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15/01/15

Alieni: “Volete che ci mostriamo? A voi la scelta, ecco chi siamo in realtà”. Pubblicato il messaggio segreto


La fonte originale di queste informazioni, sembra essere Jean Ederman, un francese che lavora nel settore dell’aviazione. Egli sostiene di essere stato un pilota di jet militari, controllore del traffico aereo e laureato in economia.
Egli sostiene, inoltre, di aver avuto una serie di esperienze anomale fin dall’età di sei anni, che comprendono una serie di avvistamenti UFO e contatti ET. Egli scrive: “… dopo aver imparato a proiettare me stesso mentalmente in un luogo in presenza di extraterrestri benevoli, ho ricevuto il seguente messaggio … ” [Tradotto dal francese in inglese da Dan Drasin, film-maker e ricercatore di base a Marin].
Ognuno di voi vuole esercitare il proprio libero arbitrio e l’esperienza di felicità. Il vostro libero arbitrio dipende dalla conoscenza che avete del vostro potere. La vostra felicità dipende dall’amore che date e ricevete.
Come ogni coscienza, in questa fase evolutiva, ci si può sentire isolati sul proprio pianeta. Questa impressione ti dà una certa visione del proprio destino. Eppure ci si trova sull’orlo di grandi sconvolgimenti di cui solo una minoranza ne è a conoscenza.
Non è nostra responsabilità modificare il vostro futuro senza che voi lo scegliate. Quindi, prendete in considerazione questo messaggio come un referendum globale e la vostra risposta come un voto.
Nessuno dei vostri scienziati o rappresentanti religiosi può esprimersi con consapevolezza riguardo alcuni inspiegabili eventi aerei e celestiali a cui l’umanità ha assistito per migliaia di anni.
Per conoscere la verità, la si deve affrontare senza il filtro delle proprie credenze o dogmi, per quanto rispettabili essi siano.
Un numero crescente di ricercatori anonimi sta esplorando nuove strade di conoscenza le quali sono molto vicine alla realtà. Oggi, la vostra civiltà, è invasa da un oceano di informazioni, di cui, solo una piccola parte, quella meno sconvolgente, viene notevolmente distribuita.
Tenete a mente che ciò che nella vostra storia sembrava ridicolo o improbabile, spesso è diventato possibile, in particolare negli ultimi cinquanta anni.
Siate consapevoli del fatto che il futuro sarà ancora più sorprendente. Scoprirete il peggio e il meglio.
Molti di coloro che studiano le nostre apparizioni, indicano luci nella notte, ma senza illuminazione della strada. Spesso si pensa in termini di oggetti quando invece, sono guidati da esseri coscienti.

Chi siamo?
Come miliardi di altre in questa galassia, noi siamo creature coscienti che alcuni chiamano “extraterrestri”, anche se la realtà è molto più sottile. Non vi è alcuna differenza fondamentale tra voi e noi, salvo l’aver sperimentato diverse fasi di evoluzione.
Come con qualsiasi altra società organizzata, esiste una gerarchia nei nostri rapporti interni.
La nostra, però, si basa sulla saggezza di molte razze. È con l’approvazione di questa gerarchia che ci rivolgiamo a voi.
Come la maggior parte di voi, siamo alla ricerca del Supremo “Essere” o “Stato di Essere.”

14/01/15

Ex senatore Usa: "L'Onu deve fare chiarezza sugli alieni"


"La Casa Bianca ha contribuito a tenere celata alla pubblica opinione la verità su una presenza extraterrestre che sta studiando il nostro pianeta". 
Lo ha affermato in un'intervista alla tv americana Abc l'ex senatore Mike Gravel, uno dei sei rappresentanti del Congresso ad aver preso parte al Citizen Hearing On Disclosure, l'audizione che si è svolta nei giorni scorsi a Washington.

