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21/03/15

Un Ufo sigariforme fotografato da un aereo in volo verso la Sicilia





Ufo golfo di CataniaUn ufo è stato fotografato da un aereo che viaggiava dal Piemonte alla volta della Sicilia. Si tratta di un oggetto piuttosto scuro ed a forma di cilindro o sigariforme. Esso è di colore nero e posizionato obliquamente. Dalle analisi ed indagini effettuate sembrerebbe abbastanza grande. Il fatto è avvenuto nell’agosto 2002, presumibilmente nella prima quindicina ed i testimoni erano due, madre e figlio. Al C.UFO.M. (o Centro Ufologico Mediterraneo) di Angelo Carannante che lo presiede, sono pervenuti i negativi delle foto per cui è stato possibile analizzare a fondo gli stessi tramite più esperti fotografi: infatti le foto risalgono ad un periodo in cui le fotocamere erano ancora poco in uso, per cui il rullino costituisce un’ulteriore garanzia della presumibile riconducibilità dell’oggetto proprio ad un oggetto volante non identificato. Sul sito ufficiale del C.UFO.M. all’indirizzo www.centroufologicomediterraneo.it, facebook, twitter e CUFOMTV uno dei due canali youtube (l’altro è CUFOMCHANNEL), sono postati ampi servizi ed approfondimenti, con videotrailer, immagini, notizie e tanti approfondimenti. Come sempre per tutti i casi ufo sono state avanzate, nell’ampia disamina, anche ipotesi convenzionali quali un qualche oggetto staccatosi magari dall’aereo, oppure un qualche volatile immortalato in particolari condizioni, o ancora qualche riflesso nell’oblò, tutte però che non sembrano reggere a tante verifiche, per cui l’ipotesi ufo è molto fondata anche se la non esclusiva. Di questo avvistamento e di altri si parlerà diffusamente al Primo Convegno Città di Pomezia del 29 marzo 2015 e si parlerà anche nel prossimo numero di CUFOM MAGAZINE notiziario gratuito del C.UFO.M. il cui primo numero (ma anche i prossimi) è scaricabile gratuitamente dal citato sito tutto dedicato agli ufo e temi ad essi collegati.

20/03/15

UFO, incredibile avvistamento a Benevento - FOTO



ROMA - Gli UFO costituiscono uno di quei fenomeni che restano inspiegabili ad ogni tentativo di razionalizzazione per una buona e significativa percentuale, circa un 5% che anche grossi centri di ricerca e commissioni di scienziati non riescono a spiegare in alcun modo.
Tra questo 5% si può annoverare l’UFO files di Apice, un incantevole paese turistico in provincia di Benevento, dove il 29 luglio 2014, alle ore 23,30 due UFO hanno fatto ammattire ed inquietare le tre persone di una famiglia più grande che in quel momento erano sull’uscio di casa a parlare sul balcone situato a piano terra.
Il caso è tra i migliori indagati nel corso dell’attività del C.UFO.M., tant’è vero che se ne parlerà anche nel convegno di domenica 29 marzo 2015 a Pomezia.
Infatti, la loro tranquillità veniva interrotta dall’apparizione a circa un centinaio di metri di distanza di un oggetto sospeso su di una collina.
ufo-apice-avvistamento

Era a forma di uovo in orizzontale, di colore arancione forte e non si udiva nessun rumore e/o suono.
Si spostava quindi dalla sua posizione di quiete, emetteva dei raggi bianchi luminosi e poi spariva.



