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09/11/18

L'ex Chitarrista per un convegno sugli alieni : ho le prove " esistono cerchiamoli "


L'ex chitarrista dei Blink 182Tom DeLonge è stato ospite lo scorso 22 ottobre del VII Convegno Internazionale di Ufologia, organizzato a Villa Maria a Roma. Insieme a lui c’era anche Luis Elizondo, ex funzionario del Pentagono e cofondatore, insieme all’ex musicista,
della società di ricerca sugli UFO To The Stars Academy of Art and Science, di cui fanno parte anche ricercatori e scienziati illustri, tra i quali anche ex dipendenti della NASA. I due sono stati accolti dal Presidente del Centro Ufologico NazionaleVladimiro Bibolotti, e da illustri ufologi come Roberto Pinotti e Javier Serra.

Dalla guerra dei Mondi agli Ufo del Pentagono”, questo il titolo dell’incontro il cui scopo era, appunto, ripercorrere gli avvistamenti e le rivelazioni degli ultimi decenni,fino ad arrivare all’ultimo scandalo che ha coinvolto il Pentagono, innescato proprio grazie al lavoro di DeLonge ed Elizondo.
La loro società, infatti, ha contribuito all’inchiesta pubblicata nel dicembre scorso dal New York Times,della quale i due hanno parlato per la prima volta pubblicamente proprio a Roma: con questo scoop è stato reso noto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America ha gestito per 5 anni, dal 2007 al 2012, un team segreto che studiava gli UFO. Il progetto, denominato Advanced Aviation Threat Identification Program, è stato coordinato proprio da Elizondo e, tra le varie cose, aveva anche lo scopo di analizzare le testimonianze di avvistamenti di alcuni militari.

 I finanziamenti a questo progetto facevano parte dei cosiddetti “fondi neri”, ossia quei fondi la cui destinazione non viene esplicitata nei bilanci pubblici per ragioni di sicurezza. In questo caso di parla di circa 22 milioni di dollari ed è proprio questa ingente spesa ad aver scatenato le polemiche in America. Dopo questo scoop, il Pentagono è stato costretto a diffondere tre video ufficiali di presunti avvistamenti.

Il fatto che vengano spesi tutti questi soldi in progetti del genere volti a studiare le potenziali minacce aliene dovrebbe far pensare; ma il vero problema, ed è quello che da mesi sottolinea la To the Stars Academy, è il non volere informare i cittadini, innescando così solo un processo di disinformazione e notizie non attendibili.

 “Questo tema non può restare senza trasparenza e di competenza solo della Difesa, dipartimento che resta comunque scettico e riluttante ad aprirsi– ha spiegato Elizondo durante il convegno – non è possibile che negli USA condannino a morte persone sulla base di due testimonianze mentre sugli UFO non vengono creduti dei militari addestrati”. Secondo l’ex funzionario è arrivato il momento di utilizzare le nuove tecnologie, comprese quelle belliche, per esaminare seriamente questi fenomeni: “Invece di studiare gli UFO in segreto, uno stato in rivalità con l’altro, bisognerebbe unire le forze e le conoscenze”.

Questo è l’obiettivo della To The Stars Academy – ha spiegato poi Tom DeLonge–  vogliamo mettere al servizio di tutti, senza confini e in piena trasparenza, le ricerche e le testimonianze per investigare su questi fenomeni, comprese le domande innate nell’uomo, tutto ciò che può indicare una nuova via da percorrere nel progresso tecnologico”. L’ex chitarrista ha spiegato anche perché ha deciso di lasciare la musica per dedicarsi esclusivamente all’ufologia: “Ho iniziato a studiare gli UFO da ventenne e qualche anno fa, una notte, in cielo ho visto
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qualcosa che mi ha affascinato
 – ha raccontato al convegno – il fenomeno si è poi ripresentato in altre occasioni.

 A quel punto ho capito che dovevo lasciare la band per dedicarmi alo studio degli alieni. Questa scelta mi ha dato solo felicità. Allearsi con scienziati e persone competenti come Luis Elizondo è stato importante per aumentare nella squadra le capacità di comprensione di ciò che si indaga”.


21/11/17

Hawking: il nostro tempo come specie dominante sulla Terra sta per scadere

hawking_futuro

Le previsioni di uno che vede lontano.|

L'intelligenza artificiale potrebbe ben presto rimpiazzarci del tutto: negli ultimi giorni lo scienziato lo ha ribadito a più riprese,esortando anche a cercare una nuova casa planetaria.
È un futuro a tinte fosche, quello prospettato da Stephen Hawking, ma è anche un atto di fede nelle umane possibilità. Ancora una volta lo scienziato è tornato a parlare della Terra di domani, della necessità di evolvere in una specie multiplanetaria e, di nuovo, dei rischi connessi agli sviluppi dell'intelligenza artificiale.

