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02/02/15

Apollo 11 e gli UFO: la comunicazione “Bravo Tango” durante il primo sbarco sulla Luna

Durante la missione del primo sbarco sulla Luna, l'Apollo 11, gli astronauti sarebbero entrati in contatto visivo con UFO ed addirittura con esseri extraterrestri.
Una delle numerose tesi ufologiche riguardanti le missioni lunari sostiene infatti che Neil Armstrong e Buzz Aldrin, i due astronauti protagonisti del primo sbarco umano sulla Luna, siano stati sorpresi da una visione inaspettata e misteriosa.

22/01/15

Astronauta Edgar Mitchell: UFO sono reali




Astronauta Edgar Mitchell - www.nasa.gov

Edgar Dean Mitchell è un pilota e astronauta americano. Era nato nel settembre del 1930, in Hereford, Texas. E 'stato il pilota del modulo lunare di Apollo 14, e il sesto uomo a camminare sulla Luna, la spesa nove ore sulla superficie lunare il 9 febbraio del 1971.
Durante i suoi anni in Marina, ha guadagnato un Bachelor of Science in ingegneria aeronautica della US Naval Postgraduate School e un medico di Science in Aeronautica e Astronautica presso il Massachusetts Institute of Technology. Ha conseguito anche dottorati onorari del New Mexico State University, l'Università di Akron, Carnegie Mellon University e Embry-Riddle Aeronautical University.
Su Radio Show Kerrang della Gran Bretagna il 23 luglio del 2008, Mitchell ha detto al mondo che gli oltre 500 testimoni ci dicono che un UFO da un altro mondo è caduto in Roswell, Nuovo Messico , nel 1947, erano in realtà, dire la verità, e che un governo di copertura -up di UFO e informazioni alieno cominciò in quel momento, e continua ancora oggi. Siamo stati visitati da esseri provenienti da altri mondi un certo numero di altri tempi anche, alcuni dei quali egli aveva conoscienza di durante il suo tempo alla NASA. Questi eventi sono stati coperti.Sostenitori UFO, ovviamente, già preso questi eventi come verità, ma ora sappiamo per certo.
Le recenti rivelazioni Bombshell di Dr. Edgar Mitchell hanno fissato la fiamme Internet con articoli, blog e forum di discussione. Infine, un uomo che è rispettato altamente, e un eroe nazionale, ha con un cupo, faccia seria ha detto al mondo senza prenotazione che siamo stati visitati dagli UFO, alieni sono reali, e il nostro governo è davvero, coprire queste informazioni.
C'è una grande differenza tra credere qualcosa è vero, e sapendo per certo che lo fa.Voglio credere che gli UFO sono reali, il dottor Mitchell sa UFO sono reali. In tutta onestà, non possiamo dimenticare che anche lui ci ha detto che un sacco di segnalazioni di UFO non sono extraterrestri in natura, ci sono un sacco di rapporti che sono errori di identificazione di aerei, stelle, comete, palloncini, ecc, ha riferito come gli UFO, e, naturalmente, abbiamo molti falsi allarmi, finto foto e video di offuscare la nostra visione di ciò che è reale.
Ci sono stati un certo numero di persone di tutto rispetto che ci hanno detto cose simili, e alcuni di essi possono anche avere informazioni ha dentro, ma nessuno di loro ha avuto l'effetto di dichiarazione di Mitchell. Potrebbe essere il momento del suo annuncio, venuta sulla scia delavvistamento O'Hare Airport , gliavvistamenti del Texas , e le onde UFO in corso oltre la Gran Bretagna , e in Pennsylvania ? Forse, o potrebbe essere quello che è, un famoso astronauta?
Ecco un uomo che sta per l'integrità e la verità, ci dice che il nostro mondo è stato visitato da strani, piccoli esseri con grandi teste da un altro mondo, le cose che gli incubi sono fatti di, o film di fantascienza. E crediamo che ogni parola che dice.
"Mi è capitato di essere stato il privilegio di essere in sul fatto che abbiamo visitato su questo pianeta e il fenomeno UFO è reale", ha detto il dottor Mitchell.
Ora, credo che siamo stati visitati, ma Mitchell "sa" che abbiamo: una bella differenza. Questo è il motivo per cui le sue dichiarazioni stanno avendo un tale impatto sulla comunità UFO, e persino media mainstream. La realtà degli UFO provenienti da un altro mondo, è un fatto noto, non una teoria fondata, crivellato pieno di disinformazione, bufale, e falso fotografie.
Ci si aspettava solo che la NASA sarebbe stato costretto a rispondere alla divulgazione di Mitchell, e hanno. Ma, se si guarda al loro dichiarazione da vicino, penso che troverete preziose informazioni in quello che non ha detto.
"La NASA non tiene traccia UFO. La NASA non è coinvolta in alcun tipo di copertura fino a circa vita aliena su questo pianeta o in qualsiasi parte dell'universo", ha dichiarato un portavoce.
Mitchell non ha detto che la NASA tracce UFO. Non ha detto che la NASA è stato coinvolto in una cover-up. Ma, egli ha detto che il suo incarico con la NASA ha permesso di essere in grado di ottenere le informazioni di cui sopra top-secret. E 'vero che almeno alcune di queste informazioni è trapelato attraverso varie fonti, prima, ma quasi senza eccezione, chi era a conoscenza di queste verità dovevano rimanere anonimo. Mitchell non lo fa.
Pertanto, in precedenza, tutti i bit e pezzi di informazioni trapelate erano sempre di natura sospetta. Abbiamo creduto alcuni di essi può essere vero, ma solo ciò che era vero e cosa non lo era? Questo è il problema che abbiamo di fronte, cercando di separare il grano dal loglio, e hanno qualcosa di solido basare le nostre credenze, quindi abbiamo potuto marciare in avanti. Ora, con la dichiarazione di Mitchell, abbiamo qualcosa di concreto per appendere i nostri cappelli su.