Grande stupore tra i componenti la famiglia che si tramutava in terrore quando uno di loro notava una strana sferetta come una palla da tennis che mentre pulsava girovagava nel loro giardino, a pochi metri da loro e dal suolo.
Per paura si richiudevano in casa, mentre gli animali intorno erano ammutoliti ed i loro gatti spariti.
Angelo Carannante presidente del C.UFO.M. (Centro Ufologico Mediterraneo), con una squadra di indagine è accorso dopo qualche giorno sul posto facendo gli opportuni rilievi ed accertamenti.
ufo-apice-avvistamento

Il tutto è postato su www.centroufologicomediterraneo.it, facebook, twitter e su uno dei canali youtube del C.UFO.M. denominato CUFOMTV (l’altro è CUFOMCHANNEL con centinaia di video ufo).
Difficile fare ipotesi che possano spiegare il duplice avvistamento ufo per ora del tutto inspiegabile.

E' il secondo episodio importante a distanza dipochi anni nel beneventano.
L'ultimo grande caso è stato diffuso lo scorso novembre, quando ci furono più testimonianze dell'avvistamento di un UFO a bassa quota a Fragneto Monforte. - 

Eclissi solare in Europa: come è successo

Una eclissi è oscurando parti d'Europa il Venerdì in un evento solare raro che non si ripeterà per più di un decennio. L'eclissi - quando la luna passa tra la Terra e il sole - segue un percorso 5.800 chilometri.
Sonnenfinsternis 2015 Portugal
Gli osservatori hanno affollato le remote Isole Faroe nel Nord Atlantico e Svalbard nell'Artico per la possibilità di intravedere l'eclissi totale, ma sarà ancora visibile in alcune zone più popolose d'Europa.
L'eclissi sarà varia in gradi da circa il 97 per cento in Islanda a circa il 78 per cento a Parigi, dove gli esperti dicono che sarà meno evidente.



"Non sarà molto buio perché anche a 20 per cento, il sole illumina ancora in piedi (il cielo) molto," Patrick Rocher dell'istituto astronomia IMCCE in Francia ha detto AFP."Quale sarà diverso è che la luce verrà da un sole a forma di mezzaluna."
A Berlino, per esempio, l'eclissi inizia alle 08:39 UTC - raggiungendo il suo apice a 09:48 UTC e finita da 10:59 UTC.
Infografik Sonnenfinsternis Englisch
L'eclissi è un evento celeste rara quando la luna passa tra il sole e la terra, gettando un'ombra sul pianeta.
Cacciatori di Eclipse sono accorsi alle latitudini settentrionali per vedere l'eclissi nella sua totalità.Alcuni 8.000 visitatori sono attesi nelle Isole Faroe e ben 2.000 sono attesi in Svalbard, dove già un turista è stato ferito in un attacco Giovedi orso polare .
"Ho visto aurora, ho visto alcune eruzioni vulcaniche, ma l'eclissi totale è ancora la cosa più spettacolare che abbia mai visto. E ognuno è unico," Fred Espenak, un astrofisico della NASA in pensione a Torshavn, Isole Faroe , ha detto a Reuters.
Gli esperti della sanità avvertono dei pericoli di guardare direttamente l'eclissi non importa dove uno si trova.
"Guardando una eclissi solare ad occhio nudo è così pericoloso come guardare il sole direttamente e senza protezione," AsnaV, una associazione francese di oculisti e ottici, ha detto in un comunicato.
Narcisisti digitali sono anche messo in guardia su come posizionare le loro macchine fotografiche e telefoni, se il tentativo di fotografare se stessi durante l'eclisse.
"Facendo una Selfie potrebbe potenzialmente mettere a rischio, come si può finire accidentalmente guardare direttamente il sole allineando te stesso e il tuo telefono," ha avvertito Daniel Hardiman-McCartney College della Gran Bretagna di Optometristi.
In Gran Bretagna ...
In Germania ora ...
Purtroppo questo è ciò che molti in Europa, ha visto ...
Ma in Russia poche persone erano in grado di intravedere ...
Meglio guardare l'eclissi in linea o costruire un visualizzatore eclissi , dicono gli esperti.
Ma non è solo l'eclissi che fa Venerdì uno speciale evento celeste. Luna della Terra apparirà come "supermoon" che passa al suo punto più vicino, aggiungendo la sua attrazione gravitazionale sul mare per creare le maree più forti.
"L'eclissi e la marea sono collegati", ha dichiarato Kevin Horsburgh, capo del gruppo di ricerca marina Fisica e Ocean clima al Centro Nazionale di Oceanografia nel Regno Unito. "E per particolarmente grandi maree, la luna deve essere direttamente sopra all'equatore in quel momento."
Gli esperti hanno anche avvertito che non ci può essere untuffo sulla produzione di energia solare sulla rete elettrica in Europa .
Se la gente perdere su evento di Venerdì la prossima eclissi solare visto in Europa sarà il 12 agosto 2026.

