunità di insetti sociali come le api che invece di riprodursi fra loro aiutano la regina madre a riprodursi. La ragione di questo apparente sacrificio da parte delle singole parti (mano, cuore) o dei singoli individui (api operaie) sta in quello che viene definito un allineamento di interessi. La mano ha tutto l’interesse a riprodursi ma «sa» che delegando gli spermatozoi/ovuli (o la regina madre nel caso delle api) ha più chance di ottenere l’effetto desiderato. La teoria evolutiva insomma dimostra che affinché si verifichi un processo di transizione da un singolo individuo a una realtà più complessa deve essere eliminato ogni elemento di conflitto. Lo stesso vale per qualsiasi forma di vita aliena immaginabile che sia più complessa di una semplice molecola che si autoreplichi o di un gigantesco blob.
«Ora non ci resta che trovarli»
Supponendo che anche gli extraterrestri siano passati attraverso fasi di transizione maggiori si possono fare un serie di ipotesi sulla loro natura: deve trattarsi di entità composte da sottoentità più piccole che collaborano fra loro avendo eliminato ogni conflitto interno oppure di un’organizzazione complessa e solidale come gli insetti sociali (termiti, formiche, api e vespe) o gli Ewoks di Star Wars. Nel disegno realizzato dall’illustratrice Helen Cooper appare un esemplare battezzato «The Octomite» composto da una serie di organi disposti in ordine gerarchico che svolgono ciascuno un compito diverso e che dipendono l’uno dall’altro. «Certo - ammette Sam Levin, primo firmatario dello studio - non siamo ancora in grado di dire se gli alieni camminano su due gambe o hanno grandi occhi verdi. Tuttavia possiamo affermare che esiste un livello di prevedibilità nell’evoluzione che potrebbe portarli ad avere un aspetto simile al nostro». Il che ridà qualche speranza agli appassionati di E.T., anche se il disegno dell’Ottomita non somiglia granché al simpatico extraterrestre realizzato da Carlo Rambaldi. Il modo migliore di immaginare come potrebbero essere fatti gli alieni, conclude lo studio, è combinando l’approccio meccanicistico basato sull’osservazione degli organismi terrestri con quello basato sula teoria evolutiva. «Ora non ci resta che trovarli».
Fonte : coriere della sera
16/11/17
Intervista Sconvolgenge! Questa donna afferma di essere un ibrido
Durante l’intervista ha detto:
“C’è una vera ragione per me essere qui. Sono diversa da molte persone su questo pianeta, ma sento che ci sono molte persone come me qui; Dobbiamo fare qualcosa. “
Lisa ha raccontato della sua strana origine e altre incredibili esperienze spaziali con un investigatore paranormale, il dottor Luigi Vendittelli a Montreal. Quella giovane donna era spettacolare. In primo luogo, Lisa ha testimoniato di non aver mai incontrato il padre biologico.
Il tempo passava e la madre ha sempre fatto in modo di omettere la vera identità del padre, ma al ventunesimo compleanno di lisa gli avrebbe confessato la particolare realtà. Sembra che la madre di Lisa stesse attraversando una foresta a Toronto quando un’astronave arrivò sul suo cammino. Inaspettatamente ha cominciato a levitare in direzione della nave.
Si addormentò e quando si svegliò, era nuovamente nel boschi, accanto ad un albero.
Si addormentò e quando si svegliò, era nuovamente nel boschi, accanto ad un albero.
Questa signora ha dato alla luce una bambina di nove mesi più tardi. Quando è nata sua figlia si accorse che non era come gli altri bambini, possedeva un immenso livello di abilità e intuizione, ma il suo modo di ragionare era gia ad un livello straordinario.
Lisa cresceva e assieme cresceva in lei la consapevolezza che in parte poteva essere Extraterrestre. Tutte le peculiarità che la rendono uniche potrebbero essere dovute all’esperienza eccezionale vissuta da sua madre nel passato.
L’essere umano ormai è da tempo che cerca vita Aliena nell’universo. E sebbene ormai è da molto tempo che veniamo preparati a un possibile incotro attraverso il cinema e altri mezzi, dobbiamo anche considerare se questi esseri vengono sul nostro pianeta con buone intenzioni o se, come sotenuto da alcuni esperti di materia extraterrestre, stanno piantando ibridi tra gli esseri umani per colonizzarci e migliorare la loro razza.