Quaranta relatori di dieci diverse Nazioni del mondo - per l'Italia, c'era il sociologo Roberto Pinotti - dal 29 aprile al 3 maggio hanno portato la loro testimonianza in merito alla questione aliena: tra loro, politici in pensione, scrittori, ricercatori, ex militari, esponenti governativi.
Molti i nomi illustri: dall'astronauta di Apollo 14 Edgar Mitchell al fisico Stanton Friedman, dall'ufologo britannico Nick Pope all'ex ministro degli esteri canadese Paul Hellyer. La "cinque-giorni", promossa da Stephen Bassett, ha così portato sotto i riflettori internazionali decine di casi ufologici, documenti ed inchieste.
Si è così riparlato della nota vicenda di Rendlesham Forest - l'Ufo avvistato per varie notti di fila nelle basi gemelle della RAF  Bentwaters e Woodbridge, nel Regno Unito - con i racconti di alcuni dei protagonisti, all'epoca (era il dicembre del 1980) in servizio. John Burroughs and James Penniston hanno denunciato l'impossibilità, ad oggi, di ottenere le cartelle cliniche compilate più di trent'anni fa, all'indomani del fenomeno mai chiarito di cui furono i primi testimoni e sempre negato dai vertici delle Forze Armate.
Gli avvistamenti, avvenuti in un luogo così sensibile e durante gli anni della Guerra Fredda, furono oggetto di indagini, dopo i rapporti presentati dai militari coinvolti, incluso il colonnello Charles Halt. Eppure, tra le migliaia di pagine conservate per decenni negli archivi del Ministero della Difesa britannico e declassificate a partire dal 2008, non c'è una sola riga su Rendlesham Forest. Tutti i file sono scomparsi. Ufficialmente, smarriti. Non si sa quanto involontariamente.
Nuove rivelazioni sul famigerato crash di Roswell sono invece arrivate dalla testimonianza video di un sedicente agente della Cia che ormai molto anziano e malato ha deciso di raccontare quello che ha visto nei lontani anni '50, pur senza rivelare il proprio nome. L'Anonimo, intervistato da Richard Dolan, ha rivelato di aver collaborato al Project Blue Book, lo studio condotto dall'aeronautica militare statunitense sugli Ufo, la cui relazione finale definì "scientificamente non rilevante" tutti i casi analizzati. "Una mezza truffa", lo ha definito Mister X, ammettendo che molti degli avvistamenti erano stati bellamente inventati.
Ma a fare più scalpore sono i suoi ricordi sull'Area 51. Il sedicente agente della Cia avrebbe visitato la base segreta del Nevada insieme al suo superiore, con lo scopo di raccogliere dati ed informazioni da riportare al presidente Eisenhower. E lì, avrebbe visto varie astronavi aliene, compresa quella che si era schiantata nel 1947 a Roswell. Ma non solo: in una altra zona della base, la cosiddetta S4, avrebbe potuto osservare di persona delle entità biologiche extraterrestri.
Quelle "EBE" sulle quali si è soffermata la scrittrice e sceneggiatrice Linda Molton Howe. "C'è qualcosa di sbagliato, nel ventre di questa Nazione - ha detto nel suo intervento - ed è legato alla negazione da parte del nostro Governo dell'esistenza di entità biologiche extraterrestri, per chiamarle come fanno loro, perchè queste parole compaiono nei documenti. Esistono da secoli e c'è una relazione stretta tra quello che noi siamo e quello che loro hanno fatto. Personalmente, ritengo che non abbiano atteggiamenti ostili, non vogliono ucciderci, ma stanno svolgendo un programma di ricerca su quello che avviene sul nostro pianeta, in superficie e al di sotto."
A convincere l'ex senatore Gravel della serietà e della fondatezza della questione aliena sono state soprattutto le deposizioni di alcuni veterani dell'USAF, come il capitano Robert Salas, in merito all'attività Ufo attorno a siti nucleari americani durante gli anni più bui del confronto Usa-Urss. Mentre i due nemici si fronteggiavano a suon di minacce, potenziando il proprio arsenale,  un terzo contendente sarebbe più volte intervenuto per disattivare le testate atomiche. L'ultima volta, nel 2010, quando per un'ora gli Stati Uniti hanno perso il controllo di 50 missili intercontinentali custoditi nella base del Wyoming.
Per Mike Gravel, sarebbe questa la "pistola fumante" - la prova definitiva, insomma - che qualcuno ci sta monitorando e lo fa con grande attenzione, perché siamo molto bellicosi. Ma anche l'ex deputato Carolyn Kilpatrick - anche lei invitata all'audizione - è rimasta impressionata dalla mole di testimonianze e documenti presentati dai relatori di Washington. "Il nostro Paese ha banalizzato la questione extraterrestre, l'ha trasformata in un gioco, rappresentando gli E.T. come omini verdi con le antenne. Adesso io credo che sia molto di più. E non è uno scherzo".
Alla fine dei lavori, è stata diffusa una dichiarazione firmata dagli ex parlamentari a sostegno dell'iniziativa della Citizen Hearing Foundation, volta a raccogliere i fondi necessari a promuovere una campagna di informazione internazionale e trovare un Paese disponibile a presentare una risoluzione all'Assemblea Generale delle Nazioni Uniti. Obiettivo: organizzare, sotto il patrocinio dell'Onu, una conferenza mondiale sugli Ufo.
Ecco il passo centrale del documento: "Considerato che, in virtù delle nuove conoscenze scientifiche sui pianeti potenzialmente abitabili, sarebbe un atto di arroganza asserire che gli uomini sono gli unici esseri senzienti della galassia; considerato che un numero crescente di testimoni credibili ha portato prove schiaccianti sulla presenza di mezzi volanti non identificati e non spiegati che secondo molti rispecchiano un'intelligenza extraterrestre; considerato che, viste le enormi implicazioni su scala globale, nel caso in cui questi mezzi volanti fossero davvero di origine extraterrestre, un simile argomento sarebbe di pertinenza dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite; allora, sottoscriviamo la richiesta della Citizen Hearing Foundation."

