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12/01/19

Un supercomputer del MIT del 1973 predisse la fine del mondo nel 2040 "Programma soprannominato World One"

Un modello computerizzato sviluppato nel 1973 da un team di ricercatori del MIT ha predetto la "fine della vita civile come la conosciamo" entro il 2040, con un importante cambiamento in arrivo nel 2020 Un modello di computer apocalittico, elaborato da uno dei più grandi computer del mondo nel 1973, prevedeva la fine della civiltà entro il 2040.
La predizione proveniva da un programma denominato World One, sviluppato da un team di ricercatori al MIT ed elaborato dal più grande computer australiano. 
È stato originariamente progettato dal pioniere del computer Jay Forrester dopo che il club di Roma gli aveva affidato lo sviluppo di un modello di sostenibilità globale.
Tuttavia, il risultato scioccante dei calcoli informatici ha mostrato che il livello di inquinamento e di popolazione causerebbe un collasso globale entro il 2040.
Ciò dimostra che il mondo non può sostenere l'attuale livello di popolazione e crescita industriale per più di due decenni.
L'editore australiano dell'ABC pubblica nuovamente il suo rapporto originale degli anni '70, poiché solo due anni prima si attendeva un cambiamento sostanziale, secondo il modello computerizzato.
Il modello ha basato le sue previsioni su tendenze quali i livelli di inquinamento, la crescita della popolazione, la disponibilità di risorse naturali e la qualità della vita sulla Terra.
Il calcolo misterioso è stato straordinariamente accurato in alcune previsioni, come una qualità di vita stagnante e una riserva di risorse naturali in diminuzione.
La predizione proviene da un programma denominato World One, sviluppato dai ricercatori del MIT (Immagine: GETTY)
Un'affascinante previsione mostra che la qualità della vita dovrebbe ridursi drammaticamente dopo il 2020.
Al momento, le emittenti aumentano il pubblico: "Entro il 2020, le condizioni del pianeta diventano estremamente critiche.
"Se non facciamo nulla al riguardo, la qualità della vita scende a zero: l'inquinamento diventa così grave che inizierà a uccidere le persone, il che a sua volta causerà il declino della popolazione, minore di quanto fosse nel 1900".
"In questa fase, intorno al 2040-2050, la vita civile come la conosciamo su questo pianeta cesserà di esistere".
Il modello di computer apocalittico elaborato da uno dei computer più grandi del mondo nel 1973 (Immagine: IG)
Anche Alexander King, un pioniere britannico che guidava il Club di Roma, fece una previsione scioccante riguardo alla sovranità nazionale.
Ha detto alla ABC: "La sovranità delle nazioni non è assoluta, c'è una graduale diminuzione della sovranità, a poco a poco, anche nelle grandi nazioni, accadrà".

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