Se vuoi saperne di più su Lisa e l’intervista che ha rilasciato alla televisione canadese, non perdete i seguenti video:
19/09/17
Siamo soli nell’universo? Ricerca dimostra come gli alieni possono rilevare i transiti terrestri
Ad oggi, tuttavia, non sono stati scoperti pianeti abitabili da cui una civiltà potrebbe scorgere la Terra con il nostro attuale livello di tecnologia
Nel tentativo di scoprire come gli alieni possano riuscire a rilevare la Terra, entrandovi in contatto, gli scienziati hanno scoperto che almeno nove esopaneti sarebbero ideali per osservare i transiti del nostro mondo. Gli scienziati della Queen’s University di Belfast e l’Istituto Max Planck per la Ricerca sul sistema solare, in Germania, sono andati a caccia del pianeta alieno dal quale si è in grado di individuare la Terra.
“I pianeti più grandi potrebbero naturalmente bloccare più luce mentre passano davanti alla loro stella“, ha dichiarato Robert Wells, uno studente di dottorato alla Queen’s University di Belfast. “Tuttavia il fattore più importante è, in realtà, quanto vicino il pianeta si trova alla sua stella madre – poiché i pianeti terrestri sono molto più vicini al Sole rispetto ai giganti gassosi e saranno i più probabili da rilevare in transito“, ha spiegato ancora Wells, anche autore dello studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices della Royal Astronomical Society.
Per cercare mondi dove possibili civiltà potrebbero avere migliori chance di scoprire il nostro Sistema Solare, gli astronomi hanno esplorato parti del cielo dal quale si poteva vedere più di un pianeta, attraversando il “volto” del Sole. Hanno trovato che tre pianeti possono essere osservati da qualsiasi parte del sistema solare e che non tutte le combinazioni dei tre pianeti sono possibili. “Stiamo stimando che un osservatore posizionato in modo casuale abbia circa 1 chance su 40 di osservare almeno un pianeta“, ha dichiarato Katja Poppenhaeger, dell’Università di Queen’s di Belfast.
Delle migliaia di esopaneti noti, il team scientifico ha identificato sessantacinque mondi. Di questi, gli alieni potrebbero vederne uno o più del nostro sistema solare tra quelli che transitano il Sole. Nove di questi pianeti sono ideali per osservare i transiti della Terra, anche se nessuno dei mondi è considerato abitabile.
Inoltre, il team ha stimato che ci dovrebbero essere circa dieci mondi non ancora scoperti, posizionati favorevolmente per rilevare la Terra e sono in grado di sostenere la vita come la conosciamo. Ad oggi, tuttavia, non sono stati scoperti pianeti abitabili da cui una civiltà potrebbe scorgere la Terra con il nostro attuale livello di tecnologia.
08/04/15
La NASA annuncia le “prove definitive” della vita aliena: “adesso sappiamo dove cercare e sappiamo come cercare”
Mentre le missioni NASAesplorano il nostro sistema solare alla ricerca di nuovi mondi, scoprono la presenza di acqua nei posti più sorprendenti. L’acqua non è altro che uno dei tanti tasselli della ricerca di pianeti abitabili e della vita lontano dalla Terra, eppure, dà indicazioni più sorprendenti di quel che si pensa.
“Le attività scientifiche NASA hanno permesso numerose scoperte relativamente all’acqua negli ultimi anni che ci hanno ispirato a continuare a investigare sulle nostre origini e sulle affascinanti possibilità di altri mondi, e della vita, nell’universo,” dichiara Ellen Stofan, chief scientist NASA durante un convegno organizzato dalla stessa Agenzia sulle probabilità di trovare vita aliena nello spazio. “Nell’arco della nostra vita, forse potremo davvero sapere se siamo soli nel sistema solare e oltre.”
Gli elementi chimici dell’acqua, idrogeno e ossigeno, sono tra i più presenti quantitativamente nell’universo. Gli astronomi distinguono la firma dell’acqua nelle gigantesche nubi molecolari tra la stelle, nei dischi di materiale che rappresentano sistemi planetari appena nati, e nelle atmosfere di pianeti giganti che orbitano attorno alle stelle. Ci sono molti luoghi nell’universo in cui si ritiene possa essere presente acqua allo stato liquido, e molti altri in cui è presente allo stato gassoso. L’acqua si trova in oggetti primitivi come le comete e gli asteroidi, o nei pianeti nani come Cerere. Le atmosfere dei quattro giganti gassosi (Giove, Saturno, Urano e Nettuno), potrebbero contenere enormi quantità di acqua, come anche le loro lune e anelli (allo stato solido).