La verità sugli alieni ... da parte del ministro canadese Paul hellyer


In caso non vi fosse giunta voce della sua esistenza, eccolo qui: questo è il video in cui l’ex ministro della difesa canadese Paul Hellyer spiega come gli alieni siano reali, tanto da occupare ben sei poltrone all’interno del congresso statunitense. E a scrivere queste righe è una persona che ha passato l’intero inverno sul proprio divano a guardare X-Files e fantasticare su Mulder. La cosa più impressionante del discorso di Hellyer è che lui non è uno di quegli svitati che vagano per strada raccontando di come gli alieni siano entrati dalla finestra della loro camera per rapirli e infilar loro una sonda. Hellyer è un ingegnere e scrittore con una lunga esperienza in politica.
Quest’uomo si è assunto l’enorme rischio di unificare il corpo navale canadese, quello ae
reo e l’esercito in una singola organizzazione oggi conosciuta come le Forze Canadesi. Basandoci sulla sua impressionante carriera, ogni incredibile affermazione a proposito degli alieni deve essere al 100 percento vera. Giusto?!

Eccovi un’analisi di queste affermazioni:

  • Ci sono almeno quattro tipologie di specie aliena, e tutte visitano la Terra da migliaia di anni.
  • Le specie diverse hanno probabilmente fini diversi e non dovrebbero essere considerate come entità singole.
  • Una delle specie è quella dei “Tall Whites”, i Bianchi. Hellyer sostiene che due di loro lavorino per gli Stati Uniti.
  • Al momento sulla Terra ci sono degli extraterrestri.
  • Una società segreta formata dal Consiglio per le Relazioni Estere, il Bilderberg, la Commissione Trilaterale, i cartelli bancari internazionali, i cartelli petroliferi e membri selezionati dell’esercito, sta pianificando di creare un unico governo per tutto il mondo. Sono loro i responsabili della censura al pubblico delle notizie sugli alieni.

Ovviamente questa testimonianza non è la prima prova del coinvolgimento di Paul nel movimento per la consapevolezza sugli alieni. Nel 2005, come parte della sua crociata, aveva confessato ai cittadini di Toronto di aver visto un ufo mentre era con sua moglie e alcuni amici. Due anni dopo, Paul aveva chiesto ai governi mondiali di rivelare pubblicamente le loro conoscenze in fatto di tecnologia aliena, sottolineando come queste avrebbero potuto salvarci.

Quindi sì, le idee di Paul potrebbero essere un po’ sopra le righe, ma il suo curriculum conferisce credibilità alle sue attività. Ad ogni modo il suo riferimento ai Bianchi ha solleticato il mio interesse. Chi sono? Cosa stanno pianificando? Chiunque abbia fatto un minimo di ricerca su questa specie sa che il dott. Charles Hall è l’esperto a cui rivolgersi. Hall ha passato due anni a lavorare come osservatore meteorologico in una base militare nel deserto del Nevada. Che, ovviamente, è il luogo in cui vivono i Bianchi. Secondo Charles, questi viaggerebbero nello spazio in capsule a forma di uovo, semplicemente perché è il modo più efficace per sfrecciare nello spazio profondo. Alcuni intrepidi fedeli sono riusciti perfino a scovare grandi oggetti a forma di uovo su Google eart, nei luoghi precisi che Hall ha indicato come loro sede. Ma allora esistono di sicuro!
rmai sono ossessionata da questi esseri—personalmente, non vedo l’ora di toccare la loro soffice pelle aliena. Charles sostiene che sono umanoidi magri e pallidi, fatti di carne e sangue come tutti noi. Apparentemente somigliano agli scandinavi. I loro occhi sono blu e due volte più grandi di quelli umani, e hanno capelli biondi trasparenti.
Possono vivere 800 anni e invece di diventare vecchi, piccoli e rugosi come gli esseri umani, cominciano a invecchiare quando raggiungono i 400 anni (Charles dice che corrispondono ai 40 anni umani). Per gran parte delle loro vite i Bianchi sono alti circa 180 centimetri, ma possono raggiungere i 3 metri d’altezza. Sfortunatamente, la crescita dei loro organi interni non riesce a stare al passo di quella scheletrica, quindi praticamente subiscono un processo di deterioramento lungo quattro secoli che li porta alla morte naturale. Beccatevi questa!

