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03/02/15

“Ora so che gli Ufo esistono…” L’incredibile storia del soldato Tiny Fortman






Una fredda notte di fine dicembre del 1947. Una scena raccapriccianteUn segreto lungo oltre mezzo secolo. Sono gli ingredienti della storia raccontata, ormai 20 anni fa, marivelata solo adesso, da Irwin “Tiny” Fortman. All’epoca dei fatti, giovane soldato presso la base di Roswell e sedicente testimone della caduta di un’astronave nel deserto del New Mexico. Un secondo e sconosciuto incidente, dunque, dopo quello famosissimo di cui le cronache ufologiche hanno tanto parlato.  Il racconto dell’uomo- reso allo scrittore ed astrologo Ray Grasse- proseguiva così…

IL PRESUNTO CRASH DI ROSWELL È DIVENTATO UN'ATTRAZIONE TURISTICA

RayCosa è accaduto ai corpi? Li hanno portati da qualche parte?

Tiny: Sì, li hanno portati da qualche parte, sono abbastanza sicuro, perchè non ne abbiamo più sentito parlare, nessuno li ha più menzionati.

Ray: Il Colonnello Blanchard non ha mai detto una parola a proposito?

Tiny: Niente, no. In effetti, era molto distaccato sull’intero argomento e il generale che era lì- un generale a 3 o a 4 stelle-è sparito quella stessa notte. Almeno così ho visto, magari invece stava attorno alla base.  Ma noi non siamo stati in servizio, il giorno dopo, me lo ricordo. Ci hanno detto di rimanere vicino alle baracche con la scusa che se succedeva qualcosa potevano aver bisogno di noi. Quindi siamo rimasti vicino alle baracche.

Ray: E avete parlato tra di voi?

Tiny: Bè, Tommy ed io ne abbiamo parlato mentre ci facevamo la barba la mattina dopo o nel pomeriggio, abbiamo dormito tutta la mattina. Siamo tornati indietro, abbiamo fatto colazione e poi siamo andati  a letto.

Ray: Non avete sentito nulla riguardo a dove potevano esser stati trasportati i rottami o i corpi ?

TinyNon ne ho idea. Non so neppure che tipo di aereo fosse, se fosse uno piccolo o uno grosso, tipo l’A-26, che faceva parte dei primi ATU, avevano anche una coppia di B-29 adatti al trasporto…

Ray: Sono curioso di capire come mai sei stato coinvolto nella missione. Insomma, come mai un 18enne è statoautorizzato ad una missione del genere?

Tiny: Non lo so. Avevo l’autorizzazione anche per entrare nell’area nucleare, avevano fatto controlli sulla mia famiglia e tutto il resto.

Ray: Tu intendi prima dell’incidente?

Tiny: Certo, avevo l’autorizzazione anche prima. Tutti quanti, per poter passare attraverso queste aree. Perchè lanciavano le bombe atomiche. Era nella parte nord del campo. In ogni equipaggio che stava sull’ambulanza o sugli aerei, almeno un ragazzo doveva essere autorizzato a passare dalla porta nord. Due miei commilitoni  hanno riportato delle ustioni per via delle radiazioni, abbiamo dovuto andare là per soccorrerli.

Ray: Mi piacerebbe parlare un po’ della discrepanza apparente tra l’incidente di cui tu stai parlando e quello di cui si parla di solito, accaduto in luglio. Tu mi hai detto che quello di cui sei stato testimone è avvenuto tra Natale e Capodanno… Non è avvenuto prima?

Tiny: So che non era prima di Natale.

Ray: E non dopo Capodanno?

Tiny: Potrebbe, magari uno o due giorni dopo. La base eramolto silenziosa.

Ray: Mi sembra di ricordare che il motivo di quel silenzio era dovuto alle vacanze e tu avevi rinunciato a partire per le vacanze perchè eri ebreo e hai lasciato andare via gli altri.

Tiny: Esatto. Immaginavo di poter sempre andare a casa per la Pasqua ebraica. Non faceva nessuna differenza, per me,rimanere lì per Natale. E gli altri ragazzi che erano con me in quella missione erano praticamente appena arrivati alla base, per quello che erano lì.

Ray: Dicevi che avevi sentito dire qualcosa riguardo il precedente caso di Roswell quando sei arrivato per la prima volta alla base, in agosto o in settembre?

