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20/01/16

Ci sono gli alieni intorno a una stella?



I nuovi dati su una stella lontanissima da noi continuano a rendere inspiegabile il suo comportamento: salvo non abbia una gigantesca centrale elettrica intorno




sfera-dyson
 Da qualche mese diversi astronomi sono alle prese con lo strano comportamento di KIC 8462852, una stella che si trova a 1.500 anni luce di distanza da noi e la cui brillantezza oscilla di continuo e in modi mai visti, tali da avere fatto ipotizzare ad alcuni ricercatori (con grandissima cautela) che la causa sia un’attività aliena di qualche tipo. Una nuova serie di dati sulla storia di questa stella ha aggiunto qualche altra stranezza.KIC 8462852 è stata osservata nell’ambito delle attività di Kepler, la missione della NASA per la ricerca di pianeti all’esterno del nostro Sistema solare. Uno dei modi per identificarli, indirettamente, consiste nell’osservare le stelle e valutare la loro temporanea riduzione di luminosità, che di solito si verifica periodicamente quando un pianeta gli orbita intorno oscurandole in parte (dal nostro punto di vista). KIC 8462852 non fa eccezione, ma a differenza degli altri casi la riduzione della sua luminosità non è periodica e lo stesso calo temporaneo è ogni volta differente. La riduzione è inoltre molto marcata e non può essere spiegata con il semplice passaggio di un pianeta dalle grandi dimensioni tipo Giove, o come si è ipotizzato a un certo punto da uno sciame piuttosto denso di comete che orbitano intorno alla stella. In estrema sintesi: sappiamo che la stella ha oscillazioni anomale e marcate nella sua luminosità, ma non riusciamo a capirne la causa.

Negli ultimi mesi gli astronomi hanno escluso diverse ipotesi circa il comportamento della stella, formulandone anche di affascinanti e difficili da verificare, come la possibilità che le oscillazioni nella luminosità siano dovute ad attività aliene di qualche tipo. Decenni fa il fisico Freeman Dyson formulò un’ipotesi molto curiosa: che cosa accadrebbe se costruissimo migliaia di pannelli solari giganti, larghi chilometri, e li mettessimo in orbita intorno a una stella? Potrebbero catturare l’energia solare in modo molto più efficiente degli attuali sistemi, fornendo molta più energia. Una civiltà avanzata potrebbe costruire milioni, forse miliardi, di pannelli intorno alla stella, che quindi si ritroverebbe in parte oscurata dalla megastruttura (Sfera di Dyson) per la raccolta dell’energia solare. L’ipotesi è che a 1.500 anni luce da noi stia accadendo, o sia accaduto, qualcosa di simile (la distanza implica che, osservando la stella oggi, vediamo ciò che le accadde 1.500 anni fa, il tempo che la luce ha impiegato per arrivare qui.)