Apparentemente, i Bianchi hanno stretto un accordo con il governo americano poco dopo il loro arrivo sulla Terra. Charles Hall allude a una sorta di programma di scambio tecnologico, e Hellyer ha anche lasciato intendere che molte delle scoperte della società siano in realtà solo brutte copie delle scoperte aliene condivise clandestinamente con il governo. Non è chiaro cosa abbiano ottenuto in cambio i Bianchi; forse la loro base segreta nel bel mezzo del deserto e un armadio pieno di vestiti erano abbastanza e—se fosse vero—si tratta di certo di un tipo di alieni piuttosto semplice da accontentare. Mi lascia perplessa il fatto che una razza aliena iper-avanzata, capace di viaggiare attraverso le galassie, imparare l’inglese (eh sì, comunichiamo in inglese) ed entrare in contatto con noi sia così stupida da dare via la propria conoscenza in cambio di un paio di magliette. O forse sono solo troppo materialista.
Evidentemente la verità non è più là fuori, la verità è proprio qui, in questo post. O forse Paul Hellyer soffre di demenza. Personalmente preferisco credere che i super alieni scandinavi siano reali. Hellyer sostiene che esistano molte più informazioni di quante sia disposto a rivelarne. Secondo lui, non siamo ancora pronti per l’intera verità. Se tutto va bene, un giorno saremo abbastanza “grandi” da comprendere i segreti della vita aliena, e poi forse potremmo iniziare a guardare film in cui questi bellissimi Bianchi saranno le star.

13/01/15

Gli extraterrestri esistono e stanno arrivando ( sono già qui)-Vaticano


La Chiesa, sia pure in sordina e senza dare nessuna enfasi alle sue affermazioni, ha manifestato aperture all’esistenza di forme di vita extraterrestri, come nel caso della recente conferenza internazionale di bioastronomia a Roma in cui rappresentanti del Vaticano hanno sostenuto come gli alieni sono la prova ulteriore della potenza di Dio e che debbano essere considerati nostri fratelli nel cosmo.Mons. Corrado Balducci (portavoce del Vaticano per le conoscenze sugli extraterrestri, ha sostenuto che questi esistono e che la Bibbia li conosceva senza alcun dubbio. In un’intervista ha dischiarato espressamente: Non credere agli ufo e alla presenza di altri esseri viventi è peccato [sic!]

La loro esistenza non solo è provata da circa un milione di testimonianze, tra cui anche quelle di molti scienziati atei, ma è anche confermata da alcuni brani della Sacra Scrittura che in alcuni punti chiariscono la presenza di extraterrestri. E ha aggiunto: Il Salmo 23 recita: “Del Signore è la terra, l’universo e i suoi abitanti”. Ora. perchè il salmista ha voluto, dopo aver citato la Terra, ricordare anche l’universo con i suoi abitanti?” Questo vuol dire che la presenza di altri esseri è certa. Anche la teologia è d’accordo con questa tesi.Un esegeta, padre Aristide Serra, docente all’Università Marianum di Roma, ha precisato che nella “parola universo”, presente nella bibbia 66 volte “è data per implicita e ovvia la presenza di altri mondi abitati”.Altri teologi ricordano poi due citazioni riconducibili alla stessa convinzione: - La prima del Salmo 95, che al versetto II afferma: “Gioiscano i cieli e esulti la Terra” - La seconda è nel Vangelo di Giovanni, nel quale è scritto (Gv 10,16): “E le altre pecore ho che non da il recinto questo; anche quelle bisogna io conduca”.

Il cardinale Niccolò Cusano, filosofo e scienziato vissuto nel XV secolo, diceva: “Non c’è stella dalla quale siamo autorizzati a escludere l’esistenza di esseri, sia pure diversi da noi.”Padre Angelo Secchi, gesuita e astronomo scomparso nel 1876, scriveva: “E’ assurdo considerare i mondi che ci circondano come enormi deserti inabitati e cercare il significato del nostro universo in questo nostro piccolo mondo abitato.” Padre Pio di Pietralcina, a chi gli chiese un giorno se gli extraterrestri esistessero veramente, ha risposto: “L’onnipotenza di Dio non si limita al solo pianeta Terra. In altri pianeti esistono delle creature e altri esseri che non hanno peccato come noi e che pregano Dio.” Il reverendo Dessauer di Monaco, partecipando a un convegno di teologi e sociologi, affermò che la Terra è oggetto di attenzioni da parte di esseri intelligenti provenienti da altri pianeti. Gli uomini si devono preparare all’incontro con questi esseri.

 L’astronomo gesuita Josè Luis Funes, direttore della Specola Vaticana, dichiara esplicitamente la sua ferma convinzione nell’esistenza della vita extraterrestre e afferma pure che un giorno incontreremo gli alieni come “fratelli”. Non a caso nel mese di novembre del 2009, presso la Casina Pio IV, nella settimana di studi “Astrobiology” promossa dalla Pontificia Accademia delle Scienze, l’ottava sessione dei lavori aveva come titolo “Intelligenza altrove e vita ombra” e si è occupata dell’ipotesi sull’esistenza di forme di vita senzienti in altri mondi, e della possibilità della presenza di forme di vita diverse dalla nostra nel nostro mondo! Lo stesso padre Funes ha detto che le domande riguardanti l’origine della vita,e la sua esistenza da qualche altra parte nell’universo, sono “molto interessanti” e meritano seria considerazione, e che “questi interrogativi hanno molte implicazioni filosofiche e teologiche”.