Tiny: I ragazzi di quel contingente che erano ancora lì, quelli che c’erano e che avevano visto, ne parlavano sempre. Raccontavano come si erano comportati con quel tipo, quel civile, ne parlavano come di un idiota, l’allevatore o il contadino, gli avevano fatto credere che era… Ma loro sapevano che non era mica pazzo.

Ray: Ma la linea ufficiale era farlo sembrare un idiota?

Tiny: Certo, un cretino. Non fu scritto nulla sull’argomento sui giornali quando io ero lì, ma qualche ragazzo aveva voglia di parlarne, capisci, rimanevano alzati fino a tardi quando uscivamo dal turno di notte, per bere un caffè, e dicevano: “Oh accidenti, mi domando che è successo di quell’Ufo...”

Ray: E queste conversazioni avevano luogo prima o dopo il tuo incidente?

Tiny: Oh, era prima! La seconda volta, nessuno parlava. Gli unici che ne hanno mai parlato eravamo io e il mio amico, e ne parlavamo in modo molto vago, tanto che se non sapevi di cosa stessimo parlando non avresti mai capito l’argomento. Senti, quando un generale a 3 o a 4 stelle ti dice che se apri la bocca lui fa fuori te e la tua famiglia, cosa devi pensare?

Ray: Allora perchè credi che quegli altri ragazzi invece parlassero del precedente incidente in quel modo? Non avevano subìto la stessa pressione?

Tiny: Io penso… Era un avvenimento sul quale il Governo non ha imposto un giro di vite fino a quando non ha capito bene di cosa si trattasse davvero. È l’unica idea che mi viene in mente. Ma la seconda volta- caspita! Hanno mantenuto il silenzio su quello! Probabilmente hanno preso apposta questi ragazzi… Te l’ho detto, la maggior parte dell’equipaggio sulle ambulanze era formato da ragazzi di 18, 19 anni…

Ray: Ma tu cosa pensavi, la prima volta che hai sentito parlare del primo incidente?

Tiny: Non gli ho mai prestato molta attenzione, perchè era prima che ne rimanessi coinvolto anch’io.  Non mi sono mai veramente appassionato di quello che quei tizi raccontavano, perchè non ne ero davvero interessato, fino a quando non l’ho visto coi miei occhi. Ne ero interessato più come una curiosità che non ad un Ufo, pensavo che i ragazzi se lo fosseroinventato. Ma poi ho capito che non era un’invenzione. Vedi, alcuni di loro… non so se erano tutti presenti sul luogo dell’incidente, ma il modo in cui ne parlavano, sapevano cheera tutto vero. Intendo il primo incidente.

Ray: Quindi, quando tu hai visto il luogo dello schianto, automaticamente hai fatto un collegamento nella tua testa con il precedente?

Tiny: Esatto.

Ray: Sono curioso: dove pensi che fosse avvenuto questo incidente che hai visto, rispetto alla base attuale? Dicevi che era oltrepassata la porta nord?

Tiny: Bè, loro erano laggiù, nell’area della porta nord. Non erano oltre la porta, ma solo vicino ad essa. Oltrepassarla, dall’altro lato- wow, era strettamente sorvegliata, c’erano bunker e tutto il necessario per impedire l’ingresso.

Ray: Adesso come ricostruisci la distanza e la direzione in cui ha viaggiato l’ambulanza?

Tiny: Bè, l’unica cosa che posso ricordare è che forse… Non è stato un percorso diretto, capisci che intendo? In altre parole, dovevamo seguire quella jeep, noi eravano la terza o la quarta ambulanza della fila, e ci fermavamo, poi andavamo, poi giravamo a destra, e poi a sinistra… L’unica cosa che posso pensare è che cercavano di disorientarci rispetto al luogo. Insomma, se qualcuno avesse voluto ritornarci per fare una visita in un secondo momento, avrebbe avuto parecchie difficoltà a ritrovare il posto. Ed era pure notte. Mi è sembrato che lo facessero per  un’ unica ragione: così non avremmo mai potuto scoprire il luogo, da soli.

Ray: Quanto avete guidato?

Tiny: Il ritorno è stato molto più rapido, potrei dire al massimo25-30 minuti l’andata e circa 10-15 il ritorno, quasi metà tempo. Forse era la mia immaginazione, ero così… forse guidavamo più veloci al ritorno, capisci che intendo? La jeep davanti a noi sembrava svoltare di meno e procedeva in modo più spedito.

