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29/04/15

Marte da giovane era il pianeta degli oceani




Marte da giovane era il pianeta degli oceani





A questo risultato, pubblicato sulla rivista Science, i ricercatori sono arrivati utilizzando i dati raccolti tra il 2008 e 2014 da 3 potenti telescopi terrestri, l'Eso Paranal in Cile, il Keck observatory e il Nasa Infrared telescope facilitiy delle Hawaii. Le mappe mostrano infatti che la distribuzione dell'acqua presente nell'atmosfera e degli elementi che la costituiscono (tra cui idrogeno pesante o deuterio) varia da stagione a stagione e anche da regione a regione. A far capire ai ricercatori che Marte è stato bagnato dalle acque per molto più tempo di quanto immaginato è stata l'analisi della proporzione tra l'acqua pesante (cioè ricca di deuterio) e quella normale, in alcune aree fino a 5-7 volte più alta di quella degli oceani terrestri.

"In sostanza, gli atomi di idrogeno dell'acqua normale si sono persi nello spazio, mentre quelli di deuterio sono rimasti su Marte", spiega Geronimo Villanueva. "Ciò significa che l'87% della sua acqua si è persa nello spazio, e che quella che è rimasta, pari al 13%, si trova immagazzinata nella sua calotta polare". Ma all'inizio della sua storia "abbiamo calcolato - continua - che sul pianeta ci fosse abbastanza acqua da coprire oltre il 20% della sua superficie. C'era un oceano profondo circa un chilometro, una profondità simile a quella del Mar Mediterraneo. Dati questi che aumentano la probabilità dell'abitabilità di Marte".

Grazie a questi risultati sarà possibile ricostruire la perdita di acqua che ha subito Marte nel tempo e cercare in modo più preciso le riserve acquifere sotto la sua superficie. "Le nostre mappe - conclude Villanueva - unite ai dati che si raccoglieranno con le prossime missioni su Marte ci permetteranno di capire cosa è successo. Per il lancio della missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ExoMars, nel 2016, stiamo infatti sviluppando uno strumento che misurerà la 'firma' e segni distintivi di processi biologici e geologici attivi"



23/03/15

Il sorriso della Luna e lo sguardo di Venere: l’ultimo grande spettacolo nel cielo di marzo sull’Italia [FOTO]




Stasera in tanti hanno ammirato in cielo l’ultimo allineamento di questo marzo straordinario con la Luna, Venere e alle 19:30 in basso all’orizzonte si poteva osservare anche Marte



Marzo si avvia a concludersi e stasera abbiamo potuto assistere all’ultimo spettacolo celeste di un mese straordinario, culminatà venerdì mattina nell’eclissi solare di cui abbiamo già ampiamente parlato. Stasera, infatti, verso ovest dopo il tramonto abbiamo potuto ammirare un piccolo spicchio di Luna che sorrideva sotto lo sguardo luminoso di Venere, mentre più a sud all’orizzonte nel tardo pomeriggio si poteva osservare Marte.
In tanti sono rimasti incantati dall’ultimo allineamento planetario di questo marzo 2015, immortalando con uno scatto il sorriso della Luna sotto lo sguardo di Venere.













13/03/15

C'era una volta l'oceano marziano


Nasa
Marte – Credits: Nasa

Marte oggi è un pianeta arido, avvolto da una sottilissima atmosfera, con condizioni per noi proibitive. Ma centinaia di milioni di anni fa era tutta un’altra storia. All’epoca, era caldo, umido e con un enorme oceano che ricopriva un quinto della sua superficie. Insomma, sarebbe stato un bel posto dove programmare una vacanza…
A raccontare l’insospettabile passato del Pianeta Rosso- che a quei tempi era piuttosto un Pianeta Azzurro, proprio come la Terra- è uno studio condotto dai ricercatori della NASA. Il mare marziano ricopriva gran parte dell’emisfero nord, con un’estensione paragonabile all’ Oceano Atlantico e una profondità di circa 1600 metri ( circa un miglio). In totale, si parla di 20 milioni di km cubici di acqua.