 Mauro Biglino 20 febbraio 2010, affaritaliani.it pubblicano questo articolo Gli extraterrestri stanno arrivando. L’intervista a Roberto Pinotti Gli extraterrestri esistono. Abitano in sistemi solari diversi dal nostro, ma riescono a raggiungerci attraverso il volo interstellare. Sono intelligenti, tecnologicamente avanzatissimi e di migliaia di anni più vecchi noi. Roberto Pinotti è il Segretario Generale e il fondatore e Past President del CUN, il Centro Ufologico Nazionale operante in Italia dal 1966, ne dirige il mensile Ufo Magazine diffuso in edicola da 1995 ed è direttore della rivista Area di Confine (Acacia Edizioni) sembra non avere dubbi al riguardo: “Non è una novità, – spiega il sociologo ad Affaritaliani.it - i governi lo sanno e anche la Chiesa ha manifestato aperture all’esistenza di forme di vita extraterrestri, come nel caso della recente conferenza internazionale di bioatronomia a Roma in cui rappresentanti del Vaticano hanno sostenuto come gli alieni siano la prova ulteriore della potenza di Dio e che debbano essere considerati nostri fratelli nel cosmo”.

 Ma allora perché tenerlo nascosto? “Accettare forme di vita extraterrestri significa essere pronti a un cambiamento radicale. A giudicare dagli studi scientifici effettuati fino ad oggi sugli oggetti volanti non identificati (OVNI) meglio conosciuti come UFO emerge non soltanto l’esistenza di civiltà stellari, ma anche la loro intelligenza e il loro avanzatissimo potenziale tecnologico. Mettersi a confronto (anche pacifico) con esse, significa per forza di cose affrontare uno choc culturale che implicherebbe da un lato la perdita della fiducia verso i leader esistenti che apparirebbero impotenti e privi di potere confronto alle entità aliene e dall’altro un possibile processo di emulazione o identificazione con queste civiltà”. Poi Pinotti parla di anomia, ovvero del crollo totale di ogni valore o punto di riferimento culturale e asserisce: “E’ di questo che hanno paura i Governi.

 E’ lo stesso motivo per cui è quasi passato sotto silenzio il rapporto COM.ET.A. redatto dalla Commissione Studi Avanzati francese nel quale, partendo dall’analisi attenta e rigorosamente scientifica delle segnalazioni UFO, gli scienziati sono arrivati a teorizzare l’esistenza di civiltà aliene e scenari di contatto imminente”. Ma facciamo un passo indietro. Non sempre nella storia gli UFO sono stati identificati con gli extraterresti. “Nel 1933 il governo fascista istituì un gabinetto per studiare la tecnologia di macchine volanti non identificate (già allora segnalate), credendo fossero strumenti di guerra nemici. Ma è nel 1947 che negli Stati Uniti l’interesse per il problema degli UFO diventa ufficiale. Dopo una vasta ondata di segnalazioni venne creato il progetto Bluebook durante il quale si riscontrò che il 6,5 % di tali segnalazioni non erano attribuibili a fenomeni spiegabili scientificamente.

Nel 1952, poi, ci fu un’altra ondata di segnalazioni. Questa volta, per esclusione, scienziati e giornalisti attribuirono i fenomeni inspiegabili non ai sovietici, ma a possibili entità aliene”.“I governi hanno poi scelto la via dell’occultamento. Dopo 22 anni il progetto Bluebook statunitense venne chiuso e degli UFO si sono occupati e si occupano tuttora i servizi segreti. Collassata l’URSS, uscì nel 1994 un dossier del Kgb illuminante riguardo agli avvistamenti al di là della cortina di ferro. In Italia dal 1979 l’Aeronautica Militare ha l’incarico dal Governo di seguire la questione presso il Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore, che – in contatto con il CUN - archiviato circa 400 dossier come non identificati. Non sono pochi”.

 Un cucciolo di extraterrestre? Ma attenzione. Gli scienziati sono molto scrupolosi: “Fornisco un dato per rendere meglio l’idea: su oltre 1 milione segnalazioni distribuite in oltre sessant’anni, solo 150mila sono effettivamente risultate non identificabili. Nella maggior parte dei casi le segnalazioni si rivelano essere fenomeni meteorologici, rifrazioni o miraggi, aerei non comuni o prototipi, palloni sonda, proiezioni o ologrammi, satelliti, bolidi, pianeti o stelle. Non sempre i testimoni ci azzeccano”.