Ray: In prospettiva, non posso immaginare che un evento del genere non abbia avuto un profondo impatto su quanti vi hanno assistito… Questo avvenimento ha in qualche modocondizionato le tue idee personali, la tua filosofia di vita?

Tiny: L’effetto che ha avuto su di me è che io credo fortemente negli Ufo (Grasse annota: “Durante la nostra prima conversazione non registrata, mi diceva in modo più dilungato dello shock indotto da questa esperienza, di come non avesse mai pensato prima alle realtà fuori dal nostro pianeta, ma in un battito di ciglia tutto era cambiato ed era stato costretto a comprendere che davvero non siamo soli). E persino quando Jim lavorava con me…

Ray: Jim Lorenzen? ( Spiega l’autore: “Lorenzen era un pioniere nel campo della ricerca ufologica”)

Tiny: Sì, ho iniziato a pensare alla promessa che avevo fattoche avrei tenuto la bocca chiusa, ero molto interessato, ma restavo alla larga. Quando Jim mi ha chiamato la notte prima di partire per White Sands in New Mexico- avevamo un ingaggio presso il vecchio El Dorado, avevamo una band che ha suonato lì per 17 anni e Jim era il bassista del mio gruppo- Jim mi ha detto: “Devo andare a White Sands, hanno avvistato un Ufo lì e hanno delle informazioni da darmi”, io gli dissi: “Guarda Jim, non c’è problema, troverò un sostituto”. In altre parole, se fossi stato del tutto ignaro dell’intera questione, avrei potuto dire:”Bè Jim, se davvero credi in quel tipo di cose…”. Ma io sapevo che non potevo dirgli quello che sapevo…

Ray: Ma dopo gli hai raccontato quello che è successo?

Tiny: Oh no! Non potevo rischiare! Jim aveva una rivista e lo sai, era un ragazzo molto sveglio. Se qualcuno gli dava delle informazioni e lui pensava che la cosa andasse pubblicata- come credo che sarebbe accaduto- avrei messo in pericolo la mia famiglia.

Ray: Considerando che era uno dei più famosi ricercatori ufologici del tempo, immagino che sia rimasto molto deluso dal fatto che non gliene hai mai parlato.

Tiny: Proprio così.

L’intervista registrata sui nastri termina così. Ovviamente, anche Ray Grasse si è posto il problema di verificare, quanto più possibile, la veridicità di questa storia pazzesca. Di tutto il racconto di Fortman, l’unica cosa certa è la sua presenza presso la base aerea di Roswell nell’inverno tra il 1947 e il 1948. Lo prova una foto dell’epoca che lo ritrae insieme ad altri militari. Tutto il resto, però, resta nell’ambito dei ricordi personali- veri o fittizi, non lo sappiamo.

UNA FOTO UFFICIALE DEI SOLDATI IN SERVIZIO A ROSWELL NEL'47: FORTMAN È QUELLO INDICATO DALLA FRECCIA

L’ex soldato ha più volte ribadito, nei suoi colloqui, che l’incidente di cui era stato testimone era avvenuto in inverno: allude ai cristalli di neve, al clima rigido. Non solo: dice di aver saputo del primo, famoso incidente Ufo grazie ai racconti dei commilitoni. Impossibile, dunque, che si confonda con quello di luglio. Potrebbe allora aver immaginato tutto quanto ?

Grasse non lo esclude, però si domanda: a che scopo? Non ha chiesto soldi in cambio delle sue rivelazioni. Non ha preteso le prime pagine dei giornali. Anzi, ha espressamente imposto il segreto più totale. Allora che interesse avrebbe mai avuto,    nell’ inventarsi una storia del genere, che poteva soloricoprirlo di ridicolo, dalla quale poteva ricavare solo discredito e nessun vantaggio?

L’autore trae come conseguenza logica che questa testimonianza, per quanto assurda, sia affidabile. La sensazione personale di Ray Grasse- l’unico ad aver parlato con Fortman, l’unico ad aver visto le sue reazioni durante il racconto- è che Tiny fosse sincero. Doveva aver assistito ad un evento davvero choccante- dice- che si era tenuto dentro per tanti anni, combattuto tra il desiderio di condividere con qualcuno quell’esperienza e il timore delle possibili ripercussioni. In lui, mentre parlava, ha avvertito come un senso di sollievo, come se finalmente si fosse tolto un peso enorme.