Il sole si sta spegnendo? Una nuova immagine della NASA mostra le zone di buio sulla superficie (FOTO)



Il Sole si sta spegnendo? Una nuova immagine della NASA mostradue enormi zone d'ombra, situate vicino ai poli: ricoprirebbero quasi il 10% della superficie della stella, la più estesa mai registrata nella storia delle osservazioni solari. C'è da preoccuparsi? È la stessa NASA a spiegare di cosa si tratterebbe: "I cosiddetti 'buchi coronali' sono zone in cui la corona del sole è più scura, la temperatura più fredda delle aree circostanti e il plasma ha una minore densità. Posso creare tempeste solari in grado di influenzare anche la Terra".




Il "vento solare" è costantemente emesso dal Sole, ma diventa più intenso quando compaiono i i buchi coronali. Questo potrebbe costituire un pericolo per il nostro pianeta: le emissioni di particelle solari potrebbero essere letali. Fortunatamente, l'atmosfera funziona da scudo protettivo. Ciò a cui si può assistere, dunque, quando il Sole si "macchia" è un aumento delle aurore boreali.



Le dimensioni dei "buchi coronali" rimangono, però, impressionanti. Quello più grande è situato nel polo sud della stella e ricopre almeno l'8% della superficie totale del Sole, quasi 230 miliardi di km: ciò lo rende una delle aree più estese mai osservate dagli scienziati. Il più piccolo, invece, è situato nel polo opposto ed ha una forma più allungata: ricoprirebbe circa lo 0,16% della superficie solare.

Non è la prima volta che i buchi coronali fanno la loro comparsa: le prime immagini furono scattate dagli astronauti dello Skylab della NASA tra il 1973 e il 1974. Possono rimanere visibili per un lungo periodo di tempo, anche fino a 5 anni. Una vera "goduria" per gli studiosi, che possono effettuare le loro misurazioni. E uno spettacolo per chi si gusta le immagini, comodamente, dalla Terra.1 di 2


19/03/15

Eclissi di Sole del 20 marzo: 10 cose da sapere

Antico presagio di sventura. Che cambia il vento. E manda in tilt gli animali. Dalle protezioni agli occhi alle coincidenze, tutto sul 'Sole nero' del 20 marzo


Tutti con il naso all’insù, venerdì 20 marzo, per l’arrivo dell’eclissi di Sole.
Intorno alle nove e mezza del mattino, e fino a poco prima di mezzogiorno, la nostra stella è destinata a essere parzialmente coperta dalla Luna.
DIMINUZIONE DELLA LUCE. Un'eclissi non totale, quella vista dall'Italia. Ovvero, ci avvisano gli esperti, non è previsto un brusco passaggio tra il giorno e la “notte”, ma una graduale diminuzione della luce solare.
Per essere pronti all’appuntamento, ecco 10 cose da sapere.

1. Che cos'è: quando la Luna si frappone tra Sole e Terra

Un’eclissi di Sole avviene quando la Luna si frappone tra l’astro e la Terra, proiettando la sua ombra sul nostro pianeta.
In base alla dimensione apparente del disco lunare al momento del passaggio, l’eclissi può essere parziale o totale.
SOLE 400 VOLTE PIÙ GRANDE. Il fenomeno avviene solo in particolari condizioni perché il Sole è 400 volte più lontano del nostro satellite, ed è 400 volte più grande: ma sua lontananza dal nostro pianeta fa sì che il cono d'ombra prodotto dalla Luna possa raggiungere e oscurare la Terra.