 Ma perché proprio gli alieni? “Il metodo è scientifico. Chi stila i documenti e i rapporti sugli UFO sono spesso tecnici o scienziati. I percorsi che effettuano nel cielo sono stati studiati nel dettaglio e dimostrano chiaramente l’intelligenza e il calcolo che li governa. Carl Gustav Jung fu uno dei primi a teorizzare il carattere extraterrestre degli UFO accanto a quella psicologica da lui brillantemente suggerita per parte della casistica. Poi l’astronomo Joseph Allen Hynek, fondatore dell’ufologia scientifica, propose una classificazione di 6 tipologie di avvistamento: Luci Notturne (ovvero fonti luminose dal comportamento apparentemente intelligente, avvistate nel cielo notturno), Oggetti o Dischi Diurni (oggetti solidi che effettuano manovre aeree inconcepibili per i normali aeromobili, come voli dalle traiettorie a scatti o zigzaganti, accelerazioni e decelerazioni improvvise, virate ad angolo retto, oscillazioni, rotazioni e fluttuazioni a foglia morta), Casi radar-visuali (rilevamento su schermi radar di oggetti volanti che presentano le caratteristiche sopra descritte) e poi gli incontri ravvicinati.

Del Primo Tipo o IR-1 (osservazione di UFO a meno di 150 metri di distanza con osservazione di dettagli), del Secondo Tipo o IR-2 (osservazione di UFO con rilevazioni di effetti fisici come tracce sul terreno, effetti elettromagnetici, effetti luminosi insoliti, effetti su animali o sui testimoni) e del Terzo Tipo oIR-3 (osservazione al suolo di UFO e dei loro presunti occupanti. Generalmente entità animate di aspetto umanoide”. Incontro con uno strano essere: bradipo mutante o extraterrestre? Non tutta la scienza però sostiene queste teorie. Vediamo a cosa fanno appello gli scettici.“Sostengono l’impossibilità fisica del volo interstellare che implicherebbe una velocità superiore rispetto a quella della luce. Ma già la relatività apriva porte in questo senso. Sapendo curvare lo spazio, il limite della velocità della luce viene bypassato.

Inoltre le ultime conquiste della scienza non fanno che avvalorare la teoria della vita extraterrestre: la presenza di altri sistemi solari ne è un esempio eclatante. Certo non bisogna ragionare in maniera troppo antropocentrica e pensarli troppo simili a noi. Comunque non resta che aspettare. Il contatto è solo questione di tempo e proprio per questo ho intitolato il mio ultimo best-seller negli Oscar Mondadori Alieni: un incontro annunciato”. Avvistamenti di Ufo in Messico bambino alieno1Guarda la gallery E ovvio che in ultimi tempi il Vaticano sta cambiando, con i piccoli passi ,le dichiarazioni legate al’esistenza e presenza di vita extraterrestre e non solo di essa ma anche legate alle tanti dogmi di fede cattolica. Ma concentriamoci adesso solo sul fatto di vita extraterrestre. Un forte segnale di cambio rotta è stato dato con la nomina di nuovi cardinali nella giornata di 12.gennaio 2014. Ai sedici nuovi cardinali elettori, il Papa ha unito 3 nuovi porporati ultraottantenni, che sarebbero cioè esclusi dal Conclave: si tratta di 3 arcivescovi emeriti, «che si sono distinti per il loro servizio alla Santa Sede e alla Chiesa».

Ai sedici nuovi cardinali elettori, il Papa ha unito 3 nuovi porporati ultraottantenni, che sarebbero cioè esclusi dal Conclave: si tratta di 3 arcivescovi emeriti, «che si sono distinti per il loro servizio alla Santa Sede e alla Chiesa». Si tratta dello storico segretario di Giovanni XXIII monsignor Loris Francesco Capovilla, gia arcivescovo prelato di Loreto, e di monsignor Fernando Sebastian Aguilar arcivescovo emerito di Pamplona e di monsignor Kelvin Edward Felix, arcivescovo emerito di Castries. Si tratta dello storico segretario di Giovanni XXIII monsignor Loris Francesco Capovilla, gia arcivescovo prelato di Loreto, e di monsignor Fernando Sebastian Aguilar arcivescovo emerito di Pamplona e di monsignor Kelvin Edward Felix, arcivescovo emerito di Castries. Perchè credo che questa scelta è molto importante? Quelli che già da tempo seguono le storie che riguardano UFO e contatti con le civiltà dai altri sistemi nel universo la risposta a questa domanda è molto chiara.

 Se leggendo questo articolo siete arrivati fino qui, avete sentito richiamo delle stelle. Vi sto invitando di state molto attenti alle notizie che in questi giorni cominceranno ad arrivare dal Vaticano.

dichiarazioni sugli UFO da parte di personale militare, governativo e scientifico



“Per quanto riguarda il raid aereo su Los Angeles si è appreso da G2 Army che l'ammiraglio Anderson ...recuperato un aereo non identificato al largo della costadella California ... senza alcuna attinenza con spiegazione convenzionaleQuesto Sede è giunta alla determinazione chegli aerei mistero sono infatti non terrena esecondo fonti di intelligence segrete, sono con ogni probabilità di origineinterplanetaria.”