Nella sua gioventù, quasi subito dopo la sua formazione avvenuta 4.5 miliardi di anni fa, anche Marte era solcato da ruscelli, con ampi estuari di fiumi e grandi laghi sparsi qua e là ed il clima era decisamente più gradevole dell’attuale. Questa ipotesi sull’antica storia del pianeta riscrive radicalmente quanto la maggior parte degli scienziati pensava soltanto un decennio fa.
Infatti, si riteneva che l’acqua fosse stata una presenza sporadica anche in tempi remoti, o comunque limitata e  mai sufficiente per formare mari o laghi. “La domanda principale consisteva nel capire quanta acqua avesse effettivamente avuto Marte quando era giovane e perché l’avesse perduta”, ha confermato Michael Mumma, ricercatore del Goddard Space Flight Center nel Maryland.
In un articolo pubblicato da Science, un’equipe formata da studiosi della NASA e dell’European Southern Observatory di Monaco di Baviera ha provato a dare una risposta sulla base dei dati ricavati da alcuni dei telescopi agli infrarossi più potenti al mondo, ovvero il Keck II e l’Infrared Telescope Facility (entrambi collocati alle Hawaii) e il Very Large Telescope che l’ESO ha in Cile. Per sei anni, hanno mappato l’atmosfera marziana per verificare come le differenti forme di molecole di acqua variassero nell’aria da un luogo all’altro nel cambio di stagione.
Come sappiamo, all' acqua standard ( H2O) composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, se ne aggiunge un altro tipo costituito da un atomo di ossigeno, uno di idrogeno e un isotopo di idrogeno chiamato deuterio. Questo tipo di acqua è detta "semipesante" e la formula è HDO. Su Marte, col passare del tempo, l’H2O si è dispersa nello spazio, ma il deuterio è invece rimasto. Calcolarne la quantità permette di  dedurre quanta acqua ci fosse in origine sul pianeta: più alta è la concentrazione dell’isotopo di idrogeno, maggiore è la quantità di acqua andata perduta.
Le mappe all’infrarosso hanno mostrato che l’acqua sopravvissuta in forma ghiacciata al polo nord è ricca di deuterio, a prova che in tempi andati ce n'era tantissima, almeno 6 volte quella attualmente intrappolata nella calotta. Secondo gli scienziati, bastava per creare un oceano globale, sull’intera superficie di Marte, profondo 137 metri. Ma l’attuale struttura geologica del pianeta porta a pensare che l’acqua fosse piuttosto confinata ad una vasta distesa nell’emisfero nord, pari ad un quinto della superficie.
“In sostanza, siamo arrivati alla conclusione che un oceano copriva il 20% di Marte, cosa che apre all’idea di abitabilità e di sviluppo della vita sul pianeta”, ha detto Geronimo Villanueva, tra gli autori dello studio. Quel mare d’acqua si mantenne per svariati milioni di anni, mentre l’atmosfera diventava sempre più rarefatta. Il crollo della pressione favorì la dispersione dell’H2O nello spazio. Si ridusse anche la quantità di riscaldamento solare e le temperature precipitarono. La poca acqua rimasta congelò.
 Ma fu un processo lento. “Ora sappiamo che Marte si mantenne umido per un tempo molto più lungo di quanto non abbiamo mai immaginato  prima”, ha affermato Mumma. È stato il rover Curiosity a mostrare che si sarebbe conservata per almeno 1 miliardo e mezzo di anni: la vita, sulla Terra, ha impiegato meno tempo per svilupparsi. Ecco perché la ricerca appare tanto interessante: in fondo, non è escluso che i Marziani- fossero anche batteri oppure altri microorganismi- siano davvero esistiti.

Per John Bridges, scienziato planetario della Leicester University, è assai probabile che un tempo lontano Marte fosse quanto meno abitabile. “Mi sembra che ci siano prove eccellenti a questo proposito, tuttavia non è chiaro se sia mai stato abitato. Ma c’è la possibilità. Un meteorite con i mattoni della vita potrebbe essere stato espulso dalla Terra per finire nell’acqua di Marte”, ha detto Bridges.
Per sapere se la vita si sia mai sviluppata sul Pianeta Rosso o se ancora si nasconda da qualche parte sopra o sotto la sua superficie bisognerà attendere il 2018, quando l’Agenzia spaziale europea invierà un proprio rover a questo scopo, per individuare eventuali tracce di attività biologica. I presupposti per una scoperta del genere ci sono: la presenza di metano nell’atmosfera marziana fatta da Curiosity sembra già puntare in questa direzione.

11/03/15

Gli ingegneri della NASA isolare cortocircuito di Curiosity rover



Missione scientifica a lungo termine di Curiosity è stato sospeso dal 27 febbraio quando un corto circuito ha congelato il braccio robotico e ha dato un taglio a ulteriori ricerche. Gli scienziati e gli ingegneri che lavorano alla NASA ritengono di aver isolato il problema, però, e spero di avere il rover di nuovo online e completamente funzionale entro l'inizio della prossima settimana. Il 27 febbraio, Curiosità stava trasferendo in polvere campione dal suo braccio robotico ad altri strumenti quando ha rilevato quello che la NASA caratterizza come un "corto circuito transitori." Mentre questo è durato meno di 1/100 di secondo, è stato sufficiente per far scattare gli interruttori nel rover.
Curiosità autoritratto, con il Monte Sharp in background
Curiosità autoritratto, con il Monte Sharp in background
Dal 27 febbraio, il rover è stato in arresto parziale mentre gli ingegneri testato vari aspetti della progettazione per trovare il problema. Giovedi ', il problema reoccurred - sembra essere all'interno del sottosistema che opera l'azione percussiva del trapano. Funzionari della NASA nota: "La squadra rover piani di ulteriori test per caratterizzare breve intermittente prima che il braccio viene spostato dalla sua posizione attuale, nel caso in cui il breve non sembra quando l'orientamento è diverso", hanno scritto nella dichiarazione. "Dopo tali prove, la squadra prevede di terminare l'elaborazione del campione di polvere che il braccio detiene quindi per fornire porzioni del campione per strumenti di laboratorio bordo".
Trapano di Curiosity non è solo un po 'di rotazione - che include un elemento percussivo a martellare letteralmente nella roccia pure. A breve in questo sottosistema potrebbe impedire il trapano di funzionare al massimo dell'efficienza o limitare il funzionamento di specifici tipi di materiale.Potrebbe anche significare che il trapano può funzionare solo quando il braccio robotico è in certe posizioni. L'impatto a lungo termine sul funzionamento di curiosità è ancora chiaro. Gran parte della missione di Curiosity a Mount Sharp , compreso il rilevamento di sostanze chimiche organiche e una ascesa e la caduta dei livelli di metano locale , hanno fatto affidamento sul funzionamento del suo trapano. La capacità della NASA di spremere prestazioni aggiuntive di apparecchiature in mancanza è leggendaria, però, e questo corto circuito non è previsto per evitare curiosità di continuare a esplorare il pianeta rosso.
Opportunity Rocks
Opportunità sarà in pausa per studiare queste "strane rocce".
In notizie Mars, riformattare la memoria di Opportunity sembra essere andato liscio . Non abbiamo controllato con più anziani, il cugino più piccolo di Curiosity dallo scorso settembre, quando abbiamo coperto la notizia che la NASA avrebbe tentato di riformattare il rover per risolvere un problema di riavvio strisciante creduto di essere causato da memoria flash male.Opportunity non ottiene la stessa stampa come curiosità, ma il piccolo rover recentemente trovato alcuni "rocce strane" (termine della NASA), che è in pausa di indagare. I grandi, rocce scure grigio sono apparentemente inusuale per questa zona, e Opportunity si check them out prima di riprendere il suo percorso.