Come scrive l’astronomo e divulgatore Phil Plait su Slate, negli ultimi giorni una nuova serie di dati raccolti da Bradley Schaefer della Louisiana State University fornisce qualche elemento in più a riprova dello strano comportamento di KIC 8462852. Schaefer ha messo insieme tutte le osservazioni disponibili della stella dal 1890 al 1989, ricostruendo i suoi livelli di luminosità nel corso del tempo. La serie di dati rivela qualcosa di sorprendente: tra le prime e le ultime misurazioni, lungo quasi un secolo, la luminosità complessiva della stella è diminuita del 20 per cento. Si tratta di qualcosa di anomalo, considerato che KIC 8462852 è una stella di classe F V: più calda, massiva e grande del nostro Sole, ma tutto sommato placida e con un’evoluzione che richiede milioni di anni per compiersi, non certo secoli. Due stelle simili, valutate da Schaefer, nello stesso periodo sono rimaste sostanzialmente invariate, cosa che conferma che KIC 8462852 ha un comportamento diverso.
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I dati raccolti da Schaefer mostrano inoltre che la riduzione della luminosità non è costante: ci sono stati periodi nella storia in cui è diminuita pochissimo, altri in cui è tornata più intensa. KIC 8462852 cambia di continuo su scale temporali molto diverse, quindi: ore, giorni, settimane, decenni e secoli. Plait spiega che una cosa simile non era mai stata osservata e che pone grandi interrogativi cui è difficile dare risposta.
È comunque improbabile che la causa delle oscillazioni nella luminosità siano attività aliene, ma per quanto ne sappiamo ora non possiamo escluderlo categoricamente e in maniera definitiva. I nuovi dati forniti da Schaefer rafforzano l’ipotesi, per quanto fantasiosa, di una Sfera di Dyson costruita intorno a KIC 8462852: man mano che vengono aggiunti pannelli solari in un’orbita intorno alla stella, la struttura ne oscura porzioni sempre più grandi così che a un osservatore molto lontano (noi) diventino evidenti le oscillazioni di luminosità.
Assumendo per un momento che davvero ci sia l’attività degli alieni di mezzo, ci sono comunque alcune cose che non tornano. Negli anni Dieci del Novecento, per esempio, la stella perse molta della sua luminosità apparente per poi riguadagnarla qualche anno dopo: in quel periodo che cosa accadde alla Sfera di Dyson in costruzione? Il cambiamento così netto nella luminosità della stella, inoltre, potrebbe essere solo causato da una struttura gigantesca, considerato che KIC 8462852 di suoi ha un diametro che è 1,6 volte quello del Sole. Per bloccare il 20 per cento della sua luce emessa, gli alieni avrebbero dovuto costruire una porzione della Sfera con una superficie pari a 750 miliardi di chilometri quadrati, 1.500 volte l’area della Terra, calcola Plait. E questo se la sfera fosse molto vicina alla stella; nel caso in cui si trovasse in un’orbita più distante la sua area dovrebbe essere ancora più grande.