E' VERO CHE IL SECONDO UOMO SULLA LUNA HA DETTO DI AVER VISTO UN UFO?




E' opportuno spiegare un po' il contesto. Il veicolo Apollo, composto dal modulo lunare (LM) e dal modulo di comando e di servizio (CSM), è in viaggio verso la Luna da due giorni, nella configurazione mostrata nel disegno qui accanto (NASA-S-66-11024). Il modulo lunare è a sinistra, quello di comando è il cono in centro; quello di servizio è a destra.

A un certo punto il comandante (CDR), Neil Armstrong, fa una domanda strana al centro di controllo di Houston:

02:12:45:46. Do you have any idea where the S-IVB is with respect to us?

02:12:45:50. CC: Stand by. 

Armstrong vuole sapere dove si trova il terzo stadio del vettore Saturno V, quello che li ha lanciati fuori dall'orbita terrestre e li ha diretti verso la Luna. Lo hanno abbandonato due giorni prima, circa quattro ore dopo il decollo, e il Controllo Missione ne ha riacceso il motore per cambiarne la traiettoria rispetto a quella dell'Apollo. La domanda è insolita, perché questo stadio, una volta abbandonato, non è di alcun interesse per gli astronauti.

Quattro minuti dopo, il centro di controllo risponde:

02:12:49:02. Apollo 11, Houston. The S-IVB is about 6000 nautical miles from you now. Over. 

02:12:49:14. Okay. Thank you.

Houston informa gli astronauti che lo stadio è a oltre 11.100 km di distanza. Armstrong ringrazia, e di questa domanda non si parla più per il resto della missione.

Cos'è successo? Lo racconta appunto Aldrin (foto qui accanto) nel documentario: si sono accorti di essere inseguiti da un oggetto, di cui riescono a intravedere vaghi dettagli attraverso uno dei telescopi di bordo. Non pensano certo a un veicolo alieno, ma allo stadio S-IVB. Solo che da Terra li informano che l'S-IVB è troppo lontano per essere visibile ed è stato mandato su una rotta differente, quindi non può essere la fonte dell'avvistamento. E allora cos'è l'oggetto che li insegue?

Siccome sanno che il mondo intero ascolta le loro comunicazioni radio e temono che qualche svitato interpreti male le loro parole e si spaventi pensando ai dischi volanti, gli astronauti decidono di non parlare ulteriormente dell'avvistamento fino a quando saranno rientrati a terra e faranno il resoconto dettagliato della missione (debriefing).

Ecco il racconto di Buzz Aldrin nel brano del documentario:

There was something out there that was close enough to be observed... and what could it be?... Mike decided he thought he could see it in the telescope, and he was able to do that, and when it was in one position it had a series of ellipses. But when you made it real sharp it was sort of L-shaped. That didn't tell us very much... Obviously the three of us were not gonna blurt out "Hey, Houston, we've got something moving alongside of us, we don't know what it is, you know, can you tell us what it is?" We weren't about to do that! 'Cause we know that those transmissions would be heard by all sorts of people, and who knows what somebody would have demanded that we turn back because of aliens or whatever the reason is. So we didn't do that, but we did decide we'd just cautiously ask Houston where... how far away was the S-IVB... And a few moments later, they came back and said something like it was six thousand miles away because of the maneuver, so we really didn't think we were looking at something that far away, so we decided that after a while watching it, it was time to go to sleep, and not to talk about it anymore until we came back, in debriefing”.
Traduco le parole di Aldrin:
"C'era qualcosa, là fuori, che era abbastanza vicino da poterlo osservare. E cosa poteva essere? Mike [Collins] decise che poteva guardarlo dal telescopio e ci riuscì, e quando [l'oggetto] era in una certa posizione aveva una serie di ellissi. Ma quando lo mettevi bene a fuoco sembrava a forma di L. Questo non ci chiariva molto la situazione... Ovviamente non avremmo esclamato "Ehi, Houston, abbiamo qualcosa che si muove accanto a noi, non sappiamo cos'è, ce lo potete dire voi?". Non l'avremmo certo fatto! Perché sapevamo che quelle trasmissioni sarebbero state ascoltate da gente di ogni sorta, e chissà mai che qualcuno potesse pretendere che tornassimo subito a casa per via degli alieni o di altre ragioni. Per cui non lo facemmo, e chiedemmo semplicemente con cautela a Houston dove si trovasse lo stadio S-IVB. Qualche minuto dopo ci dissero che era a circa undicimila chilometri per via della manovra, per cui non pensavamo di osservare qualcosa di così distante. Così decidemmo, dopo averlo guardato per un po', che era ora di dormire e di non parlarne fino al ritorno, durante il debriefing”.
Aldrin è troppo divertito quando parla di alieni perché le sue parole possano essere interpretate come ammissione di un incontro con gli extraterrestri, ma il documentario ricama non poco su queste frasi, mostrando un oggetto sgranato (che però non è quello visto dall'Apollo 11, bensì uno avvistato durante un'altra missione Apollo) e dicendo che l'oggetto avvistato dagli astronauti dell'Apollo 11 non fu mai identificato con certezza.