04/03/15

Della NASA Curiosity Rover reso senza braccia dopo un cortocircuito




Curiosity Mars rover della NASA dovrebbe rimanere ferma per almeno un paio di giorni dopo un cortocircuito ha reso il suo braccio inutile per il momento. Il problema di ingegneria si è verificato il 27 febbraio come il rover si stava preparando per iniziare la perforazione del suolo marziano.

Questa visione cruda di colore da MastCam di Curiosity mostra trapano del rover poco dopo aver terminato una foratura a "Telegraph Peak" il 24 febbraio, 2015. Image credit: NASA / JPL-Caltech / MSSS
"Stiamo correndo prove del veicolo nella sua attuale configurazione, prima di muovere il braccio o l'unità", ha detto Curiosità Project Manager Jim Erickson, del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, in California. "Questo ci dà la migliore opportunità per determinare dove il corto è."
Nel frattempo, Curiosity è stato parcheggiato fino ingegneri riescono a capire esattamente quello che era il problema - e come può essere risolto. Purtroppo, non è chiaro è questo può essere risolto in remoto.Con il suo braccio inerte, curiosità non può eseguire la maggior parte dei suoi compiti. Il braccio ferito oggi ha lavorato per cinque volte in precedenza.
NASA ha scritto:
"Quando si è verificato il guasto, il rover stava conducendo un primo passo nel trasferimento di polvere di roccia raccolti dal trapano sul braccio di strumenti di laboratorio all'interno del rover. Con la punta rivolta verso l'alto e il meccanismo di percussione del trapano acceso, la polvere di roccia scendeva dalle scanalature di raccolta in assemblea bit in una camera nel meccanismo che setacci e porzioni la polvere del campione. "
Recentemente, Curiosità preso una Selfie molto rivelatore e ha rivelato che sotto la polvere rossa di Marte, ci sono in realtà le rocce blu grigiastro . Vi terremo aggiornati come nuovi sviluppi emergono.

26/02/15

Marte, tracce organiche in fumo





Identificato un minerale che, quando riscaldato, distrugge i composti organici. La scoperta, pubblicata su Astrobiology, potrebbe avere conseguenze per il rover Curiosity della NASA e per le future missioni, come ExoMars, dedicate alla ricerca di tracce di vita sul Pianeta rosso
Lo strumento SAM a bordo di Curiosity. Crediti: NASA-GSFC
Lo strumento SAM a bordo di Curiosity. Crediti: NASA-GSFC
Il colpevole si chiama SAM. L’avevano spedito su Marte a caccia di tracce di vita passata. Fino a oggi il bottino è stato un po’ deludente. Ma ora s’accorgono che, se anche ne avesse trovate, non è detto che se ne sarebbe reso conto. Peggio ancora, un po’ come il cercatore di funghi inesperto che schiaccia inavvertitamente il porcino con lo scarpone, complice un minerale di nome jarosite quelle tracce potrebbe addirittura averle distrutte.
Lui, SAM, è il Sample Analysis at Mars: il più grande fra gli strumenti a bordo del rover Curiosity della NASA. Per ricostruire cos’è accaduto, occorre anzitutto sapere come fa, il sofisticato laboratorio chimico su ruote, a studiare i campioni che raccoglie e a identificare le sostanze che contengono. In breve, li surriscalda. Quando raggiungono temperature attorno ai mille gradi, i campioni liberano gas che possono essere analizzati in situ con la gascromatografia e spettrometria di massa, tecniche ampiamente collaudate in grado di riconoscere le molecole presenti nel gas e, in particolare, di accorgersi se fra queste sono presenti anche dei composti organici.
Ed è qui che entra in gioco lei, la dannata jarosite, un minerale della famiglia dei solfati ferrici. Qui sulla Terra i minerali come la jarosite s’incontrano perlopiù in ambienti ostili, tipicamente nelle acque acide che fuoriescono da rocce ricche di zolfo. Ambienti ostili per noi, ma ideali per alcuni batteri che si nutrono degli ioni disciolti in quelle acque sulfuree. Proprio questa caratteristica rende la jarosite una testimone preziosa per gli scienziati in cerca di tracce di vita extraterrestre: là dove s’incontra jarosite, dicono, un tempo ci doveva essere acqua acida, acqua che avrebbe potuto offrire un ambiente favorevole per ospitare antiche forme di vita microbica.
Ebbene, su Marte la jarosite non manca. Per certi versi ce n’è pure troppa, come ha scoperto a sue spese uno dei predecessori di Curiosity, il piccolo robottino Spirit, che nel maggio del 2009 rimase insabbiato proprio in un fazzoletto di morbida polvere di solfato ferrico. Una polvere con una tenuta talmente bassa che le ruote non sono mai più riuscite a tirarne fuori il rover.
Insomma, che la jarosite potesse essere una brutta bestia già lo si era sperimentato. Quello che invece non si era messo in conto è che, quando viene riscaldata da SAM, libera anidride solforosa e ossigeno. E l’ossigeno, scrivono ora i ricercatori dell’Imperial College di Londra suAstrobiology, distrugge eventuali composti organici presenti nel campione senza lasciare traccia.
Un “delitto perfetto” che potrebbe chiarire uno tra i più scoraggianti fra i rompicapi marziani. «Le proprietà distruttive di alcuni solfati di ferro, così come del perclorato, nei confronti dei composti organici possono spiegare perché le missioni attuali e passate non sono fino a ora riuscite a fornire una prova conclusiva della presenza di materia organica sul suolo di Marte», osserva infatti Mark Sephton, uno degli autori dello studio. «E questo nonostante il fatto che gli scienziati sappiano, da studi precedenti, che composti organici sono stati depositati su Marte lungo l’intero corso della sua storia: da comete, meteoriti e polvere interplanetaria».
Fortunatamente non tutto è perduto. Una traccia, infatti, potrebbe rimanere, suggerisce l’articolo: se i sensori di SAM, durante l’analisi d’un campione contenente jarosite, dovessero rilevare un picco anomalo nel livello dell’anidride carbonica, questo potrebbe significare che un processo di distruzione di composti organici è in atto. Una indicazione indiretta di cui tenere conto sia per le prossime misure di Curiosity sia per i futuri cacciatori di vita marziana, primo fra tutti ExoMars.