13/01/15

E' VERO CHE IL SECONDO UOMO SULLA LUNA HA DETTO DI AVER VISTO UN UFO?




E' opportuno spiegare un po' il contesto. Il veicolo Apollo, composto dal modulo lunare (LM) e dal modulo di comando e di servizio (CSM), è in viaggio verso la Luna da due giorni, nella configurazione mostrata nel disegno qui accanto (NASA-S-66-11024). Il modulo lunare è a sinistra, quello di comando è il cono in centro; quello di servizio è a destra.

A un certo punto il comandante (CDR), Neil Armstrong, fa una domanda strana al centro di controllo di Houston:

02:12:45:46. Do you have any idea where the S-IVB is with respect to us?

02:12:45:50. CC: Stand by. 

Armstrong vuole sapere dove si trova il terzo stadio del vettore Saturno V, quello che li ha lanciati fuori dall'orbita terrestre e li ha diretti verso la Luna. Lo hanno abbandonato due giorni prima, circa quattro ore dopo il decollo, e il Controllo Missione ne ha riacceso il motore per cambiarne la traiettoria rispetto a quella dell'Apollo. La domanda è insolita, perché questo stadio, una volta abbandonato, non è di alcun interesse per gli astronauti.

Quattro minuti dopo, il centro di controllo risponde:

02:12:49:02. Apollo 11, Houston. The S-IVB is about 6000 nautical miles from you now. Over. 

02:12:49:14. Okay. Thank you.

Houston informa gli astronauti che lo stadio è a oltre 11.100 km di distanza. Armstrong ringrazia, e di questa domanda non si parla più per il resto della missione.

Cos'è successo? Lo racconta appunto Aldrin (foto qui accanto) nel documentario: si sono accorti di essere inseguiti da un oggetto, di cui riescono a intravedere vaghi dettagli attraverso uno dei telescopi di bordo. Non pensano certo a un veicolo alieno, ma allo stadio S-IVB. Solo che da Terra li informano che l'S-IVB è troppo lontano per essere visibile ed è stato mandato su una rotta differente, quindi non può essere la fonte dell'avvistamento. E allora cos'è l'oggetto che li insegue?

Siccome sanno che il mondo intero ascolta le loro comunicazioni radio e temono che qualche svitato interpreti male le loro parole e si spaventi pensando ai dischi volanti, gli astronauti decidono di non parlare ulteriormente dell'avvistamento fino a quando saranno rientrati a terra e faranno il resoconto dettagliato della missione (debriefing).