2. Credenze: segno di sventura che simboleggia la rabbia degli dei

Nell’antichità si credeva che qualche animale giungesse a mangiare il Sole.
Documenti cinesi di 4 mila anni fa, per esempio, parlano di un drago da scacciare con arco e frecce: fino a metà del XIX secolo in Cina è rimasta l’usanza di sparare a salve durante il fenomeno.
IL RE VENIVA NASCOSTO. Gli assiri durante le eclissi ponevano sul trono un criminale, un prigioniero di guerra, un contadino, mentre il vero re si rifugiava in campagna.
Il trono rimaneva in mano al sostituto per un centinaio di giorni: il malcapitato veniva poi giustiziato e sepolto con funerali reali, per esser sicuri di ingannare gli dei.
I Greci pensavano fosse un segno della rabbia degli dei.
IN INDIA SI SVUOTA LA CUCINA. Fino a giorni ben più recenti, comunque, alle eclissi è stato collegato ogni tipo di sventura: in diverse zone del mondo si ritiene siano pericolose per le donne incinte, in alcune zone dell’India si svuota la cucina perché si pensa che qualsiasi cibo cucinato con il Sole nero sarà velenoso e impuro.

3. Coincidenze: combacia con l'inizio della primavera




L’eclissi del 20 marzo 2015 avviene lo stesso giorno dell'equinozio di primavera.
Per la prossima coincidenza del genere bisogna aspettare il 20 marzo del 2034, e poi nel 2053 e nel 2072.
COSÌ OGNI 19 ANNI. Ogni 19 anni, in pratica, perché l'eclissi di Sole occorre che vi sia Luna nuova, che si osserva nell'equinozio di primavera ogni 19 anni.
Ma non è una regola generale: l'ultima volta che i due eventi coincisero fu il 20 marzo 1662.

4. La prossima visibile in Italia: nel 2026

L’eclissi sarà totale per gli abitanti delle isole Fær Øer e Svalbard, parziale per il resto d’Europa, Islanda, Africa settentrionale e Asia settentrionale.
Un avvenimento da non perdere, anche perché la prossima eclissi visibile dall’Italia è attesa soltanto nel 2026.
UNA TOTALE? NEL 2081. L’ultima era stata quella totale del 1999, poco prima della fine dello scorso millennio, coincidenza che scatenò panico e profezie apocalittiche. Per rivederne una totale nel nostro Paese dovremo aspettare il 2081.

5. Come la vedremo: massima oscurità (67%) ad Aosta

A Cagliari si comincia alle 9.16, a Palermo alle 9.20, Roma alle 9.23, un minuto dopo a Milano e Firenze, due a Napoli.
TRA LE 10.22 E LE 10.38. Il momento di massima oscurità in Italia è previsto tra le 10.22 a Cagliari alle 10.38 di Trieste.
Ad Aosta Sole coperto al 67%, a Milano al 64%, a Roma al 53%, a Napoli al 50%, a Palermo al 44%, a Reggio Calabria appena il 41%.

6. Effetti energetici: Terna spegne il fotovoltaico

Il “Sole nero” manderà in crisi la produzione di energia solare nell' Unione europea - pari a circa 90 Gigawatt - che potrebbe diminuire temporaneamente fino a 34 gw in caso di cielo sereno.
È la prima volta che un'eclissi avrà un impatto significativo sul sistema di produzione elettrica solare in Europa. Tanto che il settore elettrico sta adottando misure volte a mitigarne l'impatto.
POSSIBILITÀ DI INCIDENTI. Terna ha disposto il distacco per 24 ore di tutti gli impianti eolici e fotovoltaici da 100 o più kilowatt, poiché l’eclissi potrebbe «mettere a rischio l’approvvigionamento energetico europeo, e la possibilità di incidenti non può essere del tutto esclusa».