20/02/15

Marte o Pitcairn: chi sarebbe peggio per vivere?





Uno ha nulla a che fare ed è quasi impossibile da raggiungere. L'altro è Marte. Dove preferiresti andare a?

Alba lungo la riva del Bounty Bay sul telecomando Isole Pitcairn
Alba lungo la riva del Bounty Bay, sulla Isole Pitcairn remota  Foto: Tony Probst / Mercury PPress
E 'sconcertante. Nella stessa settimana apprendiamo che solo una persona ha chiesto di trasferirsi a Pitcairn , la piccola isola del Pacifico cercando di aumentare la sua popolazione in calo, risulta che un incredibile 200.000 e più speranze si sono proposti per una missione di sola andata verso Marte . Un viaggio verso il pianeta rosso da cui non potrà mai, ripetere mai, ritorno.
Come terribile, ci si chiede, devono la vostra esperienza di pianeta Terra sia prima di volontariato per un viaggio nel dimenticatoio? Sulla Terra abbiamo alberi e le spiagge e le persone e il formaggio e la televisione. In Mars c'è, um, un sacco di anidride carbonica e non molto gravità.
Ma cambierebbe l'equazione se rimasto sulla Terra, ma ha dovuto trasferirsi a Pitcairn, un'isola con un solo negozio, che apre tre volte alla settimana?
Abbiamo snocciolato Pitcairn contro Marte per vedere quale avrebbe vinto il titolo di luogo meno auspicabile per vivere.