Ecco il racconto di Buzz Aldrin nel brano del documentario:

There was something out there that was close enough to be observed... and what could it be?... Mike decided he thought he could see it in the telescope, and he was able to do that, and when it was in one position it had a series of ellipses. But when you made it real sharp it was sort of L-shaped. That didn't tell us very much... Obviously the three of us were not gonna blurt out "Hey, Houston, we've got something moving alongside of us, we don't know what it is, you know, can you tell us what it is?" We weren't about to do that! 'Cause we know that those transmissions would be heard by all sorts of people, and who knows what somebody would have demanded that we turn back because of aliens or whatever the reason is. So we didn't do that, but we did decide we'd just cautiously ask Houston where... how far away was the S-IVB... And a few moments later, they came back and said something like it was six thousand miles away because of the maneuver, so we really didn't think we were looking at something that far away, so we decided that after a while watching it, it was time to go to sleep, and not to talk about it anymore until we came back, in debriefing”.
Traduco le parole di Aldrin:
"C'era qualcosa, là fuori, che era abbastanza vicino da poterlo osservare. E cosa poteva essere? Mike [Collins] decise che poteva guardarlo dal telescopio e ci riuscì, e quando [l'oggetto] era in una certa posizione aveva una serie di ellissi. Ma quando lo mettevi bene a fuoco sembrava a forma di L. Questo non ci chiariva molto la situazione... Ovviamente non avremmo esclamato "Ehi, Houston, abbiamo qualcosa che si muove accanto a noi, non sappiamo cos'è, ce lo potete dire voi?". Non l'avremmo certo fatto! Perché sapevamo che quelle trasmissioni sarebbero state ascoltate da gente di ogni sorta, e chissà mai che qualcuno potesse pretendere che tornassimo subito a casa per via degli alieni o di altre ragioni. Per cui non lo facemmo, e chiedemmo semplicemente con cautela a Houston dove si trovasse lo stadio S-IVB. Qualche minuto dopo ci dissero che era a circa undicimila chilometri per via della manovra, per cui non pensavamo di osservare qualcosa di così distante. Così decidemmo, dopo averlo guardato per un po', che era ora di dormire e di non parlarne fino al ritorno, durante il debriefing”.
Aldrin è troppo divertito quando parla di alieni perché le sue parole possano essere interpretate come ammissione di un incontro con gli extraterrestri, ma il documentario ricama non poco su queste frasi, mostrando un oggetto sgranato (che però non è quello visto dall'Apollo 11, bensì uno avvistato durante un'altra missione Apollo) e dicendo che l'oggetto avvistato dagli astronauti dell'Apollo 11 non fu mai identificato con certezza.

La dichiarazione fa insomma piuttosto scalpore: sembra che un astronauta Apollo dica di aver visto un UFO, un veicolo alieno. I siti ufologici come Ufo-radio.net o Ufologia.net si tuffano sulla notizia. Ma il presunto scoopinterplanetario si sgonfia in fretta, e salta fuori che la congiura del silenzio non la fanno gli astronauti, ma i documentaristi a caccia di clamore.

Infatti la spiegazione più probabile e non extraterrestre dell'avvistamento era stata data da Aldrin direttamente durante l'intervista per il documentario, ma era stata tagliata, come ha riferito l'astronauta stesso a David Morrison, del Nasa Astrobiology Institute, e continua tuttora ad essere ignorata dai media.

Aldrin aveva spiegato alla troupe del documentario che l'oggetto che li "inseguiva" era con tutta probabilità uno dei quattro pannelli interstadio che racchiudevano il modulo lunare, come si vede in questo disegno tratto dall'Apollo 11 Mission Operation Report:


Durante il lancio e per parte del volo verso la Luna, il modulo lunare stava sopra lo stadio S-IVB (il cilindro in basso nell'immagine qui sopra) e sotto il modulo di comando e servizio, protetto da questi quattro pannelli. Durante il tragitto, veniva effettuata la manovra di Transposition and Docking: il modulo di comando e servizio si sganciava dallo stadio S-IVB e ruotava di 180°, viaggiando "in retromarcia". I pannelli di protezione del modulo lunare venivano aperti a petalo e sganciati dallo stadio S-IVB (parte centrale del disegno), in modo da permettere al modulo di comando e servizio di agganciarsi al modulo lunare ed estrarlo (parte destra del disegno).