PER I MILITARI, L'UFO CADUTO CADUTO A LUGLIO ERA IN REALTÀ UN PALLONE-METEO

Va detto, però, che in tutta questa vicenda mancano riscontri oggettivi. Non solo: nessuno ne ha mai sentito parlare prima, nessuno ne ha mai parlato prima. Eccetto lui. Eppure Tiny non era solo quella notte. Ecco il motivo per il quale lo scrittore, pur in assenza totale di prove a sostegno di questa storia, ha deciso comunque di pubblicare la lunga intervista, nella speranza che altri si facciano avanti. Altri ex soldati che- come Fortman- in quella lontana notte del ’47  si dovettero confrontare con una realtà più grande di loro, rimanendoneschiacciati, ammutoliti, terrorizzati. Ammesso che siano ancora vivi. Ammesso che sia tutto vero.

complotti top secret , la flotta spaziale terrestre

  La flotta spaziale terrestre

Diversi informatori parlano insistentemente dell'esistenza di una flotta spaziale terrestre top secret,dotata di avanzatissimi velivoli ad antigravità. La flotta seguirebbe le direttive di un governo mondiale segreto che,grazie alla collaborazione con alcune razze aliene,avrebbero costruito basi paermanenti sulla Luna e su Marte. E la Nasa ha annunciato la fine del programma Space Shuttle,licenziando gran parte dei suoi tecnici.

Recentemente ha suscitato molte perplessità la notizia secondo cui la NASA abbandoni totalmente il programma Space Shuttle,lasciano de facto ai russi il compito di trasportare il personale nella Stazione Spaziale Internazionale. L'ente spaziale ha da poco lanciato la sua ultima navetta,con cui ha terminato un lavoro trentennale di esplorazione spaziale. Ora c'è un certo disagio nella NASA,dato che con la cancellazione del progetto Shuttle verranno licenziati o riassegnati ad altri incarichi migliaia di lavoratori.
Attraverso tagli e determinate politiche del personale,negli ultimi anni la forza lavoro NASA è scesa da 17.000 lavoratori a 7.000. Nel Maggio scorso,l'insoddisfazione è scoppiata al Kennedy Space Center. Michael D.Leinbach,direttore di lancio della missione Atlantis,dopo aver condotto,con una punta di amarezza,il lancio,ha così commentato al suo team: << La fine del programma shuttle è una cosa difficile da digerire,siamo tutti vittime della cattiva politica di Washington.Ora non ci rimane più nulla.>>. La sala lo ha applaudito. Con l'amministrazione Obama,la NASA sta studiando un razzo di grandi dimensioni da inviare nello spazio profondo,ma nessuna destinazione specifica è stata selezionata e il denaro è poco. La NASA sta anche cercando di coltivare un settore commerciale che gestirà la spedizione di astronauti verso le stelle,ma l'avventura,che coinvolgerà partnership con aziende del settore privato come la SpaceX e Boeing,si concentrerà per ora solo sullo sviluppo hardware e finora non ci sono obiettivi dichiarati,al di là di basse orbite intorno al pianeta. Il grande show dell'esplorazione spaziale americana,iniziato con l'avventura delle missioni lunari Apollo,sembra essersi concluso del tutto.Cala il sipario sul volo spaziale. O almeno,così sembra.....
La conquista dello spazio