Pitcairn Secondo la Lonely Planet, il clima dell'isola è mite e uniforme, con temperature che vanno da un piacevole 19C in agosto a massimi di 24C nel mese di febbraio. Essendo un paradiso tropicale, è venuto con un bel po 'di pioggia, ma se si sta spostando lì dal Regno Unito non sarà qualcosa che non si può gestire.
Mars Lonely Planet ha ancora a pubblicare una guida su Marte, ma la NASA, che sembra abbastanza bene sul tema, dice la temperatura media è -81F (o -63C). Sembra freddo. Meglio imballare alcuni ponticelli caldi. L'atmosfera è principalmente anidride carbonica con qualche vapore acqueo.
Vincitore Pitcairn
La casa barca sul pianerottolo delle remote isole Pitcairn (Mercury Press)
Paesaggio
Pitcairn Verdant colline e acque incontaminate. Inoltre le isole disabitate di Ducie e Oeno, che fanno anche parte della stessa territorio d'oltremare, hanno grandi lagune centrali. E per quanto ne sappiamo non c'è ancora un solo ramo di uno Starbucks, McDonald o Dunkin 'Donuts da trovare.
Mars La crosta e la superficie è per lo più ricco di ferro roccia basaltica.In parole povere, sembra arido e sterile. Allo stesso modo, non vi è ancora alcun Starbucks, McDonald o Dunkin 'Donuts lì. Suggerimento: portare il proprio caffè e cibo. Non avrete bisogno di più di tanto in quanto le probabilità sono sarai morto dopo 68 giorni.
Vincitore Pitcairn
Una vista di Adamstown, Pitcairn (Mercury Press)
Cose da fare
Pitcairn Visita la non-proprio--famoso Pitcairn Island Museum per vedere reperti Pitcairn risalenti agli antichi polinesiani. La seconda attività elencate sul sito web turismo dell'isola è Francobolli Pitcairn Isola e servizi postali. Suoni poco promettente, ma a quanto pare ", pochi visitatori perdere l'opportunità di acquistare francobolli e cartoline dal locale ufficio postale.
"Anche se può richiedere diverse settimane per le tue carte e lettere per arrivare a destinazione, il timbro postale Pitcairn rende l'attesa vale la pena."
Mars Ehm ... Potrebbe essere necessario portare un set di Scrabble. E un mazzo di carte da gioco. Il turismo non è veramente decollato ancora qui e quindi non vi è esattamente una pletora di opzioni. Oh, ma abbiamo quasi dimenticato - c'è la ricerca scientifica a fare, che in effetti è il punto di tutta la missione. Ci saranno un sacco di che rimanere bloccati in.
Vincitore Mars
C'è un sacco di ricerca da fare su Marte (Getty)
Accessibilità
Pitcairn Non c'è modo di arrivarci, tranne attraverso il mare. Ma non preoccupatevi, non è che una di 3.000 miglia speranza dalla Nuova Zelanda, che è solo un viaggio 11.700 miglia dal Regno Unito. Sarete lì in nessun tempo.
Mars Questo è un po 'più complicato. La distanza media di Marte dalla Terra è circa 140 milioni di chilometri. L'unico modo per arrivarci è con la navetta spaziale e che è improbabile che il cambiamento in tempi brevi.Faresti meglio a scaricare alcuni romanzi lunghi a Kindle prima di partire.
Vincitore Pitcairn. Per un soffio.
Si potrebbe chiedere un ascensore verso Marte su Marte One
Verdetto
Le attrazioni di distanza Pitcairn possono essere relativamente pochi, ma hey, almeno si può lasciare, se non ti piace. Dovrete solo aspettare qualche giorno per il prossimo traghetto traversata. Se atterrare su Marte e avere dei ripensamenti, beh mi dispiace, sarà troppo tardi per cambiare idea. Ti verrà bloccato per il resto della tua vita. Ma non preoccupatevi, perché questo non sarà molto lunga.
In conclusione, preferiamo spostiamo a Pitcairn e attendere che Marte ha migliori collegamenti di trasporto prima di prenotare un viaggio
.

19/02/15

Mars One missione: 100 aspiranti nella rosa dei candidati per la possibilità di lasciare la Terra per sempre





Il One progetto Mars mira a mettere i primi esseri umani sul Pianeta Rosso entro il 2024

Astronauti amatoriali che sperano di fare la storia, lasciando la Terra a vivere su Marte sono stati selezionati per il viaggio di sola andata di una vita.
Gli ultimi 100 candidati della One progetto Mars sono stati ridotti di oltre 200.000 candidati a seguito di un processo di selezione esaustiva, che ha avuto inizio nel mese di aprile del 2013.
"La grande taglio candidati è un passo importante verso la ricerca di chi ha la stoffa giusta per andare su Marte", ha detto il miliardario olandese Bas Lansdorp, co-fondatore e CEO di Mars One.
"Questi marziani aspiranti forniscono il mondo con uno sguardo che i moderni esploratori giorno sarà."
I 50 uomini e 50 donne sono stati selezionati per il terzo round del processo dopo che passa un colloquio online con responsabile medico del progetto.
Ambizioso: Mars One
Coloro che hanno fatto attraverso la fase di intervista ha mostrato hanno capito i rischi e hanno dimostrato una forte volontà di lavorare in team.
La finale 100 prescelti provengono da tutto il mondo, con 39 dalle Americhe, 31 dall'Europa, 16 dall'Asia, 7 dall'Africa, e 7 dall'Oceania.
Un totale di 40 candidati alla fine sarà scelto per partecipare a un programma di formazione e vivere in una copia del avamposto Marte sulla Terra.
Mars One vuole mettere un insediamento umano permanente su Marte, con il primo equipaggio di quattro per raggiungere il Pianeta Rosso entro il 2024 e il mandato di essere trasformato in un reality show.
Nei prossimi anni, i satelliti di comunicazione, due rover e diverse missioni cargo saranno inviati su Marte, si sostiene.
Tuttavia, gli scettici hanno messo in serio dubbio sulla possibilità che la missione su Marte sarà mai raggiunto.

12/02/15

Nasa - la Valley maratona di Marte


Opportunity Rover si avvicina Mars Marathon Feat
Nel febbraio 2015, Mars Exploration Rover Opportunity della NASA si sta avvicinando una distanza di guida cumulato su Marte pari alla lunghezza di una maratona. Questa mappa mostra il rover posizione relativa a dove potrebbe superare quella distanza. Immagine Credit: NASA / JPL-Caltech / Univ. di Arizona > Immagine completa e la didascalia
- Opportunity rover avvicina maratona traguardo dei 42,195 km
- Destinazione la scienza di Rover è "Maratona Valley"
Mars Exploration Rover Opportunity della NASA si sta avvicinando una posizione su Marte in cui la sua distanza in auto supererà la lunghezza di una maratona.
Un disco l'8 febbraio 2015, ha messo il rover entro 220 metri (200 metri) di questa maratona realizzazione. Una maratona olimpica è 26,219 miglia (42,195 km).
Opportunity è a capo di una porzione del bordo occidentale del cratere Endeavour, dove le osservazioni da parte della NASA Mars Reconnaissance Orbiter hanno rilevato diversi tipi di minerali argillosi. Questi minerali sono indicativi di un ambiente umido antica dove l'acqua era più neutrale piuttosto che duramente acida. Più di sei mesi fa, il team rover informalmente chiamato quella destinazione "Marathon Valle," dopo aver valutato ciò che il odometria ammonterebbe per il momento Opportunity arriva.
"Quando Opportunity era nella sua prima missione 11 anni fa, nessuno immaginava questo veicolo sopravvivere a un inverno marziano, per non parlare di completare una maratona su Marte", ha detto Mars Exploration Rover Project Manager John Callas del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, California. "Ora, che la realizzazione è a portata di mano come Opportunity si avvicina una destinazione strategica scienza. Nei più importanti circa la longevità e la guida a distanza la missione mantiene estendendo non sono soglie numeriche, ma la ricchezza di informazioni scientifiche tornato su Marte, resa possibile da queste imprese. "