24/12/15

L’Ufo di Natale”, di Daniela Valente e Sandro Natalini, Coccole Book

Babbo Natale alienoLa vigilia di Natale, c’è chi aspetta che un vecchietto barbuto gli consegni a domicilio il regalo atteso tutto l’anno, e chi invece di essere rapito dagli alieni! Nella notte più magica dell’anno, tutto può succedere…


Quest’anno, ribaltiamo le convenzioni che accompagnano la letteratura per ragazzi a sfondo natalizio e occupiamoci di alieni!
Rosa confetto oppure verdi e pelosi, con le squame o fatti di schiuma, attraversano i cieli a bordo di veicoli velocissimi, alla ricerca di bambini curiosi ai quali regalare un’esperienza straordinaria. Quale dono più sorprendente che scoprire che nell’universo siamo tanti e ognuno è diverso?
L'Ufo di Natale, di Daniela Valente, illustrazioni di Sandro Natalini, Coccole Books 2014, 12€.
L’Ufo di Natale, di Daniela Valente, illustrazioni di Sandro Natalini, Coccole Books 2014, 12€.
L’Ufo di Natale, coloratissimo albo illustrato dal formato leggero e flessibile,  pubblicato daCoccole Books, contiene un racconto fiabesco da leggere insieme ai bambini a partire dai 4 anni.
Gli autori Daniela Valente e Sandro Natalini trasportano il piccolo protagonista Sandrino – e i lettori bambini  insieme a lui – lontano dai soliti paesaggi invernali, con alberi di Natale, festoni, calze appese ai caminetti, catapultandolo fra stelle e sgargianti pianeti. È un sogno che si avvera, quello di far festa insieme a “bambini” (se così possiamo chiamarli…) provenienti da altre galassie, pieni di entusiasmo e pronti a scambiarsi doni speciali.
Fra di loro c’è anche un giovane extraterrestre dall’aspetto familiare: si chiama Nicola, indossa un completo rosso, ha una lunga barba bianca… chi l’avrebbe mai detto!
Che il viaggio interstellare di Sandrino sia stato solo un bel sogno o al contrario un’autentica avventura, è compito dei lettori scoprirlo.
L'Ufo di Natale_interno
La cornice fantascientifica fa di L’Ufo di Natale una variante originale e spiritosa del classico racconto natalizo che, nel solco della tradizione, ribadisce l’importanza di fratellanza, amicizia e condivisione come autentici moventi della festa.
Le illustrazioni di Sandro Natalini sono garanzia di estro compositivo e invenzioni grafiche. Sebbene nessuna immagine interna batta la bellissima copertina, spiritosa e al tempo stesso raffinata, sono tante e piacevoli le trovate visive lungo le pagine. L’illustratore affianca ai consueti sfondi a collage, con combinazioni di elementi a due e tre dimensioni, fotografie e disegni, una galleria di personaggi buffi e espressivi, realizzati con tecniche grafiche digitali.
Wanted Aliens_TouchwareSi potrebbe dire che lo stile dell’autore sia stato influenzato dalla recente esperienza nel campo della creazione di app per bambini… tra l’altro proprio a tema alieno!
Forte della progettazioni di due divertenti libri “abbina e scombina”, C’era una volta e Il libro inventa-mostri , Sandro Natalini ha dato vita insieme agli sviluppatori di Touchware aWanted Aliens, app con la quale sbizzarrirsi in stravaganti identikit di extraterrestri fuorilegge.
I bambini hanno a disposizione sette immagini “segnaletiche” di altrettanti creature spaziali, ognuna delle quali divisa in quattro settori. Facendoli scorrere con il dito, ecco che teste, occhi, bocche e piedi si ricombinano e scombinano per creare nuovi personaggi simpatici e mostruosi. Le trasformazioni sono accompagnate da animazioni ed effetti sonori.
Il meccanismo di gioco, divertente e collaudato anche su carta, si traduce efficacemente in una applicazione spassosa. Mettetela in mano a bambini a partire dai 4 anni in su, per trascorre un Natale più alieno che più alieno non si può!
Wanted Aliens è disponibile suAppStore per iPad e iPhone e su Google Play per dispositivi Android .

09/12/15

L'HACKER MCKINNON ENTRATO NEI FILES DELLA NASA, AFFERMA DI AVER INCONTRATO PROVE 'ALIENE'


Secodo Gary McKinnon, la NASA starebbe editando immagini di UFO prima di renderle disponibili al pubblico.

Foto dell'hacker Gary McKinnon
Chi non ha mai sentito, almeno una volta, il nome di Gary McKinnon? Diventato famoso per essersi introdotto anni fa nei database della NASA, ha combattuto per oltre 10 anni contro l’estradizione negli Stati Uniti per il crimine commesso.
Durante l'attacco informatico e l'accesso a materiale top-secret, l’hacker avrebbe individuato vari documenti in cui si parlava di “ufficiali non umani” e navi spaziali al di fuori del Pianeta. Il tutto iniziò nel 2000, quando Donna Hare, fece l’annuncio in cui affermava che la NASA modificasse foto di UFO digitalmente, prima di presentarle al pubblico. Questa faccenda spinse McKinnon a voler sapere di più, e ad introdursi in maniera illecita negli archivi NASA.