“Penso che avremo forti indicazioni di vita lontano dalla Terra entro un decennio, e penso che ne avremo prove definitive entro 20 o 30 anni,” continua Ellen Stofan. “Sappiamo dove cercare. Sappiamo come cercare. Abbiamo la tecnologia, e siamo sulla strada per migliorarla. Ecco perché penso che siamo assolutamente sulla buona strada.“
26/03/15
"Ho visto un alieno parlare con due astronauti": la testimonianza choc di un ex dipendente Nasa
"Ho visto un alieno sul mio monitor, era alto oltre due metri e mezzo, in piedi sullo Space Shuttle che parlava con due astronauti". È la rivelazione choc di Clark C. McClelland, ex dipendente della Nasa.
Era il 2008 quando McClelland prestava lavoro presso il Kennedy Space Center, Launch Control Center, e stava monitorando le attività dello Space Shuttle Fleet. Sullo schermo ha visto le immagini che gli resteranno impresse per tutta la vita. Un extraterreste di forma umanoide di dimensioni quasi doppie alle nostre.
La sua testimonianza fino ad oggi non fu supportata da alcuna prova e lui venne etichettato come un "ciarlatano". Oggi il canale YouTube Paranormal Cruicible ha rilanciato la sua tesi pubblicando un video, del quale ancora non si ha certezza sulla veridicità.
La "chiacchierata interplanetaria" è durata poco più di un minuto. Protagonisti l'alieno e due astronauti americani. Non ha idea di come le parti comunicassero. Lui non aveva nessun serbatoio per l’ossigeno e sembrava che non fosse legato a nessuna struttura, al contrario dei suoi colleghi.
Era il 2008 quando McClelland prestava lavoro presso il Kennedy Space Center, Launch Control Center, e stava monitorando le attività dello Space Shuttle Fleet. Sullo schermo ha visto le immagini che gli resteranno impresse per tutta la vita. Un extraterreste di forma umanoide di dimensioni quasi doppie alle nostre.
La sua testimonianza fino ad oggi non fu supportata da alcuna prova e lui venne etichettato come un "ciarlatano". Oggi il canale YouTube Paranormal Cruicible ha rilanciato la sua tesi pubblicando un video, del quale ancora non si ha certezza sulla veridicità.
La "chiacchierata interplanetaria" è durata poco più di un minuto. Protagonisti l'alieno e due astronauti americani. Non ha idea di come le parti comunicassero. Lui non aveva nessun serbatoio per l’ossigeno e sembrava che non fosse legato a nessuna struttura, al contrario dei suoi colleghi.
16/03/15
Le cinque razze più pericolose di alieni: le remote origini 2°
Questo è il primo di una serie di articoli, che vogliono costituire l’inizio dellarivelazione della mia esperienza di anni, passati ad osservare il comportamento di determinate razze aliene sul nostro pianeta.
Come ho spiegato nel primo articolo, la mia esperienza si basa sulla visione diretta delle dimensioni nelle quali questi esseri alieni vivono. Capisco che questa cosa possa sembrare inusuale, e che quindi sia facile lo scetticismo.
D’altronde non è colpa mia se l’umanità, in questo momento della sua evoluzione, non è in grado di sviluppare la vista sottile, per la quale sarebbe predisposta. A me capitò, nel 1983, dopo anni di intense pratiche di Raja Yoga e di meditazione, come si dice in gergo, di aprire il terz’occhio, cosa che mi spalancò la visione delle dimensioni più sottili dell’esistenza, che in realtà rappresentano la maggior parte della vita, di cui la dimensione fisica è sola la punta di un iceberg molto, ma molto grande.
Dopo tantissime esperienze di vario tipo, diciamo che nell’ultimo decennio, la mia attenzione è stata particolarmente attratta dalla realtà degli alieni, vista la situazione particolarmente invasiva nella quale ci troviamo, con diverse razze aliene che si comportano da parassiti nei confronti della nostra umanità e del nostro pianeta.
Consentitemi di spendere ancora due parole sul metodo che uso per ricavare le mie conoscenze. In realtà non vi è molta differenza dal metodo empirico, visto che si basa sull’osservazione diretta della realtà, che in pratica, mi limito solo a descrivere.
Il fatto che l’essere umano dica di credere solo a quello che vede, non contrasta con quello che dico io, infatti, anch’io credo unicamente a quello che vedo, solo che le visioni divergono un poco. Aggiungo poi, che la sola visione fisica, quindi limitata, dell’uomo, spesso non fa comprendere nemmeno quello che si vede sul piano fisico.