Prima di guidare Opportunità in Marathon Valle, il team prevede di utilizzare il rover per le osservazioni di un cratere di impatto denominata "Spirit of Saint Louis Cratere", all'ingresso della valle.
Il team è Opportunity opera in una modalità che consente di evitare l'uso della memoria flash del rover. In questo modo, i dati raccolti nel corso di ogni giorno marziano sono memorizzati nella memoria volatile e trasmessi a un orbiter prima notte del rover,-risparmio energetico "sleep".Orbiter della NASA Mars Odyssey e Mars Reconnaissance Orbiter relè i dati rover sulla Terra.
Ingegneri progettano Opportunità nelle prossime settimane per caricare una revisione del software che hanno sviluppato per consentire di riprendere l'uso di memoria flash non volatile. È stato progettato per ripristinare la capacità di Possibilità di memorizzare i dati durante la notte o più a lungo, per la trasmissione in seguito.
Durante i suoi tre mesi originale missione principale, che inizia dopo l'atterraggio il 25 gennaio 2004, UST (24 Gennaio 2004, PST) Opportunità guidato 0,48 miglia (771,5 metri). Il suo gemello, della NASA Mars Exploration Rover Spirit, atterrato tre settimane prima e coperto 0,39 miglia (635 metri), nella sua prima missione di tre mesi. Sia Spirit e Opportunity sono tornati prova convincente su ambienti bagnati antica di Marte. La missione di Spirit si è conclusa nel 2010. Dal 2011, Opportunity ha indagato il bordo occidentale di Endeavour, un cratere che è di 14 miglia (22 km) di diametro.
Il rover è salito alla sua massima elevazione sul bordo Endeavour il 6 gennaio 2015, raggiungendo un punto a circa 440 piedi (135 metri) sopra le pianure locali. Ha guidato circa 440 iarde (400 metri), da allora, soprattutto a sud, verso l'ingresso Marathon Valley.
JPL, una divisione del California Institute of Technology di Pasadena, gestisce la Mars Exploration Rover Project for Science Mission Directorate della NASA a Washington. Per ulteriori informazioni su Spirit e Opportunity, visitare il sito:
È possibile seguire il progetto su Twitter e su Facebook all'indirizzo:

06/02/15

GLI ESSERI UMANI SU MARTE: OBAMA RENDE PEGNO A STATO DELL'UNIONE

Obama a mettere l'uomo su Marte
Il presidente Obama si è impegnato a sbarcare l'uomo su Marte nella notte di ieri discorso sullo Stato dell'Unione . In una dimostrazione del suo impegno ha organizzato per avere astronauta Scott Kelly tra il pubblico.
Kelly è in programma di trascorrere un anno nella Stazione Spaziale Internazionale. La missione di Kelly è di vitale importanza per una futura missione umana su Marte in tre anni circa per un viaggio di andata.
Il mese scorso, abbiamo lanciato un nuovo veicolo spaziale, come parte di un programma spaziale ri-energizzato che invierà astronauti americani su Marte.In due mesi, per prepararci per quelle missioni, Scott Kelly inizierà un soggiorno lungo anno nello spazio.
Repubblicani e democratici tutti stavano per dare Kelly una standing ovation dopo l'introduzione di Obama.
Il 5 dicembre 2014, la NASA ha sperimentato con successo il suo veicolo spaziale Orion che sarà utilizzato per le missioni con equipaggio umano su Marte. L'Orion sarà lanciato le priorità del nuovo razzo per carichi pesanti della NASA, la Space Launch System che dovrebbe essere pronto entro il 2018. La Space Launch System è prevista per diventare il più potente veicolo di NASA di lancio razzo mai, superando i razzi Saturno V usati per le missioni Apollo cinque decenni fa.
Torna in aprile 2010, il presidente Obama ha tenuto un discorso presso il Kennedy Space Center, dove ha rivelato il suo piano per arrivare uomini su Marte entro il 2035. "Mi aspetto di essere in giro per vedere", ha detto Obama NASA dipendenti.
La NASA non è la sola pianificazione organizzazione statunitense per mettere l'uomo su Marte. Di Elon Musk spazio-X è anche in programma di sviluppare razzi sufficientemente potenti e veicoli spaziali per il lungo viaggio su Marte.
"La ragione per SpaceX è stato creato è stato quello di accelerare lo sviluppo della tecnologia dei razzi, tutto per l'obiettivo di stabilire un autosufficiente, base permanente su Marte," Musk ha detto un pubblico nel maggio 2014. Musk prevede di sviluppare un ascensore razzo Falcon Heavy, il razzo più potente in quanto il Saturn V che verrà utilizzato per le missioni con equipaggio umano su Marte.
Se tutto va bene per la NASA e Space X, entro i prossimi due decenni, gli esseri umani saranno prese a Marte. Il primo sbarco umano su Marte sarà un evento storico mondiale, rivaleggiando con il primo sbarco sulla Luna. O sarà? Teorici della cospirazione Ardent sostengono che gli esseri umani si sono già sbarcati su Marte.