La grande cospirazione

Secondo alcuni, è la cospirazione delle cospirazioni, ovvero, il fatto che i governi, soprattutto quello degli Stati Uniti, stiano nascondendo la verità riguardo alla vita aliena. McKinnon voleva a tutti i costi vederci più chiaro, per questo motivo diede via al suo sofisticato attacco hacker, avvenuto dal computer della casa della zia della sua ragazza. Non è bastata però l’accusa ufficiale contro McKinnon: l’hacker infatti, non ha nessun file di backup di quello che dice aver incontrato e per questo viene messa in dubbio la sua credibilità. Per quanto riguarda il termine “non terrestri”, molti insistono che potrebbe trattarsi anche di enti della marina e non necessariamente di qualcosa che abbia a che fare con gli alieni.
La malattia di McKinnon
McKinnon però, dice di aver individuato moltissime immagini mentre aveva pieno controllo su un desktop remoto. Cercò di scaricare un’immagine ma, data la lentezza, riuscì solo ad ottenerne i 2/3. “Si vedeva l’emisfero di un pianeta, che suppongo fosse la terra, e un UFO sigariforme. Ho fatto uno screen-shot dello schermo, ma quando ho visto che qualcun altro dall’altra parte stava prendendo il controllo del mouse il collegamento è stato perso”, ha raccontato McKinnon. Che tutto ciò sia vero o no, non c’è dubbio che il governo degli Stati Uniti abbia intrapreso una seria azione legale contro l’hacker, al quale però è stata diagnosticata la sindrome di Asper, una forma di autismo che avrebbe potuto indurlo a commettere il suo crimine.

06/12/15

Noi umani, Alieni spediti in “rieducazione” sulla Terra













Le vacanze messicane viaggiano purtroppo verso la fine e con esse anche una serie di piacevoli letture. Tra le varie cose, mi ha incuriosito un articolo di Metro.co.uk (questo il link) nel quale viene riportata una tesi di tale Ellis Silver, pseudonimo di uno studioso che sostiene di dover usare un nickname per non rischiare di essere bersaglio di fanatici religiosi. Al di là della curiosa circostanza (forse un po’ esagerata, anche se magari avrà le sue ragioni), è interessante quello che dice. Ovvero, state a sentire qui: “Si ritiene che il genere umano sia la specie più sviluppata sul pianeta. Però sembriamo ben poco attrezzati a resistere all’ambiente della Terra: la luce del Sole ci dà fastidio e può anche crearci grossi problemi; non abbiamo una grande confidenza con molte categorie di cibo, soprattutto se si tratta di alimenti allo stato grezzo; abbiamo un sacco di malattie croniche, alcune delle quali perfino ridicole. In più tanti hanno la netta sensazione di non appartenere precisamente a questo tipo di environment, come se dovessero fronteggiare un disagio perpetuo.
 La mia conclusione, dunque, è che noi non siamo nati e sviluppati qui, ma che siamo cresciuti e ci siamo sviluppati in un pianeta diverso. Poi siamo stati trasferiti e trapiantati sulla Terra, come specie comunque sviluppata, perché denotiamo una tendenza alla violenza. La Terra, quindi, è pertanto la nostra prigione e sarà tale fino a quando non dimostreremo di aver imparato a comportarci bene (il che non pare una cosa imminente)”. Quindi: cerchiamo gli Alieni, ma in fondo gli Alieni siamo (anche) noi. O meglio: siamo la pecora nera del cosmo, schiaffata in una sorta di kinderheim da esseri migliori che, rispetto a noi, avrebbero una maggiore sintonia con gli equilibri dell’universo. Tesi interessante, che rettifica anche il concetto secondo cui saremmo il risultato del lavoro di ingegneri che ci hanno creato e portato qui (come racconta Ridley Scott in Prometheus): magari gli ingegneri ci hanno fatto veramente, ma da un’altra parte. Ed essendo cattivelli, ci hanno spedito altrove ad imparare le buone creanze… (che evidentemente non sono riusciti a inculcarci).

03/12/15

Messaggi alieni riportati dagli addotti “È in arrivo una grande rivoluzione”