Questo per dire che sarebbe ora che quest’umanità cieca, cominciasse a rapportarsi un poco più seriamente con le realtà dell’occulto, che normalmente, o sono derise da chi non capisce niente, o sono praticate in modo negativo per usi egoistici e personalistici.
Tornando alle nostre razze di alieni, rettiliani, grigi, avatar, borg e quinta razza, vorrei precisare che più che altro sono nomi convenzionali, i primi tre di uso abbastanza comune, mentre borg e quinta razza, sono definizioni che ho attribuito io, avendo ovvie difficoltà con la ‘loro’ lingua.
Ampliando per un attimo la visione, possiamo dire che, ovviamente, la vita nell’universoè molto, ma molto più diffusa di quanto ci facciano sperare i nostri attuali scienziati, che, altrettanto ovviamente, si basano sulle osservazioni per loro possibili, con gli scarsi mezzi a loro disposizione.
Questo perlomeno per quanto riguarda la cosiddetta scienza ufficiale, mentre altra cosa potrebbe essere la conoscenza militare segreta di determinati governi, che per quello che vedo io, sono ampiamente in contatto con diverse razze, ed usano tecnologie perviaggiare nello spazio, nel tempo, e nelle dimensioni.
Lo spazio è enormemente popolato, sia nella dimensione fisica, sia in tutte le altre. Basti pensare che nella tradizione indiana, si contano cinquantacinque milioni di tipologie dideva, o divinità, che svolazzano per infiniti loka, o pianeti, con le loro variegate macchine volanti, o vimana, gli ufo dell’epoca…
Anche la Terra, fin dai tempi più antichi, è stata interessata, visitata, da tantissime razze di alieni, ma in questo momento non mi interessa fare la storia degli alieni sulla Terra, cosa che magari tratterò in un altro contesto.
Tanto per chiarire, anche rispondendo a molte domande che mi sono state poste dopo il mio primo articolo, così come per la coscienza umana, anche nell’universo, esistonoinfinite gradazioni di coscienza tra quelle razze che possiamo considerare di alieni.
Quelli che ci riguardano più da vicino, cioè ci stanno letteralmente sul groppone, sono di una crudeltà speciale, ma nel cosmo esistono anche razze di media evoluzione, e di evoluzione elevata, molto più di noi, che ci vuole anche poco…
La cosa significativa degli essere realmente più evoluti, e non solo tecnologicamente più evoluti, è che rispettano la libertà di ogni essere, non interferendo con la vita dei pianeti che eventualmente visitano, mentre gli esseri ‘cattivi’, come fanno normalmente le forze del male, operano per assoggettare gli esseri con i quali entrano in rapporto.
Questo per chiarire che, in questa drammatica fase della nostra storia, non dobbiamo aspettare i salvatori dalle stelle, ma creare le condizioni della nostra salvezza da noi stessi. Mettersi in queste condizioni, significa anche poter accedere a relazioni con entità spirituali evolute, che in tal caso possono anche favorire la nostra evoluzione, ma sempre solo nel rispetto della nostra libertà.
In fin dei conti, anche Gesù Cristo, che non era un alieno, tanto per chiarire, e che non era un rivoluzionario zelota, ma espressione di una antichissima comunità essena, custode di tanti segreti dell’umanità, prima di guarire qualcuno gli chiedeva: “vuoi che ti sia fatto questo?” Rispetto per la libertà…
Le razze ‘fastidiose’ per l’umanità, visto che si comportano da parassiti per la coscienza umana, in realtà sono venute alla ribalta nella storia umana, solo in tempi relativamente recenti, risalenti alla fine della civiltà di Atlantide.
Gli stregoni di questa civiltà avevano sviluppato una particolare bramosia di potere, basata su complessi e sanguinosi rituali di magia nera, che hanno finito per attrarre nell’ambito dell’aura del nostro pianeta, una serie di esseri con caratteristiche negative, che servivano da supporto per la loro avidità.
Questi esseri alieni, provenivano, e provengono, non tanto da pianeti remoti, ma soprattutto da dimensioni che non avrebbero mai dovuto entrare in contatto con la nostra realtà.
In pratica, circa tredicimila anni fa, venne lacerato un velo dimensionale, che provocò l’irruzione nella vita planetaria, di uno sciame di entità di varia natura che, grazie alla ancora grande avidità del genere umano, continuano a convivere, in una tremenda simbiosi con gli esseri umani.