Presunte informatori si sono fatti avanti negli ultimi anni, che affermano di aver viaggiato a una colonia segreta su Marte utilizzando diverse tecnologie di viaggio classificate. Tra le più recenti è 'Captain Kaye', che sostiene di aver trascorso 17 anni in una base militare di Marte dopo essere stato portato lì da un veicolo spaziale appartenente ad una flotta spazio riservato. Un altro presunto informatore, Andrew Basiago, un avvocato basato nello stato di Washington,sostiene di essere stato teletrasportato in una base segreta su Marte dopo essere stato reclutato in un programma segreto chiamato Progetto Pegasus.
Senza prove concrete a sostegno straordinarie affermazioni di una colonia umana segreta già su Marte, non è stato riscaldato polemiche. C'è una flotta spaziale segreta già traghettare l'uomo su Marte; o tecnologie avanzate di teletrasporto per i viaggi istantanei lì?
Una cosa di cui possiamo essere sicuri dalle perdite Edward Snowden NSA, le agenzie di intelligence sono molto abili a nascondere programmi altamente classificati attraverso compartimentazione. I documenti confermano che la NSA ei suoi partner treno operatori di utilizzare forma dissimulata di inganno online per indurre il pubblico lontano da la verità.
Per il presidente Obama, la sua sfida immediata è quella di convincere il Congresso repubblicano controllato che mettere gli esseri umani su Marte è un finanziamento della politica di pena.

16/01/15

Costruzioni aliene sulla Luna e su Marte?




Esistono sicuramente foto autentiche che mostrano interessanti anomalie su pianeti come Marte e Luna. Purtroppo però sono molto di più le foto che mostrano false anomalie.
Si tratta di foto che mostrano anomalie dovute: alla bassa risoluzione delle foto, alla presenza di comuni artefatti grafici, alla rielaborazione di copie, a falsificazione, ad ingrandimenti eccessivi che producono anomalie visive, al cercare ogni roccia o montagna che assomigli a qualcosa di conosciuto, ecc.
Inoltre, in molti casi sono state scattate altre foto della zona con anomalie, spesso con risoluzione molto superiore, ma non sono state trovate anomalie di alcun tipo. In altri casi ancora, gli oggetti delle anomalie non possono esistere, perché sono così grandi da poter essere osservati anche dalla Terra, ma non ve ne è traccia alcuna.
Poi, ovviamente c'è anche un'intenzione di sfruttare l'ingenuità di alcune persone, proponendo rocce che dovrebbero essere anomalie perché assomigliano a cose conosciute o perché sono regolari, ignorando che anche sulla Terra esistono molte rocce del genere. Senza contare che funziona sempre il vecchio trucco di analizzare immagini di scarsa qualità o ingrandire le immagine per far uscire anomalie, cosa che potrebbe essere fatta con qualsiasi immagine.
Oggi è possibile richiedere dalla stessa NASA i frames (immagini) originali, per esempio, delle Missioni Apollo, ed è molto facile ottenerli. Spesso paragonando un frame originale con il frame che alcuni hanno diffuso evidenziando anomalie, si constata che c'è un abisso tra i due e che nel frame originale non appare alcuna anomalia. In sostanza spesso il frame con l'anomalia viene digitalmente manipolato” in maniera tale da renderlo probabilmente “interessante”, ma certamente molto diverso da come era in origine.

  

Ad esempio, è stato appurato che le anomalie del frame Apollo 10 (AS 10-4822) non esistono nell'originale ma sono state create grazie a manipolazioni. La stessa famosa struttura lunare nota come “The Castle”, il Castello, non appare nell'originale, nel punto in cui, nel frame restaurato, appare il Castello, nella versione originale, purtroppo, non c’è/non si vede (nemmeno “pulendo” il frame e rimuovendo i “photo-artifacts”) assolutamente nulla. Anche la famosa anomalia lunare a forma di colonna e denominata "The Tower" non appare nel frame originale della missione Apollo.
Stesso discorso per alcune anomalie presenti su Marte, come nel caso della famosa struttura nota come "Arcology" che non appare minimamente nella foto originale della NASA.
Perfino alcuni UFO fotografati nelle missioni spaziali sono inesistenti o sono in modo evidente tutt'altro se si vanno a controllare gli originali.
E poi ci sono anomalie facilmente spiegabili andando a controllare l'originale. La cosiddetta "Torre di Copernicus" (Copernicus "Tower") ripresa dalla sonda Lunar orbiter II altro non è che un artefatto presente in modo ripetitivo e regolare nelle foto, come si vede dal full frame LO2-162, la cui causa sta nel sistema adottato dal Lunar Orbiter per inviare le immagini a Terra e, quindi, nella tecnica adottata per il loro montaggio. Almeno questa anomalia esiste, molte anomalie attribuite a questa serie di sonde e ad altre degli anni'60 non trovano riscontro nelle foto originali.