7. Cambiamenti climatici: cala la temperatura e il vento

L’eclissi ha effetto anche sul vento. Durante quella del 1999 fu notato che in una regione dell’Inghilterra meridionale, in quel momento non coperta da nubi, la velocità del vento calò di 0,7 metri al secondo, e la direzione ruotò in senso antiorario di 17 gradi.
RAFFREDDAMENTO E TURBOLENZE. A stravolgere Eolo, secondo gli esperti, sarebbe il repentino calo di temperatura causato dall’oscuramento del Sole, che raffreddando l'atmosfera vicino al suolo genera turbolenze.

8. Animali in confusione: si comportano come di notte

Gli animali reagiscono all’eclissi come se si trattasse di una notte in piena regola.
Le cicale smettono di cantare, le api di ronzare sui fiori per fare ritorno all'alveare.
VOLATILI IN ALLARME. Animali notturni come i pipistrelli diventano particolarmente attivi, mentre alcuni primati chiudono gli occhi, per riaprirli quando torna il mattino.
Gli uccelli assumono un atteggiamento confuso o allarmato.

9. Dove seguirla sui media: diretta streaming sul sito del Cnr

La prima eclissi televisiva è andata in onda il 7 marzo 1951 negli Stati Uniti.
Il 7 marzo 1970 arrivò la prima diretta a colori di un'eclissi di Sole, questa volta totale.
Nel 2015 sono tantissimi gli eventi organizzati per godere della visione: il Cnr ha preparato una diretta streaming dall’Artico, punto massimo dell’oscuramento del Sole, dove sono riprese da poco le attività scientifiche nella base ‘Dirigibile Italia’ sulle Isole Svalbard.
LA NASA HA UN SITO DEDICATO. Appuntamento dalle ore 10.10 alle 12.15 sul sito del Cnr. Il Virtual Telescope trasmette l’evento in diretta streaming con immagini dall'Appia Antica. La Nasa ha un sito dedicato. Numerosi appuntamenti sono stati organizzati in diverse città italiane.

10. Regole per la salute: non fissare il Sole a occhio nudo

Chi vuole assistere allo spettacolo deve munirsi degli strumenti adeguati.
Fissare il Sole a occhio nudo mette in serio pericolo la vista e potrebbe provocare danni permanenti (leggi il metodo fai da te della Nasa).
GLI OCCHIALI 'NORMALI' NON BASTANO. I comuni occhiali scuri da Sole non bastano: servono occhiali di cartoncino con il filtro mylar o astrosolar per le lenti reperibili online o nei negozi di ottica.
Anche per fotografare l’evento occorre schermare l’obiettivo con filtri ad hoc. Attenzione anche ai selfie: guardare il fenomeno attraverso il cellulare può ugualmente danneggiare la vista.

Due UFO spaventano una famiglia ad Apice (BN) [FOTO]