Un mio paziente addotto che ho in cura presso il mio studio e che possiamo chiamare Franco, è sicuro che gli extraterrestri si manifesteranno pubblicamente molto presto. In verità non è l’unico a pensarlo: quasi tutti gli addotti che seguo provano da tempo una forte inquietudine interiore che, lentamente, si sta trasformando nella chiara sensazione che qualcosa stia per accadere e che “loro” (gli ET) stiano per arrivare.
Tutte queste cose che andiamo apprendendo, i piccoli pezzi del mosaico da ricostruire dovranno per forza avere un tempo ed uno spazio in cui evolversi e realizzarsi.
In altri termini, non parliamo di eventi che non accadranno mai o che avverranno in un tempo molto lontano ma di fatti – assodato che siano veri – che dovranno necessariamente avere luogo e, probabilmente, molto presto.Le sensazioni, le intuizioni, le premonizioni, poiché nascono nell’emisfero destro del cervello che è atemporale, non sono perfettamente databili, ma è pur vero che gli avvenimenti di cui veniamo a conoscenza per loro tramite, prima o poi accadranno.
Quindi si presuppone che le informazioni sul futuro dell’Umanità, trasmesse in questi anni dagli alieni tramite i loro contatti terrestri dovranno realizzarsi presto. Noi sappiamo che i rapiti sono persone preparate ad affrontare una situazione planetaria non molto piacevole, attraverso la quale, però, una parte dell’Umanità stessa potrà finalmente effettuare un salto di coscienza che permetterà di vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda e con le energie spirituali a noi vicine. Questo rappresenta il panorama tratto dal lavoro da me svolto negli anni con gli addotti.
Il momento delle scelte è vicino
Ebbene, se ci guardiamo intorno o semplicemente scorriamo le pagine dei giornali, non vi sembra che ci troviamo già in una situazione spiacevole? Terremoti, uragani, disastri ambientali, guerre, violenze di ogni genere etc..etc… Tante bestialità che l’uomo continua a commettere non possono che farci pensare che abbiamo quasi raggiunto il fondo. Dunque perché non ammettere che forse, tra breve, accadrà un “qualcosa”? Qualcosa, che comunque sia porterà ad uno sconvolgimento positivo.
Credo che quello in cui stiamo vivendo potrebbe essere lo scenario adatto alla comparsa degli alieni ed il momento in cui gli addotti potrebbero svolgere il compito che è stato loro assegnato. 
Il discorso si complica, ma in un certo senso diviene più chiaro, se a tutto questo abbiniamo l’aspetto religioso che spesso emerge dai discorsi degli addotti: in quest’ottica, infatti, il grande mutamento, lo sconvolgimento, quel “qualcosa” a cui accennavo prima diviene il campo di battaglia finale dell’eterna lotta tra le forze del bene e le forze del male.
Parlo di scontro finale perché si tratta di un cerchio che si chiude dopo migliaia di anni. Ipotizzerei che gli eventi di cui saremo testimoni avranno una doppia valenza, sia fisica che metafisica, ovvero influiranno sulla materia ma, soprattutto, sullo spirito. Forse avremo bisogno proprio di una rivoluzione come questa per arrivare a conoscerci meglio e raggiungere una maggiore consapevolezza di cosa significhi scegliere il bene o scegliere il male.”
Fonte: http://Alienimistero.altervista.org

26/11/15

UFO: NASA AVREBBE SPENTO CAMERA IN DIRETTA MENTRE PASSA UN CURIOSO OGGETTO








Ufo: Nasa spegne telecamera mentre passa Ufo
Un curioso episodio si sarebbe verificato nello spazio nelle scorse ore. Numerosi ufologici di tutto il mondo accusano la Nasa di aver spento una telecamera della Stazione Spaziale Internazionale, mentre stata riprendendo il passaggio nello spazio di un curioso oggetto a forma di ciambella. Il fatto si sarebbe verificato solo pochi giorni dopo il celebre tweet dell'astronauta Scott Kelly, che aveva postato una foto in cui in alto a destra si vedeva uno strano oggetto. Nei giorni successivi era stato chiarito che l'ufo nell'immagine inviata da Kelly altro non era che il riflesso di una parte della stessa Stazione Spaziale. Bisogna comunque dire che questa soluzione non ha convinto proprio tutti gli ufologici, i complottisti sono rimasti molto diffidenti dinanzi alle parole della Nasa. 