Alla NASA si sono spesso comportati in maniera curiosa. Le missioni lunari terminano ufficialmente nel Dicembre del 1972 con la missione Apollo 17. La motivazione ufficiale,dopo anni in cui il governo americano aveva chiesto ai cittadini grandi sforzi per sostenere l'impegno economico spaziale,fu che << ormai non c'era più nulla da vedere sulla Luna >>. Falso,già all'epoca erano pronti da tempo molti programmi per costruire basi permanenti sulla Luna,quasi tutto però di stampo militare. Nel novero del progetto Horizon,per dirne una,era stato pianificato addirittura che gli astronauti militari americani,dopo aver costruito la prima stazione lunare permanente,piantassero delle mine M18A1 Claymore attorno alla base (nome in codice "Alpha",come quella di Spazio 1999),per scoraggiare i cosmonauti russi dall'avvicinarsi e aggredirli. Piani particolareggiati nel dettaglio,che prevedevano laboratori di fisica a bassa gravità,serre idroponiche,sistemi di rilevamento spaziale e anche armi missilistiche di alta precisione.
Invece di lanciare tale programma,la NASA rispolverò,verso la fine degli anni '70,il progetto Space Shuttle,risalente al concetto di navetta riutilizzabile progettata nel 1969 dalla North American Rockwell,che a sua volta si basava su un'idea dell'ingegnere tedesco Eugen Sanger risalente al 1933. Niente di particolarmente nuovo,dunque. Qualche anno dopo,il 12 Aprile 1981,viene effettuato il lancio del primo Space Shuttle,il Columbia. Ma le missioni degli Shuttle sono sempre effettuate in orbite basse attorno alla Terra: dov'è finita la conquista dello Spazio?
Sono in molti a ritenere che,nel corso di questi anni,alcuni enti spaziali paramilitari degli Stati Uniti abbiano in realtà deciso di continuare la loro corsa allo spazio in segreto,senza dover giustificare il proprio operato presso l'opinione pubblica o il Congresso.
Tale scelta,molto probabilmente,fu determinata dalla precisa volontà degli Stati Uniti e di alcuni paesi loro alleati di mantenere segreta la presenza di velivoli extraterrestri nello spazio attorno alla Terra e alla Luna. Mantenere questo riserbo fù difficilissimo durante le missioni lunari Apollo,ma in seguito,con il rapido evolversi della tecnologia,sarebbe diventato anche più difficile. Divrsi radioamatori hanno recepito,nel corso delle prime missioni lunari,stralci di conversazioni su canali criptati,in cui il comando missioni NASA faceva espliciti riferimenti ad attività UFO. La volontà di militarizzare lo spazio,addirittura in collaborazione con i russi per affrontare insieme l'incognita aliena,sarebbe maturata già dagli anni '60,dalla fine delle crisi di Cuba. Il programma test Apollo-Sojuz (ASTP) ufficialmente fu la prima collaborazione fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica nel settore dei voli nello spazio,conclusasi con il rendezvous del 17 Luglio 1975. Ma in realtà,a detta di alcuni insider governativi,era solo un test per progetti più ambiziosi.

Tecnologie ET
Ormai da tempo sia gli USA che l'URSS erano entrati in possesso di alcuni dischi volanti non terrestri,e ne stavano studiando la retro ingegneria per poter creare una nuova classe di velivoli spaziali avanzatissimi,capaci di annullare parzialmente gli effetti dell'antigravità. Secondo quanto riferito dall'esperto di avionica Ed Fouchè,negli anni '70 gli Stati Uniti avevano creato,nell'Area 51,dei prototipi chiamati TR3B,o"traingoli volanti",basati sulla tecnologia aliena e capaci di manovre e di velocità impensabili. Anni più tardi,il 30 Maggio 1990,a pochi chilometri dal confine con l'Olanda,centinaia di persone osservano le evoluzioni di uno strano apparecchio di forma triangolare. I radar di Glonz e Semmerzake,che controllano il traffico aereo della zona,captano un segnale anomalo. Alle 00,05 dal quartier generale dell'aereonautica militare belga,parte l'ordine di far decollare due F-16,che quasi subito entrano in contatto radar con l'oggetto. L'UFO triangolare di colpo passa da 100 metri a 600 metri d'altitudine,accellerando da 280km/h a 1700 km/h in un secondo.I caccia desistono. Quello che pochi sanno è che,secondo quanto affermano diverse persone rapite dagli alieni,esisterebbe proprio nel nord Europa una base nella quale esseri extraterrestri collaborerebbero con personale militare umano,che parlerebbe in francese. Personalmente ritengo che gli oggetti triangolari avvistati in Belgio nel 1990 potrebbero far parte di una pattuglia di TR3B assegnati a un settore segreto della NATO,la cui attività è assolutamente top secret e sarebbe quindi ignota persino all'aeronautica militare belga.
Lo scopo principale di questa unità operativa di volo segreta sarebbe proprio proteggere il nostro pianeta da incursioni di velivoli alieni sconosciuti,guidati da entità non umane con cui i governi terrestri non avrebbero stilato nessun tipo di trattato.