UFO AD APICE -NELL'IMMAGINE UFO S. NICOLA M. 13.6.10

Erano le ore 23,30 circa del 29 luglio 2014 e tre dei componenti di una famiglia di Apice (BN) e due ufo si sono, per così dire, incrociati. Uno dei testimoni era intento a fumare una sigaretta sul balcone della sua villetta situata nella vegetazione, quando la sua attenzione veniva catturata da un oggetto arancione intenso che si librava alla sua destra un po’ più in alto sulla collina dove insiste l’abitazione. L’agitazione cominciava a diventare palpabile, anche perché la zona non è nuova ad eventi ufologici. Ad un certo punto l’ufo ha emesso dei raggi bianchi sottili dalla parte superiore e inferiore, si è mosso ed è svanito. Non ancora ripresosi dalla meraviglia e paura, le tre persone mentre parlavano della loro esperienza, si avvedevano che un qualcosa svolazzava nel giardino di casa sito nella parte opposta a quella dell’ufo visto poco prima. A questo punto, molto impauriti si nascondevano in casa, notando che si trattava di un piccola sfera giallina pulsante  di pochi centimetri di diametro che passava addirittura tra le piante a circa 7 metri dal suolo. Il Centro Ufologico Mediterraneo (C.UFO.M.), dopo alcuni giorni interveniva sul posto svolgendo le opportune indagini e stilando un rapporto sull’accaduto. Il team di ufologi, ha postato sul sitowww.centroufologicomediterraneo.it un soddisfacente servizio riassuntivo degli accertamenti svolti, rendendo visibile altre notizie su face book, twitter e youtube dove è postato un video trailer molto interessante.


Il Presidente Angelo Carannante sottolinea che il doppio avvistamento è di notevole importanza. Il mistero ufo rimane fitto. A tal proposito ci ha voluto vedere ancora più chiaro approfondendo ulteriormente la dinamica degli eventi che illustrerà nella sua relazione nel corso del primo convegno sugli ufo di città di Pomezia previsto per domenica 29 marzo 2015.

18/03/15

Il primo sguardo nella trama dello spazio-tempo


Un’équipe internazionale di scienziati, tra cui il fisico italiano Giovanni Amelino-Camelia, ha analizzato le traiettorie di fotoni lontanissimi per scoprire la struttura più intima dell’Universo
(Immagine: Nasa/Sapienza Università di Roma)
(Immagine: Nasa/Sapienza Università di Roma)
Ha appena compiuto cento anni, ma non ha neanche una ruga. Lateoria della relatività generale, formulata nel 1916 da Albert Einstein, continua incessantemente a pompare nuova linfa nella fisica, aprendo gli orizzonti a nuovi modelli teorici e richiedendoconferme sperimentali sempre più accurate. L’ultima novità, in ordine di tempo, è quella appena pubblicata su Nature Physics da un’équipe di scienziati di cui fa parte anche il nostro Giovanni Amelino-Camelia, fisico teorico della Sapienza Università di Roma,  già indicato dal periodico americanoDiscover come uno dei possibili novelli Einstein per la sua teoria della relatività doppiamente speciale.
Amelino-Camelia, in collaborazione con Vlaios Vasileiou, dell’università francese di Montpellier, Johnathan Granot, dell’università di Israele e Tsvi Piran, dell’università di Gerusalemme, ha analizzato i dati provenienti dal Fermi Gamma-Ray Space Telescopi della Nasa per capire come la struttura dellospazio-tempo influenzi le velocità dei fotoni provenienti da esplosioni cosmiche molto distanti.
Si tratta di una questione abbastanza delicata, che investe i due pilastri della fisica moderna, la relatività generale, per l’appunto, e la meccanica quantistica, entrambe ampiamente verificate a livello sperimentale. Per comprendere il lavoro degli scienziati, è necessario fare un piccolo passo indietro. La prima teoria spiega il comportamento della gravità, descrivendola in termini di una sorta di deformazione dello spazio-tempo, la struttura quadridimensionale in cui siamo immersi. La seconda, invece, contiene le leggi fisiche che regolano il comportamento di onde eparticelle su scale spaziali microscopiche.
Semplificando all’estremo, potremo dire che le due teorie si occupano, rispettivamente, dell’enormemente grande e dell’enormemente piccolo. Separatamente, meccanica quantistica e relatività generale funzionano alla perfezione. Il problema è che, quando i fisici provano a inserirle in un unico quadro, le teorie non combaciano. In altre parole, usando un linguaggio caro agli scienziati, non è ancora possibile quantizzare la gravità.