Rimando ad un libro, sede più adatta ad una tale complessità di argomenti, la possibilità di esaurire, almeno parzialmente, la grande mole di informazioni che bisognerebbe comunicare, per restituire un minimo di chiarezza riguardo alla nostra storia in tale senso. Ovviamente il lettore, in questa sede, dovrà accontentarsi della possibile sintesi.
Saltando quindi a piedi pari tredicimila anni di storia, arriviamo ai giorni nostri, nei quali si assiste a un vero e proprio proliferare di tali esseri alieni. Vorrei anche operare una distinzione a questo punto, che per vari motivi, spesso non è considerata, quella trademoni e alieni ‘cattivi’.
Non è vero che sono la stessa cosa, e per chi può vederli è banale dirlo, ma sono entità, forse con caratteristiche negative anche simili, ma che hanno provenienze e storie diverse. I demoni che conosciamo storicamente, sono esseri malvagi appartenenti alla sfera di coscienza di questo pianeta e delle sue dimensioni.
Gli alieni, per definizione, sono esseri, nel caso che trattiamo, sicuramente malvagi, che provengono o da altri pianeti, o da altre dimensioni. Può sembrare un tecnicismo, ma siccome mi sento custode di una tradizione di conoscenza, direi che è ora che si comincino a dire le cose come stanno, e non come immaginano che siano, i ciechi che vogliono guidare i ciechi.
Dico questo anche per un motivo contingente, che è quello che mi ha fatto portare l’attenzione sul mondo degli alieni. La vita di un chiaroveggente, è sicuramente tutto fuorché noiosa, visto che è in grado di abbracciare dalle dimensioni più infime a quelle più elevate.
Avere poi a che fare con l’evoluzione delle persone, come faccio io da più di trent’anni, significa avere a che fare anche con le forze angeliche e demoniache che ruotano attorno alle coscienze umane.
Nella mia esperienza di tutti questi decenni, ho sempre avuto parecchio a che fare con i cari vecchi demoni, veri e propri ‘poveri diavoli’, concedetemi la battuta, che hanno tormentato non poco, anche se meritatamente, la nostra umanità.
Come dicevo all’inizio, da un decennio a questa parte ho cominciato a vedere sempre più esseri alieni attivi, a fronte di una regressione delle creature sataniche e demoniache. Non che non fossi a conoscenza anche prima di queste realtà, e non che non ci avessi avuto a che fare, ma erano in minoranza rispetto ai demoni.
C’è stato poi un punto di svolta, secondo me, dal 2009 ad oggi, momento nel quale hanno incominciato a essere presenti sempre più scie chimiche nei cieli d’Italia e del mondo. Infatti secondo me, le irrorazioni chimiche della nostra atmosfera, oltre a servire a svariati altri scopi, favoriscono senz’altro la ‘vitalità’ sia dei rettiliani che dei grigi, che sono in conflitto su tante cose, ma non su questo…
Da quel momento, comunque, ho avuto modo di vedere un incremento esponenziale dell’attività dei parassiti alieni nei confronti degli esseri umani, al punto che, attraverso le loro modalità di controllo della coscienza, che vanno dall’uso di tecnologie eteriche, fino alla vera e propria possessione della coscienza, queste diverse razze, in modo diverso, si sono però grandemente infiltrate in ogni campo dell’attività umana.
Però, mentre scrivo, mi rendo conto che sono arrivato al pericoloso limite delle diecimila battute, che per un blog sono veramente tantissime, per cui, mi fermo qui, con la promessa di scrivere rapidamente la terza puntata di questa serie, nella quale comincerò a trattare della struttura sociale di queste razze di alieni, e delle modalità che usano per ‘parassitarci‘.
Proprio in chiusura vorrei però ricordarvi che noi umani siamo di gran lunga più forti, se solo ce ne rendiamo conto, e ci agganciamo alla nostra natura luminosa e spirituale, quindi, dai raga, niente paura, fatevi una bella botta di consapevolezza, perché dobbiamo imparare a liberarci di queste presenze parassite, cosa possibile nella misura in cui ci si libera della propria avidità.
07/03/15
Boris: Bambino proveniente da Marte, reincarnazione!
Boriska crede che oggi il tempo sia finalmente venuto per “quelli speciali ” che nasceranno sulla Terra. La rinascita del pianeta si sta avvicinando. La Nuova Conoscenza sarà in grande richiesta, una diversa mentalità per i terrestri, che oggi vivono solo per egoismo, consumismo, avidità e orgoglio.