Fatto questo, il modulo di comando e servizio e il modulo lunare accoppiati (l'astronave Apollo vera e propria) si allontanavano e poi lo stadio S-IVB, ormai non più necessario, veniva spinto in un'orbita che evitasse collisioni con il veicolo Apollo. Ma i pannelli di protezione erano già sganciati dallo stadio primache lo stadio cambiasse di rotta, per cui non venivano coinvolti nella manovra di deviazione. Ubbidendo diligentemente alle leggi newtoniane del moto, quindi, i pannelli proseguivano per inerzia lungo la traiettoria del veicolo Apollo come gabbiani dietro una nave, perlomeno fino al momento in cui l'Apollo non effettuava correzioni di rotta.

Aldrin ha ribadito la vera natura dell'avvistamento in più occasioni, per esempio nel corso del popolare Howard Stern Show del 15/8/2007, e in un'intervista televisiva al Science Channel nella quale chiese di chiarire ai telespettatori che non aveva visto un veicolo alieno (l'emittente rifiutò). Ma la storia dell'astronauta che ammette di aver visto un UFO è troppo ghiotta e quindi continua a girare. Eppure la faccenda era già stata discussa appunto durante il debriefing oltre trentacinque anni prima, come si può leggere alle pagine da 6-33 a 6-36 dell'Apollo 11 Technical Crew Debriefing, datato 31 luglio 1969, scaricabile qui.

E' ironico che durante la missione gli astronauti scelsero di non parlare via radio della questione perché temevano che i loro commenti sarebbero stati fraintesi, ma che poi questa scelta del silenzio sia stata interpretata come prova di qualcosa da nascondere. Proprio come avevano previsto, insomma, le loro parole sono state grossolanamente fraintese.

Apollo 20 trovo gli alieni?



Abbiamo festeggiato il World Ufo Day e, tra misteri irrisolti e teorie complottiste, si fa nuovamente avanti il presunto intrigo della Nasa chiamato 'Apollo 20', una missione segreta, stando alle voci, che avrebbe addirittura portato sulla Terra una creatura aliena, una ragazza forse ancora viva. Ma l'idea che tutto questo sia una montatura è altrettanto potente, e le prove che sia una bufala non sarebbero da meno.

Teorie complottiste
 si sono fatte più volte avanti anche sullo stesso sbarco sul suolo lunare, secondo le quali Amstrong e i suoi compagni non misero mai piedi sul nostro satellite, e che tutte le riprese, mandate in onda in mondo visione lanotte tra il 19 e il 20 luglio 1969, furono un montaggio fatto ad arte dalla Nasa per mostrare al mondo, in tempi di guerra fredda, la potenza degli Stati Uniti.Il programma Apollo fu finanziato dalla Nasa dal 1963 al 1972, ed è stato il terzo progetto di volo spaziale umano effettuato dall'Agenzia Spaziale degli Usa. Anche se il governo del Paese riuscì nell'intento di far atterrare uomini sulla Luna e farli rientrare salvi sulla Terra nel 1969 con Apollo 11, ci furono comunque ulteriori missioni fino al 1972, anno di Apollo 17.
Ma a quanto pare i misteri non si fermano a questo: secondo altre teorie, l'Agenzia Spaziale degli Usa, infatti, compì poi il più grande insabbiamento Ufo della storia: dopo l'Apollo 17, ultima missione lunare ufficiale, ci sarebbero infatti state altre 3 missioni, che invece la Nasa afferma di aver cancellato per mancanza di fondi. Durante l'ultima, Apollo 20, sarebbero stati effettuati anche dei ritrovamenti alieni, e non poche tracce, ma esseri viventi veri e propri, simili a noi.
Solo l'ennesima bufala per accontentare gli animi di chi cerca complotti e chi vorrebbe realmente nostri simili su altri pianeti? Le testimonianze le presunte vicende sarebbero arrivate nell'aprile 2007, quando un utente di nome 'retiredafb' caricò diversi video su YouTube, sostenendo che fossero riprese dell'Apollo 20, dell'agosto del 1976. L'utente si identificò poi come William Rutledge, un ex astronauta che ora vive in Ruanda.
I suoi video mostrerebbero quella che sembra essere la cabina dell'Apollo 20, così come immagini, qualificate come riprese sulla Luna, di una misteriosa città lunare, e il cadavere di quella che sembra essere una ragazza aliena che gli internauti chiamano 'Monna Lisa' e che si trova nella cabina.
Apollo 20
Chiaramente non esiste complotto che si rispetti che non preveda fasi di oscurantismo: Rutledge affermò poi che il suo account Youtube fu violato e i video rimossi, anche se ora sono attualmente visibili tre di loro, che racconterebbero immagini della città lunare e diun'autopsia aliena. Le ricerche di Apollo 20 avrebbero portato infatti alla scoperta di due cadaveri, uno dei quali filmato su pellicola 16 mm.
Egli sostenne che l'alieno femmina ritrovato dal suo equipaggio aveva sei dita, i capelli, ma non le narici, e sembrava essere in uno stato di "non-morte", ma anche "non-vivo", e che fu poi portata sulla Terra dove sarebbe ancora viva da qualche parte. Una descrizione, a dire il vero, molto simile all'immaginario collettivo che avvolge il concetto di alieno, anche se lepresunte prove risulterebbero ancora pubblicate.