Qualche giorno fa, in un'intervista per la versione cartacea di Wired, a proposito dell'AI ha chiaramente affermato che
«l'umanità ha raggiunto un punto di non ritorno» e che l'intelligenza artificiale arriverà infine a un livello in cui sarà «una nuova forma di vita in grado di surclassare l'uomo».

«Temo che l'intelligenza artificiale sorpasserà l'uomo completamente», ha spiegato: «così come siamo capaci di progettare virus per i computer, qualcuno progetterà un'intelligenza artificiale capace di migliorarsi e replicarsi.»

10 applicazioni di intelligenza artificiale che forse già utilizzi

LA NOSTRA PEGGIORE INVENZIONE. In una recente conferenza sulla tecnologia a Lisbona, Hawking ha anche detto che il potenziale di apprendimento delle AI è infinitoe potrebbe facilmente raggiungere e superare i limiti del cervello umano. Se è vero che i progressi nel campo dell'intelligenza artificiale possono portare benefici incredibili alla società, la linea di confine tra l'aiuto che possiamo ricevere dalla tecnologia e il pericolo che questa ci sfugga di mano è molto sottile. «L'AI potrebbe essere il più grande evento nella storia della nostra civiltà, oppure il peggiore».

10 cose che forse non sai su Stephen Hawking

ANDIAMO LÀ FUORI. Per questo occorre studiare con urgenza un nuovo programma spaziale che ci aiuti a trovare una sistemazione alternativa alla Terra. In una video-presentazione per il Tencent Web Summit tenutosi a Pechino il 5 novembre, Hawking ha anche dato un'idea delle tempistiche: abbiamo poco meno di 600 anni prima che la Terra sia dominata dalle macchine e resa inabitabile dagli effetti dei cambiamenti climatici.

In passato le sue stime erano state ancora più inquietanti: come termine ultimo per la singolarità- quel momento, nel vicino futuro, in cui i computer sorpasseranno l'uomo in tutte le sue capacità e svilupperanno un'intelligenza irraggiungibile - aveva posto un centinaio di anni. 

Fonte : Focus.it

01/10/17

Alieni, la scienziata Lina Tomasella: "Esistono, lo dimostra la matematica" Lisa Tomasella



Gli alieni esistono, ma le comunicazioni sono difficili a causa del rapporto spazio-tempo. Questa è la teoria che Lina Tomasella, una ricercatrice dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di Padova, ha esposto in un'intervista a Il Giornale. La studiosa sostiene infatti che l'esistenza degli extraterrestri sia dimostrabile in base alle dimensioni dell'universo. "Esistono, è una questione di statistica - ha dichiarato la Tomasella -. Con così tanto spazio e con così tanti soli, ci sono tantissimi pianeti abitabili".
"I segnali spaziali che ancora non riusciamo a capire sono ancora tanti - ha proseguito - ma sogniamo che arrivino da qualche civiltà extraterrestre. Ci sono però difficoltà di comunicazione con la terra e dipendono dalla distanza spazio-tempo. Per ora pensare di curvare l'universo per trovare risposte è pura fantasia."

06/05/15

Nasa, la rivelazione: un suono misterioso dallo spazio, gli alieni vogliono comunicare con noi?


Nasa, la rivelazione: un suono misterioso dallo spazio, gli alieni vogliono comunicare con noi?

I primi ad essere stupiti sono gli scienziati della Nasa: sono stati scoperti misteriosi rumori a circa 36 chilometri dalla superficie terrestre. Si tratta di un infrasuono registrato da un microfono a infrarossi durante l'esercitazione di uno studente. Quest'ultimo, Daniel Bowman, iscritto all'università del North Carolina, stava facendo alcuni studi e ad un tratto ha intercettato il suono e ha poi spiegato: "Sembra qualcosa di molto simile al suono di un X-Files. Questo suono potrebbe arrivare dal limite estremo dello spazio". Per rendere questo suono percepibile all'orecchio umano è stato necessario lavorarci, perché altrimenti non sarebbe stato possibile ascoltarlo. Il fatto, quindi, è ancor più misterioso, tanto che persino la Nasa, come detto, non è riuscita a fornire una spiegazione logica a riguardo, almeno per ora. Tra mistero, fantasia e logica sono già molti a pensare che si tratti di un messaggio alieno, di sicuro è un contatto con qualcosa o qualcuno di cui fino ad oggi si ignorava l'esistenza.

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