Qualche volta, alcuni bambini, nascono con talenti proprio affascinanti, abilità insolite. Mi fu detta la storia di un ragazzo insolito chiamato Boriska, dai membri di una spedizione su una zona anomala locata a nord della regione di Volgograd, più comunemente menzionata come “Medvedetskaya gryada”.
“Può immaginarsi, di notte, mentre ognuno era seduto attorno al fuoco del campo, un piccolo ragazzo (approssimativamente di sette anni) chiedere improvvisamente l’attenzione di tutti. Risultato, lui voleva raccontare loro, tutto sulla vita su Marte, riguardo ai suoi abitanti ed i loro voli sulla terra, condividere una testimonianza. Il silenzio seguì.
Era incredibile! Il piccolo ragazzo con occhi grandissimi e vivaci stava per raccontare una storia magnifica sulla civiltà marziana, su città megalitiche, le loro navi spaziali e i voli sui vari pianeti, sul meraviglioso paese di Lemuria; di cui conosceva la vita in dettagli, sin da quando gli accadde di discendervi da Marte; lì aveva amici. I ceppi scricchiolavano, la nebbia della notte avvolgeva l’area ed il cielo scuro ed immenso con miriadi di stelle brillanti accese, sembrava celare un qualche tipo di mistero. La sua storia durò per circa un’ora e mezzo. Un ragazzo fu abbastanza intelligente da registrare l’intera narrazione.
Molti rimasero sbalorditi dai due fattori distinti. Prima di tutto, il ragazzo possedeva una conoscenza insolitamente profonda. Il suo intelletto era evidentemente lontano da quello di un tipico bambino di sette anni. Non tutti i professori sono capaci di narrare l’intera storia di Lemuria, dei lemuriani ed dei suoi abitanti così in dettaglio.
Non sarete in grado di trovare alcun che di questo paese nei libri di scuola. La scienza moderna non ha ancora provato l’esistenza di altre civiltà.
Secondo, eravamo tutti affascinati dal linguaggio di questo giovane ragazzo. Era lontano dal tipo di linguaggio che usano di solito i ragazzini della sua età. La sua conoscenza specifica della terminologia, dettagli e fatti di Marte ed il passato della Terra affascinò tutti.
“Perché cominciò la conversazione in quel posto?”, il mio interlocutore rispose. “forse fu semplicemente toccato dall’atmosfera complessiva del nostro campo, con molte persone bene informate e di larghe vedute,” continuò.
“Potrebbe essersi inventato tutto questo? ”
“Dubito”, obiettò il mio amico”. “A me questo sembrava più un ragazzo che stava condividendo i suoi ricordi personali di vite passate. È virtualmente impossibile costruire tali storie; di devono sapere realmente.”
Oggi, dopo essermi incontrato con i genitori di Boris ed avuto modo di conoscere meglio il ragazzo, cominciai a mettere in ordine attentamente tutte le informazioni ottenne riguardo a quel bivacco. Boriska nacque nella città di Volzhskii in un ospedale suburbano, anche se ufficialmente, rispetto alla documentazione, il suo luogo di nascita è la città di Zhirnovsk della regione di Volgograd. La sua data di nascita è l’undici gennaio 1996. (Forse sarà di qualche utilità per gli astrologi).
I suoi genitori sembrano essere persone meravigliose. Nadezhda, la madre di Boriska, è un dermatologo in una clinica pubblica. Lei si laureò all’istituto medico Volgograd non molto tempo fa, nel 1991. Il padre del ragazzo è un ufficiale in pensione. Entrambi sarebbero felici se qualcuno potesse far luce sul mistero che sta dietro al loro bambino. Nel frattempo semplicemente l’osservano e lo guardano crescere.
-Dopo che Boriska nacque, notai che era capace tenere su la testa dopo 15 giorni-, ricorda Nadezhda. -La sua prima parola fu “baba” che emise quando aveva quattro mesi e molto presto cominciò a parlare. All’età di sette mesi, costruì la sua prima frase, “io voglio un chiodo.” Disse questa particolare frase dopo avere osservato un chiodo conficcato nel muro. Maggiormente, le sue abilità intellettuali superarono quelle fisiche.
– Come si manifestarono queste abilità?
– Quando Boris aveva solo un anno, cominciai a dargli delle lettere (basato sul sistema di Nikitin) ed indovina un po’, a un anno e mezzo, era già in grado di leggere le stampe grandi dei giornali. Non ci volle molto tempo per fare la conoscenza con i colori e le sfumature. Cominciò a dipingere a due anni.