Colpisce l'improvviso spegnimento della telecamera

Tra l'altro l'improvviso spegnimento della telecamera ad opera dell'Ente Spaziale Americano certamente finisce per convincere ancor di più gli ufologici che un complotto sia in atto e che la Nasa tenti di nascondere all'opinione pubblica mondiale la verità sulla presenza aliena nello spazio. Basti pensare che il noto ufologo Scott Waring, dopo aver visionato le ultime immagini di questo strano ufo a forma di ciambella con un buco intorno, ha dichiarato che gli alieni stanno monitorando e controllando le attività umane all'interno della Stazione Spaziale Internazionale. Questo insomma sarebbe secondo Waring il motivo dei continui avvistamenti attorno alla stessa Stazione.

Gli ufologi rimangono perplessi 

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Gli ufologi rimangono perplessi
L'Ufo a forma di ciambella, tra l'altro, era già apparso all'inizio del mese di novembre, sempre nei video della Nasa reperibili sul web, attorno alla stazione Spaziale Internazionale. I video in questione, facilmente reperibili su Youtube, mostrano uno strano oggetto aggirarsi intorno alla ISS. Nei giorni successivi al primo avvistamento dell'ufo a forma di 'Donuts', era stato detto dalla Nasa e dagli scettici, che questo altri non era che un riflesso sull'obiettivo. Questa ipotesi però non convince appieno la stragrande maggioranza degli ufologi, che rimangono perplessi di fronte a questa nuova apparizione. 

24/11/15

IL ROVER OPPORTUNITY FOTOGRAFA UNA CUPOLA SU MARTE?

Il paesaggio stupefacente della superficie di Marte ci potrebbe costringere a rivalutare tutte le idee che fin'ora abbiamo avuto su questo enigmatico pianeta. Eppure anche la sua geologia "insolita" sembra trovare una spiegazione unitaria, seppur avallata da sole ipotesi. Una delle ultime scoperte fatte in questi ultimi anni, è rappresentata da ciò che alcuni cacciatori di anomalie marziane reputano essere i resti di un'antica cupola erosa dalla sabbia e dai forti venti che imperversano costantemente su Marte.
Da anni si continua ad ipotizzare che sotto la desolata superficie di Marte si potrebbe nascondere un'intera civiltà strutturata in città sotterranee protette da cupole artificiali, all'interno delle quali le condizioni di vita sono sostenute al continuo flusso di aria condizionata e dal clima controllato artificialmente.
Queste città, sarebbero collegate tra loro attraverso una fitta rete di gallerie e sottopassaggi che si snodano nel sottosuolo del pianeta rosso.
Probabilmente uno di questi accessi per il mondo sotterraneo di Marte è rappresentato da questa strana cupola individuata recentemente grazie alle numerose foto scattate dai vari rover della NASA nel corso delle loro molteplici missioni. L'esistenza di cupole su Marte potrebbe rappresentare la prova che qualcuno, in un remoto passato le possa aver costruite intenzionalmente .
L'immagine che è stata scattata dal rover Opportunity della NASA ha fatto discutere gli ufologi i quali hanno confermato che la struttura non può essere considerata una formazione naturale per via della sua peculiare forma che si differenzia notevolmente dalle vicine rocce.
Se si osserva più da vicino la cupola, si può' notare delle piccole incavature che sembrano estendersi lungo l'intero perimetro della struttura.
Anche se la misteriosa cupola potrebbe essere solo un'altra formazione rocciosa, gli ufologi non sono affatto propensi a valutare questa spiegazione visto che essa si differenzia dal terreno circostante in modo evidente la cui insolita sagoma sembra risaltare dall'immagine catturata dal rover.
Non è escluso che la struttura possa far parte di un antico insediamento costruito dagli antichi abitanti di Marte. Gli ufologi affermano che tali elementi di prova non dovrebbero essere ignorati.
Tutto questo sembra ricordare il copione di un film di fantascienza se non fosse per il semplice fatto che su Marte sembra nascondersi veramente qualcosa di inquietante. La verità è là fuori e deve ancora essere scoperta.

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