Parlano i rivelatori

Secondo alcune "gole profonde",ex insider della difesa USA,negli Stati Uniti questi gruppi operativi segreti,dotati di navicelle ad antigravità,sarebbero gestiti dalla U.S. Fleet Cyber Command/Decima Flotta USA,con base a Fort Meade,Maryland. Il suo comandante sarebbe il vice ammiraglio Bernard J.McCullough III. Ufficialmente come Decima flotta degli Stati Uniti,il comando fornisce un supporto operativo per i comandanti della Marina in tutto il mondo,supportando l'informazione,computer,guerra elettronica e operazioni spaziali. Oltre a questo,il comando ha il controllo operativo sulle informazioni criptate della Marinae sulle forze speciali. Anche se può sembrare insolito che delle operazioni spaziali siano gestite dalla Marina,questo dato è emerso da diverse fonti e venne parzialmente confermato anche dal compianto rivelatore Micheal Wolf. Il nome in codice del gruppo di comando segreto operante nella Marina USA sarebbe Cabal,mentre quello operativo all'interno dell'aeronautica,fino agli anni 60-70,fu chiamato Majestic 12.

La fanteria dello spazio

Gary McKinnon è un hacker britannico diventato famoso per essere riuscito a penetrare le difese informatiche americane. E' infatti accusato dalla giustizia USA di aver perpetrato << la più grande intrusione informatica su computer appartenenti alla difesa che si sia mai verificata in tutti i tempi>>.
Catturato nel Regno Unito,attualmente si sta difendendo legalmente contro l'estradizione negli Stati Uniti,in quella che alcuni considerano una persecuzione giudiziaria contro un capro espiatorio. Sta di fatto che questo ragazzo inglese dall'aria dinoccolata e i capelli rossicci viene accusato di intrusione illecita in 97 server militari degli Stati Uniti e della NASA nel 2001 e nel 2002. I computer che avrebbe violato includerebbero quelli della NASA,dell'US Army,del Dipartimento della difesa e delle Forze Aeree degli Stati Uniti,oltre a un sistema appartenente al Pentagono. McKinnon venne rintracciato nella rete e arrestato dalla National Hi-Tech Crime Unit (NHTCU) del Regno Unito nel 2002,poi nello stesso anno venne posto sotto giudizio dal governo degli Stati Uniti. Rimase in libertà condizionata con l'obbligo di firma nella stazione di polizia della sua località di residenza ogni sera. Gary Mckinnon si è sempre difeso sostenendo che lui non stava facendo spionaggio nè sabotaggio,ma stava solo cercando le prove dell'esistenza degli UFO e dell'insabbiamento governativo a riguardo. In effetti,il giovane hacker trovò documenti inerenti l'esistenza di un progetto denominato Disclosure Project,dove 400 testimoni,esperti in vari campi dell'aeronautica,dichiaravano che la tecnologia UFO esiste,che il Governo aveva catturato delle astronavi extraterrestri e che le aveva smontate per esaminarle,scoprendo così i segreti dell'anti-gravità. Il governo di Washington ovviamente smentisce.