Poi, subito dopo, appena passati i due anni, lo portammo al day care center per bambini. Gli insegnanti erano tutti sbalorditi dai suoi talenti ed dal suo modo insolito di pensare. Il ragazzo possedeva una memoria insolita ed un’incredibile abilità di raccogliere nuove informazioni- I suoi genitori comunque notarono presto che il loro bambino stava acquisendo informazioni in un modo tutto suo, da qualche altro luogo.
– Mai nessuno gliele aveva insegnate- ricorda Nadya. -Ma qualche volta, lui sedeva nella posizione del loto e cominciava tutti questi discorsi. Parlava di Marte, dei sistemi planetari di civiltà distanti. Non potevamo credere alle nostre orecchie. Come può un bambino sapere tutto questo? Cosmo, storie infinite di altri mondi e cieli immensi, sono come mantra quotidiani per lui da quando aveva due anni.
Fu in seguito che Boriska ci parlò circa la sua vita precedente su Marte, sul fatto che il pianeta era infatti abitato, ma, come risultato della catastrofe più potente e distruttiva, avesse perso la sua atmosfera e che al giorno d’oggi tutti i suoi abitanti devono vivere in città nel sottosuolo. Prima di allora, volava piuttosto spesso sulla terra per commercio e per altri scopi di ricerca. Sembra che Boriska pilotasse la sua nave spaziale da solo. Così era durante i tempi della civiltà dei lemuriani. Lui aveva un amico lemuriano che rimase ucciso davanti ai suoi occhi.
– Una catastrofe notevole ebbe luogo sulla terra. Un continente gigantesco fu consumato da acque tempestose. Poi improvvisamente, una pietra massiccia precipitò su una costruzione; il mio amico era là,- racconta Boriska. -Non ho potuto salvarlo. Siamo destinati ad incontrarci un giorno durante questa vita-
Il ragazzo rivedeva l’intera scena della caduta di Lemuria come se fosse accaduto ieri. Lui era addolorato per la morte del suo migliore amico come se fosse stata colpa sua.
Un giorno, lui notò un libro nella borsa della madre intitolato “Da dove veniamo? ” di Ernst Muldashev. Avreste dovuto vedere che felicità che questa scoperta provocò nel piccolo ragazzo e quanto fosse affascinato. Rimase per ore a saltare da pagina in pagina, guardando le bozze dei Lemuriani e le fotografie del Tibet. Poi cominciò a parlare dell’alto intelletto dei lemuriani.
– Ma Lemuria cessò di esistere minimo 800 000 anni fa, dissi in risposta alle sue asserzioni. I lemuriani erano alti 9 metri ! È così? Come può ricordare tutto questo?
– Io lo ricordo, rispose il ragazzo.
Più tardi, cominciò a ricordare un altro libro di Muldashev intitolato “Alla ricerca della Città degli Dei.” Il libro è dedicato principalmente a tombe antiche e piramidi. Boriska affermò fermamente che le persone troveranno la conoscenza sotto una delle piramidi (non la piramide di Cheope). Essa non è stata ancora scoperta.
“La vita cambierà una volta che la Sfinge sarà aperta”, disse, ed aggiunse che la grande Sfinge ha un meccanismo di apertura da qualche parte dietro il suo orecchio (ma non ricorda dove precisamente). Il ragazzo parla anche con grande passione ed entusiasmo della civiltà Maya. Secondo lui, noi conosciamo ben poco riguardo a questa grande civiltà ed alla sua gente.
Più interessante, Boriska crede che oggi il tempo sia finalmente venuto per “quelli speciali ” che nasceranno sulla terra. La rinascita del pianeta si sta avvicinando. La Nuova Conoscenza sarà in grande richiesta, una diversa mentalità dei terrestri.
– Come sai di questi bambini dotati e perché sta accadendo tutto ciò? Sei consapevole che loro sono chiamati bambini “Indaco”
– Io so che loro stanno nascendo. Io comunque, non ne ho ancora incontrato nessuno nella mia città. Forse può essere questa ragazza chiamata Yulia Petrova. Lei è la sola che mi crede. Altri ridono semplicemente delle mie storie. Qualche cosa accadrà sulla terra; ecco perché questi bambini sono importanti. Loro saranno capaci aiutare le persone. I Poli si sposteranno. La prima grossa catastrofe accadrà nel 2009 in uno dei continenti. Il prossimo succederà nel 2013; e sarà ancora più devastante.