    

Recenti fotografie ad alta risoluzione della zona marziana di Cydonia, scattate dalle recenti sonde come quella dell'ESA, mostrano una zona fortemente diversa rispetto a quella fotografata a bassa risoluzione dal Viking. Le piramidi sembrano semplici montagne, la faccia una montagnola con due cime, la fortezza triangolare un ammasso informe di rocce, e così via: quindi a Cydonia non c'è realmente nulla di strano, altro che sfingi e monumenti vari.

  

Tanto per intenderci, questa è la famosa faccia di Marte proveniente dall'ingrandimento di una foto a bassa risoluzione della sonda Viking del 1976:


E questa è la faccia di Marte fotografata nel 2010 con la fotocamera HiRISE ad alta definizione della NASA, in cui si vede finalmente il suo aspetto dettagliato:


Il che dimostra ancora una volta come si trasformano le cose se vengono riprese ad una risoluzione maggiore rispetto ad una risoluzione inferiore che oltre a mostrare meno dettagli crea anche regolarità là dove non ci sono.

Spassoso è poi il caso dell'immagine Nasa AS 12-50-7346 mostrante uno stadio del Vettore Saturno-V abbandonato nello Spazio, componente conosciuto come S-IV-B. Questo componente è stato spesso spacciato per un UFO mostrandolo nella sua forma di bassa qualità.


Per non parlare poi dei discorsi sulle basi aliene dove ci sono falsi di ogni tipo e perfino riflessi accertati vengono sfruttati per creare assurde storie.
Anche le famose comparazioni di un elemento di un pianeta con uno terrestre sono dei falsi molto diffusi. L'idea di mettere a confronto delle immagini anche similari ma ottenute da distanze profondamente diverse, significa tentare di stabilire un rapporto di “parentela” – o di somiglianza esteriore – tra rilievi superficiali il quale è non solo estremamente forzato, ma pure (logicamente e tecnicamente) scorrettissimo. presunte “Rovine Marziane e lunari” sono stati invece ottenuti da altezze comprese tra i 550 ed i 2489 Km! Quindi le presunte “Rovine Marziane e lunari” sarebbero formate da edifici grandi decine di km e le città sarebbero grandi centinaia di km!
Scattare una foto di un paesaggio da una distanza di poche centinaia di metri e quindi scattare un’altra foto (anche del medesimo paesaggio) da svariate centinaia di Km è già un’azione sufficiente per mettere un Terzo Osservatore in estrema difficoltà (o addirittura nell’impossibilità assoluta) di riconoscere la reale e sostanziale identità dei paesaggi ripresi.
Fare raffronti di questo tipo vuol dire che non solo non si hanno le idee chiare in testa, ma che si è pure disposti a fare qualsiasi tipo di assunzione e di comparazione pur di arrivare a dimostrare la propria teoria, la propria ipotesi di partenza.
I falsi più diffusi però sfruttano anche la somiglianza di formazioni naturali con cose conosciute, infatti esiste un processo psicologico denominato pareidolia, che è la tendenza a cercare schemi ordinati e familiari nel disordine. È la stessa tendenza che ci permette di "scorgere" figure conosciute in nuvole o in macchie, o per l'appunto in rocce lunari o marziane.
A volte si usa semplicemente la prospettiva di un oggetto inquadrato, come nel caso dei canali marziani naturali spacciati nientemeno per "gallerie artificiali di vetro" o "vermi giganti". I "tubi" marziani altro sono non sono che canali, sono concavi e non convessi, le creste sono dune di sabbia modellate dal vento, e l'effetto vetroso è dovuto dal contrasto dell'immagine.


Ovviamente spesso si utilizzano varie tecniche per creare la falsa anomalia, sfruttando somiglianze, inserendo dettagli col fotoritocco, elaborando il contrasto dell'immagine e facendo confronti impropri. Sempre più spesso si scopre che l'anomalia di cui parlano tanti da anni è completamente assente nella foto ad alta risoluzione presente sul sito ufficiale della NASA. Questo riguarda sia le foto della Luna che quelle di Marte, ad esempio l'esistenza di una fantomatica città marziana nella zona Hydraotes Chaos deriva da una squallida manipolazione digitale di una foto dalla Sonda Phobos 2 del 1989.
Alcuni personaggi continuano a mascherare la loro sete di profitto con la 'faccia bella' della Ricerca e della Divulgazione Scientifica, ci si rende conto che le false anomalie non sono altro che un capzioso strumento usato per attrarre l'interesse di migliaia/milioni di Appassionati (i quali non sono tutti - come ovvio - dei Professionisti della Ricerca) verso un Settore della Scienza il quale viene pubblicizzato a meri fini lucrativi.
Ecco quindi che abbiamo siti dove tutto è Fisica Iperdimensionale, o puro misticismo New Age, congiure del silenzio ed immagini "sconvolgenti" di strutture ed infrastrutture aliene, sparse un pò ovunque nel Sistema Solare
Se l'Ufologia è ancora una "Scienza di Serie C-1" lo dobbiamo anche a questi "furbacchioni".
Il problema è che generalmente tutto si fonda sul fatto che la gente non vada a controllare l'originale o a consultare persone realmente competenti in materia. Però ricordo che delle anomalie esistono, sono poche ma esistono.

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