La dichiarazione fa insomma piuttosto scalpore: sembra che un astronauta Apollo dica di aver visto un UFO, un veicolo alieno. I siti ufologici come Ufo-radio.net o Ufologia.net si tuffano sulla notizia. Ma il presunto scoopinterplanetario si sgonfia in fretta, e salta fuori che la congiura del silenzio non la fanno gli astronauti, ma i documentaristi a caccia di clamore.

Infatti la spiegazione più probabile e non extraterrestre dell'avvistamento era stata data da Aldrin direttamente durante l'intervista per il documentario, ma era stata tagliata, come ha riferito l'astronauta stesso a David Morrison, del Nasa Astrobiology Institute, e continua tuttora ad essere ignorata dai media.

Aldrin aveva spiegato alla troupe del documentario che l'oggetto che li "inseguiva" era con tutta probabilità uno dei quattro pannelli interstadio che racchiudevano il modulo lunare, come si vede in questo disegno tratto dall'Apollo 11 Mission Operation Report:


Durante il lancio e per parte del volo verso la Luna, il modulo lunare stava sopra lo stadio S-IVB (il cilindro in basso nell'immagine qui sopra) e sotto il modulo di comando e servizio, protetto da questi quattro pannelli. Durante il tragitto, veniva effettuata la manovra di Transposition and Docking: il modulo di comando e servizio si sganciava dallo stadio S-IVB e ruotava di 180°, viaggiando "in retromarcia". I pannelli di protezione del modulo lunare venivano aperti a petalo e sganciati dallo stadio S-IVB (parte centrale del disegno), in modo da permettere al modulo di comando e servizio di agganciarsi al modulo lunare ed estrarlo (parte destra del disegno).

Fatto questo, il modulo di comando e servizio e il modulo lunare accoppiati (l'astronave Apollo vera e propria) si allontanavano e poi lo stadio S-IVB, ormai non più necessario, veniva spinto in un'orbita che evitasse collisioni con il veicolo Apollo. Ma i pannelli di protezione erano già sganciati dallo stadio primache lo stadio cambiasse di rotta, per cui non venivano coinvolti nella manovra di deviazione. Ubbidendo diligentemente alle leggi newtoniane del moto, quindi, i pannelli proseguivano per inerzia lungo la traiettoria del veicolo Apollo come gabbiani dietro una nave, perlomeno fino al momento in cui l'Apollo non effettuava correzioni di rotta.

Aldrin ha ribadito la vera natura dell'avvistamento in più occasioni, per esempio nel corso del popolare Howard Stern Show del 15/8/2007, e in un'intervista televisiva al Science Channel nella quale chiese di chiarire ai telespettatori che non aveva visto un veicolo alieno (l'emittente rifiutò). Ma la storia dell'astronauta che ammette di aver visto un UFO è troppo ghiotta e quindi continua a girare. Eppure la faccenda era già stata discussa appunto durante il debriefing oltre trentacinque anni prima, come si può leggere alle pagine da 6-33 a 6-36 dell'Apollo 11 Technical Crew Debriefing, datato 31 luglio 1969, scaricabile qui.

E' ironico che durante la missione gli astronauti scelsero di non parlare via radio della questione perché temevano che i loro commenti sarebbero stati fraintesi, ma che poi questa scelta del silenzio sia stata interpretata come prova di qualcosa da nascondere. Proprio come avevano previsto, insomma, le loro parole sono state grossolanamente fraintese.

Fantasmi .alieni o forme spiritiche?




Fantasmi, intesi come forme spiritiche ed alieni, due realtà separate e distinte o due facce della stessa medaglia?
Probabilmente ci avranno pensato in molti, o forse no, poco importa, ciò che importa è che personalmente ritengo i due fenomeni collegati ma come? E soprattutto perché?
Ciò che sappiamo dei presunti alieni ci viene fornito da confessioni di ex militari o politici, rivelazioni di astronauti e scienziati ormai al termine della loro carriera e soprattutto da abdotti, persone che sostengono di essere state rapite e portate su astronavi extraterrestri.
In pratica nulla di ufficiale, nessuna prova certa del fenomeno, solo dichiarazioni che spesso lasciano il tempo che trovano e storie tramandate di padre in figlio destinate a divenire leggende come tante altre, proprio come il fenomeno “Fantasmi ed apparizioni”, non lo trovate strano?

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