Agenti non terrestri



Durante un'intervista,una volta McKinnon affermò che,nel corso dei suoi attacchi informatici alla NASA e al Pentagono,lesse dei rapporti segreti su operazioni di spostamento di truppe militari nello spazio. Chiaramente,con le accuse legali che gli pesano sul capo e gli fanno rischiare di finire a Guantanamo,McKinnon si guardò bene dall'entrare troppo nei dettagli,ma affermò che gli sembrò di capire che il governo USA avesse in corso operazioni militari,con relativi spostamenti di soldati,nello spazio.
<<Scovai una lista di nomi di agenti,sotto il titolo:"Agenti non-terrestri". Non si tratta di piccoli omini verdi,credo si tratti di operazioni non basate sulla Terra. Ho trovato una lista di "trasferimenti da flotta a flotta"e una lista di nomi di navi. Ho cercato di scoprire di che navi si trattasse e non sono navi della Marina. Ho iniziato a pensare gli americani abbiano navi spaziali segrete>>,ha dichiarato l'hacker.
Gary McKinnon è un giovane brillante,che si è dimostrato capace di superare le difese informatiche dei più protetti server del mondo. Di sicuro è difficile che abbia letto male o frainteso il testo.
E' altresì curioso che menta al riguardo di una notizia del genere. Non avrebbe senso mentire,su argomenti simili,figuriamoci poi con dei giornalisti. Ma parlando con Gary McKinnon si ha l'impressione che darebbe qualsiasi cosa per sparare fuori tutta la verità,dire al mondo tutto quello che ha visto,foto,video,e-mail,documenti riservati,e liberarsi del peso di sapere cose che pochi sanno.
Ha iniziato a fare l'hacker per sapere la verità e ora non può dire tutto ciò che sa,perchè rischia la prigione a vita. Quello che si evince dalle sue parole è uno scenario pazzesco,che farebbe tornare alla mente il pilot dei telefilm di Stargate SG1. Nella fiction del telefilm Stargate,infatti,si afferma che il governo USA sarebbe entrato in possesso di tecnologia aliena,riuscendo nel tempo addirittura a crearsi una piccola "flotta" di astronavi,composta da 6 grosse astronavi madre: la Prometheus,la Daedalus,la Odyssey,la Apollo,la Korolev(guidata da personale russo)e la Sun Tzu(con piloti cinesi).
A questa flotta si aggiungerebbero diversi caccia ad antigravità capaci di viaggiare nello spazio,denominati X-301 e F-302. Certo,è solo fantascienza. Eppure ci sono alcuni dettagli che danno da pensare: la MGM,che ha prodotto ben nove stagioni del telefilm Stargate,di norma fa scrivere agli sceneggiatori la trama degli episodi e poi la spedisce all'Aeronautica e al Corpo dei Marines degli Stati Uniti,i quali rileggono i copioni e danno l'ok per le riprese. A mio giudizio è una prassi un pò anomala per un telefilm di fantascienza. Che tipo di informaizioni devono controllare l'USAF e i Marines?

Il guardiano del sistema solare

L'11 Giugno 1985,l'allora presidente degli USA Ronald Reagan fece allusione a una flotta spaziale altamente classificata nei suoi diari,dove affermò che <<la capacità della nostra navetta spaziale è tale che potremmo portare subito in orbita 300 persone>>.Di sicuro non si riferiva allo Space Shuttle,che di solito trasporta un equipaggio massimo di 7 astronauti. Un'impressionante successione di informatori ed esperti aeronautici si sono fatti avanti negli anni a rivelare i dettagli delle varie tecnologie avanzate capaci di volo antigrravità.Se i commenti di Reagan e le testimonianze degli altri informatori sono corrette,allora la sede operativa di questa flotta spaziale segreta antigravitazionale è il comando strategico americano. Il nome della flotta spaziale classificata,secondo gli informatori,è "Solar Warden",cioè "Guardiano del Sole". L'esistenza di questa flotta segreta,se confermata,dimostrerebbe che l'intero programma NASA sarebbe solo una copertura effettuata con tecnologie ormai antiquate di propulsione a razzo. In tal caso,il programma futuristico "Constellation",che mira a portare astronauti sulla Luna e su Marte,sarebbe una coperture per abituare lentamente il pubblico a un programma spaziale preesistente,che da tempo effettua regolarmente missioni interplanetarie utilizzando avanzata tecnologia antigravitazionale.
Il primo riferimento a Solar Warden avvenne nel Marzo 2006. Una fonte affidabile,secondo gli amministratori del Forum OpenMind,ha rivelato la sua esistenza e capacità. Hanno fatto scalpore le rivelazioni contenute nei messaggi di un ex insider governativo che si firma Anonymous Coward,pubblicate sul forum www.godlikeproductions.com.
<<Tutti i programmi spaziali ufficiali sono una copertura per ingannare la gente di questo mondo. Abbiamo una flotta spaziale ad antigravità,il cui nome in codice è solar Warden.
C'erano,a partire dal 2005,otto navi,grandi come portaerei,e 43 "protectors",che sono caccia spaziali. Una di queste astronavi è andata distrutta di recente in un incidente avvenuto in orbita attorno a Marte,mentre stava tentando di rifornire la colonia umana multinazionale sul pianeta rosso. Questa base è stata fondata nel 1964 da americani e sovietici che lavoravano assieme. Non tutto è come sembra. Abbiamo visitato tutti i pianeti del nostro sistema solare,ad una distanza orbitale,ad eccezione di Mercurio(che è troppo caldo perchè vicinissimo al sole,nda).Siamo atterrati su Plutone e su altre lune del Sistema Solare. Queste navi contengono personale di molti paesi e hanno giurato fedeltà e segretezza al Governo Mondiale,gestito dal gruppo Bildemberg. La tecnologia che ha permesso la costruzione di questa flotta è stata desunta dalla retro-ingegneria di velivoli alieni precipitati e alle volte dall'aiuto di alcuni alieni>>.
Le incredibili informazioni di Anonymous Coward sembrerebbero confermate da un rapporto dell'agenzia aerospaziale del 13 Dicembre 2004: << Fanno molto discutere i commenti criptici dei Democratici al Senato a proposito di un importante programma spaziale finanziato nell'anno fiscale 2005. Un rapporto dell'intelligence,emerso durante una conferenza,fa riferimento a operazioni segrete di qualche tipo nello spazio in corso da anni,ma che sono rimaste sconosciute al pubblico,dicono gli analisti. I senatori jay Rockfeller IV(DW.Va),della Commissione Intelligence del Senato,e Ron Wyden(D-Ore)hanno criticato il programma senza nominarlo direttamente l'8 Dicembre,durante il dibattito sul disegno di legge fiscale del 2005 sui finanziamenti all'intelligence>>.