Ad una perfetta teoria del complotto non può poi mancare la dimostrazione della bufala,  meglio se testimoniata dal "pentito", ovvero da colui che l'avrebbe costruita: una pagina di WikiBooks indicherebbe in questo caso che la presunta missione segreta è proprio una messinscena di un artista video francese di nome Thierry Speth, che a quanto pare ammise di aver diffuso i filmati il 9 luglio 2007. Ma sul perché l'avrebbe fatto non si hanno né notizie, né ipotesi e nemmeno indiscrezioni
Un complotto vero o al contrario? Perché la Nasa avrebbe dovuto insabbiare tutto? Ma soprattutto, perché qualcuno avrebbe costruito ad hoc una bufala con tanto di prove immagini e video, salvo poi ammettere il falso?

08/01/15

Da astronauta dico"gli alieni esistono"



La somiglianza con Harrison Ford, alias Indiana Jones, è straordinaria anche se, quando glielo si fa notare per l'ennesima volta, lui risponde: «Sì, ma anche con Patrick Swayze (il protagonista di Ghost, scomparso nel 2009, ndr)».
Paolo Nespoli è uno dei 6 italiani che ha coronato il sogno di volare nello Spazio. Un'astronauta, insomma. «Era il mio chiodo fisso fin da bambino e sono riuscito a realizzarlo, anche se non più giovanissimo, dopo aver ripreso gli studi, essermi laureato in ingegneria e aver dovuto imparare l'inglese a tempo di record», spiega guardando il cielo terso di Mykonos, l'isoletta greca dove l'abbiamo incontrato in occasione di un evento speciale.
Il discorso scivola subito sulle due esperienze in orbita: la prima, nel 2007, 16 anni dopo essere stato assunto dall'Esa (l'Agenzia spaziale europea), di 15 giorni, con lo Space Shuttle Discovery; la seconda, nel 2010, con la Sojuz Tma-20, rimanendo per 6 mesi sulla Stazione spaziale internazionale. Una sola delusione: aver mancato, per varie circostanze, la passeggiata nell'infinito. Sarà per la prossima missione.
Domanda d'obbligo: ma lei crede ai «marziani»? Ha notato qualcosa di strano lassù? Avete captato qualche segnale radio? «Mai visto cose strane o sentito segnali - risponde Nespoli - ma negli extra-terrestri ci credo».

26/12/14

Il primo sbarco sulla luna e l incontro con gli alieni


IL PRIMO SBARCO SULLA LUNA E L'INCONTRO CON Gli ALIENI.

Svelare il mistero degli ufo è diventata una vera e propria tendenza negli ultimi anni.Si è raccontato di tutto. Una voce dice addirittura che Neil Armstrong, scendendo dalla navicella nello storico momento del primo allunaggio umano, avrebbe pronunciato la frase: "Sono tanti... ci aspettano... vogliono che ce ne andiamo...".Dalla postazione-guida, secondo questa raccapricciante cronaca, il comandanteCollins gli ordinò di proseguire e completare la missione come previsto.La decisione fu presa per evitare il terrore e il caos sulla Terra.La famosa "passeggiata" di Armstrong eAldrin sul suolo lunare sarebbe dunque avvenuta tra gli sguardi indiscreti e minacciosi di alieni tenuti fuori campo dalle telecamere.A quanto pare, Armstrong non ha mai smentito questo racconto.

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