– Non ti spaventa che la tua vita possa finire a causa della catastrofe?
– No, non sono impaurito. Ho già vissuto attraverso una catastrofe su Marte. Vivono ancora persone come noi là fuori. Ma dopo la guerra nucleare, tutto quanto è stato bruciato. Alcune di quelle persone riuscirono a sopravvivere. Costruirono ricoveri, e nuovi armamenti. C’è stato anche là uno spostamento dei continenti, anche se il continente non era tanto grande. I marziani respirano gas. Nel caso arrivino nel nostro pianeta, dovrebbero stare vicino a dei tubi e respirare i fumi.
– Preferisci respirare ossigeno?
– Una volta che si è in questo corpo, si deve respirare ossigeno. Comunque, i marziani provano antipatia per questa aria, l’aria della Terra, perché provoca l’invecchiamento. I marziani sono relativamente giovani, circa sui 30-35 anni. L’ammontare di bambini marziani aumenterà annualmente.
– Boris, perché le nostre stazioni spaziali si guastano prima di arrivare su Marte?
– Marte emette un segnale speciale che ha lo scopo di distruggerli. Quelle stazioni contengono delle radiazioni dannose.
Io rimasi stupito della sua conoscenza di questo genere di radiazione “Fabos”. Questo è assolutamente vero. Tempo a dietro nel 1988 un residente di Volzhsky Yuri Lushnichenko, un uomo con poteri extrasensoriali, tentò di avvertire i leader sovietici sull’inevitabile incidente della prima stazione spaziale sovietica “Fobos 1″ e “Fobos-2″. Egli menzionò anche questo genere di radiazione “non familiare” dannosa per il pianeta. Ovviamente nessuno gli credette.
– Cosa sai delle dimensioni multiple? Sai che non si deve volare su traiettorie diritte, ma manovrando attraverso lo spazio multi-dimensionale?
Boriska immediatamente si alzò sui piedi ed avviò a parlare a dirotto su tutti i fatti riguardanti gli UFO. “Noi decolliamo ed atterriamo sulla Terra quasi contemporaneamente! ” Il ragazzo prende un gesso e comincia a disegnare un oggetto ovale su una lavagna. “Consiste di sei strati”, dice. Strato 25%–esterno, fatto di metallo resistente, 30%–secondo strato fatto di qualche cosa simile alla gomma, il terzo strato che comprende 30%–una volta ancora di metallo. Il 4% finale è composto di uno strato magnetico speciale. “Se noi carichiamo questo strato magnetico con energia, queste macchine saranno capaci di volare ovunque nell’Universo.”
– Boriska, hai una missione speciale da adempiere? Ne sei consapevole? – posi queste domande ai suoi genitori ed al ragazzo stesso.
– Lui dice che può immaginarselo, – disse sua madre. Dice che conosce qualche cosa riguardo al futuro della Terra. Dice che l’informazione avrà il ruolo più significativo nel futuro.
– Boris, come sai tutto questo?
– È in di me.
– Boris, ci dici perché le persone diventano ammalate?
– La malattia viene dall’inabilità delle persone di vivere correttamente e di essere felici. Devi attendere per la tua metà cosmica. Non ci si dovrebbe mai immischiarsi nel destino delle altre persone e mandarlo a monte “. Le persone non dovrebbero soffrire a causa dei loro errori passati, ma mettersi in contatto con ciò che è stato predestinato per loro, tentare di raggiungere quelle vette e muoversi per conquistare i propri sogni. (Queste sono le esatte parole che stava usando).
Dovete essere più comprensivi e cordiali. Nel caso qualcuno vi colpisca, abbracciate il vostro nemico , scusatevi ed inginocchiatevi davanti a lui. Nel caso qualcuno vi odiasse, amatelo con tutto il vostro amore e devozione, e chiedetegli perdono. Queste sono le regole dell’amore e dell’umiltà. Sa perché i lemuriani sono morti? Anch’io sono parzialmente in colpa. Loro non desideravano più sviluppare la spiritualità. Uscirono fuori dal percorso predestinato distruggendo così l’interezza complessiva del pianeta. Il Percorso della magia conduce ad un vicolo cieco. L’amore è una Vera Magia!
– Come sai tutti questo???
– Come sai tutti questo???
– Io lo so. Kailis.
– Cosa hai detto?
– Ho detto “ciao! ” Questa è la lingua del mio pianeta
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