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06/12/15

Noi umani, Alieni spediti in “rieducazione” sulla Terra













Le vacanze messicane viaggiano purtroppo verso la fine e con esse anche una serie di piacevoli letture. Tra le varie cose, mi ha incuriosito un articolo di Metro.co.uk (questo il link) nel quale viene riportata una tesi di tale Ellis Silver, pseudonimo di uno studioso che sostiene di dover usare un nickname per non rischiare di essere bersaglio di fanatici religiosi. Al di là della curiosa circostanza (forse un po’ esagerata, anche se magari avrà le sue ragioni), è interessante quello che dice. Ovvero, state a sentire qui: “Si ritiene che il genere umano sia la specie più sviluppata sul pianeta. Però sembriamo ben poco attrezzati a resistere all’ambiente della Terra: la luce del Sole ci dà fastidio e può anche crearci grossi problemi; non abbiamo una grande confidenza con molte categorie di cibo, soprattutto se si tratta di alimenti allo stato grezzo; abbiamo un sacco di malattie croniche, alcune delle quali perfino ridicole. In più tanti hanno la netta sensazione di non appartenere precisamente a questo tipo di environment, come se dovessero fronteggiare un disagio perpetuo.
 La mia conclusione, dunque, è che noi non siamo nati e sviluppati qui, ma che siamo cresciuti e ci siamo sviluppati in un pianeta diverso. Poi siamo stati trasferiti e trapiantati sulla Terra, come specie comunque sviluppata, perché denotiamo una tendenza alla violenza. La Terra, quindi, è pertanto la nostra prigione e sarà tale fino a quando non dimostreremo di aver imparato a comportarci bene (il che non pare una cosa imminente)”. Quindi: cerchiamo gli Alieni, ma in fondo gli Alieni siamo (anche) noi. O meglio: siamo la pecora nera del cosmo, schiaffata in una sorta di kinderheim da esseri migliori che, rispetto a noi, avrebbero una maggiore sintonia con gli equilibri dell’universo. Tesi interessante, che rettifica anche il concetto secondo cui saremmo il risultato del lavoro di ingegneri che ci hanno creato e portato qui (come racconta Ridley Scott in Prometheus): magari gli ingegneri ci hanno fatto veramente, ma da un’altra parte. Ed essendo cattivelli, ci hanno spedito altrove ad imparare le buone creanze… (che evidentemente non sono riusciti a inculcarci).

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