Una delle strade attualmente più promettenti per conciliare le due teorie prevede l’esistenza di una sorta di schiuma di spazio-tempo: si tratta di una predizione comune a parecchi modelli teorici, secondo la quale su scale microscopiche lo spazio non sarebbe continuo, ma avrebbe, per l’appunto, una struttura schiumosa“Si tratta di un concetto complesso”, ha spiegato Amelino-Camelia ,“ma un’analogia può forse aiutarci a intuirlo. Consideriamo per esempio la nostra attuale descrizione geometrica dello spazio-tempo: ricorda un po’ la geometria di un telo ideale. Un telo che risponde alle sollecitazioni piegandosi, diventando più teso, restando però liscio, caratterizzato da una geometria continua. Ebbene, noi ci aspettiamo che questa sia solo una prima approssimazione, un’immagine rozza. In una descrizione microscopia più accurata, quel telo dovrebbe essere in un certo senso poroso, come una schiuma. E con porosità la cui grana cambia rapidamente e drammaticamente quando le distanze si fanno corte”.
Il problema è che la dimensione degli elementi che comporrebbero tale schiuma è troppo piccola per poter essere misurata direttamente. Per accedervi in modo indiretto si potrebbe, per esempio, cercare di capire se e come le particelle elementare (i fotoni, per esempio) interagiscono con la schiuma. Esattamente ciò che ha fatto l’équipe di Amelino-Camelia, analizzando gli effetti della schiuma sulla propagazione di fotoni lontani – quelli che provengono dai cosiddetti gamma ray bursts, violentissime esplosioni in galassie distanti. Effetti che, continua il fisico, sono estremamente piccoli e dunque, a loro volta, difficili da misurare.
“Ci aspettiamo che una delle implicazioni della schiuma”, ci racconta lo scienziato, “sia che la legge di propagazione dei fotoni riceverebbe un nuovo contributo di fluttuazione statistica: fotoni emessi simultaneamente raggiungerebbero il rilevatore non simultaneamente, con differenza nei tempi di arrivo governata da una legge di fluttuazione statistica/casuale”. Che vuol dire? Le particelle di luce, in linea di principio, dovrebbero muoversi tutte alla stessa velocità.
Ma se l’Universo è davvero fatto di una schiuma infinitesima e irregolare, quest’ultima potrebbe modificare traiettorie e velocità dei fotoni, che quindi non arriverebbero simultaneamente sulla Terra, ma a tempi diversi. “Ci sono diversi modelli teorici che studiano la propagazione dei fotoni: noi ne abbiamo testato uno che assume che l’effetto della ‘schiuma’ cresca al crescere dell’energia di due fotoni identici emessi simultaneamente”.
Lo scenario, come avrete capito, non è dei più semplici. Grazie all’analisi dei dati che arrivano dal telescopio Fermi, gli scienziati sono riusciti a escludere i modelli di schiuma più ottimistici, cioè quelli che prevedevano fluttuazioni deboli (ma non troppo) nelle velocità dei fotoni. Un risultato solo apparentemente “negativo”, precisa ancora Amelino-Camelia, che rappresenta invece una tappa fondamentale per la ricerca nel campo. Finora, infatti, era sperimentalmente impossibile verificare le teorie più ottimistiche: la sfida è stata ora superata e si può cominciare a pensare a comeattaccare i modelli più pessimistici, quelli che prevedono fluttuazioni ancora più impercettibili.
“Fino a 15 anni fa”, sottolinea Amelino-Camelia, “riuscire a osservare la trama dello spazio-tempo sembrava impossibile, ora abbiamo dimostrato che si può fare”. Quello che abbiamo capito, sostanzialmente, è che la schiuma è ancora più impalpabile di quanto pensassimo. Una cosa, comunque, è certa, secondo lo scienziato: quando riusciremo a osservare, direttamente o indirettamente, la trama dello spazio-tempo, avremo finalmente in mano la chiave per capire come conciliare meccanica quantistica e relatività generale. Un risultato niente male.


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