Possibili conferme

Un'altra fonte che descrive la flotta Solar Warden è un'informatore anonimo,noto come "Henry Deacon",che lavora presso i laboratori Laurence Livermore in qualità di fisico.
La verà identità di Deacon è nota ai creatori del sito Project Camelot,che hanno testimoniato le sue credenziali e lo ritengono credibile. Secondo il Project Camelot,<< Henry ha confermato l'esistenza di una grande base equipaggio umano su Marte,fornita attraverso una flotta spazio alternativo(nome in codice Solar Warden)>>.
Se davvero la flotta Solar Warden è riuscita a costruire una colonia su Marte utilizzando i sistemi di propulsione antigravitazionale,allora questo potrebbe spiegare perchè la ricerca antigravità è diventata altamente classificata da metà degli anni '50. E spiegherebbe anche perchè i ricercatori civili,che hanno ricreato con successo le tecnologie antigravitazionali,furono duramente perseguiti,come è avvenuto con Otis Carr nel 1961. A dare maggiore credibilità alla storia del progetto "Solar Warden" è Laura Eisenhower,pronipote dell'ex presidente USA Ike e scrittrice,che afferma di essere da tempo a conoscenza dell'esistenza di una colonia su Marte e di altri progetti segreti della NASA.
Di recente,un escursionista professionista americano ha raccontato una storia incredibile,accadutagli quando si trovava nel deserto dello Utah,a 25 miglia dalla strada più vicina,in una zona inaccessibile. Di colpo egli vide un'astronave a forma di freccia lunga 200 metri apparire dal nulla e rimanere sollevata a mezz'aria. Poi una gigantesca porte scorrevole mimetizzata con la sabbia si aprì sul terreno desertico e il velivolo vi penetrò,finendo sottoterra,presumibilmente in una base sotterranea segreta.

Non solo fantascienza

Secondo molti insider governativi e ricercatori,la nave vista dall'escursionista era una nave della flotta terrestre Solar Warden. Queste astronavi madre sarebbero lunghe 200 metri(per raffronto,in genere una nave portaerei è lunga 300 metri) e potrebbero trasportare circa 2000 persone alla volta. Sarebbero in grado di raggiungere con un volo rapido la Luna o anche Marte,dove avrebbero già installato le loro basi. Si tratterebbe di una flotta spaziale con  navi ad antigravità operativa da almeno 40 anni o forse più.
Se davvero uomini di diversi paesi e alieni hanno iniziato a cooperare,già dagli anni '60,per costruire una flotta spaziale umana,allora la messa in onda nel 1966 del primo telefilm di Star Trek apparirebbe davvero insolita,quasi un "annuncio" alla popolazione camuffato da fiction. Anche perchè l'attore Leonard Nimoy,che interpretava l'alieno Spock,scrisse nella sua autobiografia che sul set del 1966 c'erano agenti governativi che suggerivano al regista come si doveva comportare il vulcaniano per essere "realistico".

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