Gli alieni sono creature di Dio? Integrare scienza e religione è possibile? Lo disse Giovanni Paolo ΙΙ e lo confermò Benedetto XVI: “Fede e ragione sono le due ali con cui si eleva lo spirito umano“.
Oggi il Vaticano ha cominciato a porsi degli interrogativi sull’esistenza degli alieni nell’infinito universo creato da Dio.
Gli alieni esistono? Le risposte di Specola Vaticana e di Papa Francesco
Padre George Coyne, direttore della Specola Vaticana dal 1978 al 2006, collaborò con la Nasa per la ricerca di altre forme di vita intelligenti. Alla provocatoria domanda “Se gli alieni esistessero, andrebbero battezzati?” rispose: “Perché no? Se un giorno avremo la fortuna di conoscerli saremo obbligati a porci il problema. D’altra parte non sarebbe egocentrismo, in questo caso cosmico, pensare che noi umani siamo gli unici esseri intelligenti dell’Universo?“.
Anche l’attuale direttore Josè Gabriel Funes, specializzato in astrobiologia, è d’accordo con il pensiero del suo predecessore. In un’intervista de L’Osservatore Romano del 13 maggio 2008 afferma la possibilità concreta dell’esistenza degli alieni, che non andrebbe in disaccordo con la fede religiosa, in quanto, citando San Franscesco, si potrebbe parlare di “fratello extraterrestre“, poichè farebbe comunque parte della grande creazione di Dio. In un universo costituito da cento miliardi di galassie, ognuna formata da cento miliardi di stelle, come si può escludere a priori l’esistenza di altre forme di vita intelligente oltre a quella umana?
Questa possibilità non preoccupa Funes nè come astronomo nè come uomo di fede. La libertà creatrice di Dio non ha limiti, quindi è accettabile ipotizzare l’esistenza di altre forme di vita create dalla stessa Divinità che, come ha creato noi umani, potrebbe aver creato i nostri fratelli alieni.
Questa possibilità non preoccupa Funes nè come astronomo nè come uomo di fede. La libertà creatrice di Dio non ha limiti, quindi è accettabile ipotizzare l’esistenza di altre forme di vita create dalla stessa Divinità che, come ha creato noi umani, potrebbe aver creato i nostri fratelli alieni.
Anche Papa Francesco suffraga questa teoria: “Nell’amministrare i sacramenti ai divorziati, ai figli di genitori omosessuali e persino agli alieni la Chiesa deve mostrarsi coraggiosa e accogliente“. Concetto appoggiato dall’astronomo americano Chris Impey che ha dichiarato a Uno Notizie Italia, Città del Vaticano: “E’ papapile la sensazione che l’universo ospiti forme di vita e c’è la speranza che solo pochi anni ci separino ormai dalle prime scoperte“.
Athena Coustenis, del Cnr francese, dichiara che su Europa, un satellite di Giove, vi sia una vasta distesa d’acqua sotto una calotta di ghiaccio, elemento primario per la sopravvivenza di esseri viventi. Per il 2020, anno nel quale è stata programmata una missione sul satellite, si potrebbero quindi avere delle risposte concrete.
Gli alieni e il misterioso incontro con papa Giovanni XXIII
Ma l’argomento alieni non è nuovo nel mondo religioso. Il “Sun” riporta che nell’estate del 1961 Papa Giovanni XXIII stava passeggiando nei giardini di Castel Gandolo con Loris Francesco Capovilla, suo segretario. I due furono testimoni di un apparizione che potrebbe essere definita aliena. “Li avevamo sopra le nostre teste. Luci. Erano luci colorate. Azzurro. Arancio. Ambra“. Uno degli “ufo” si stacca dalla formazione e atterra nel lato sud del giardino. Il Papa si avvicina alla figura che è apparsa dall’astronave, descritta come assolutamente umana, ma completamente avvolta di luce. I due parlano per circa venti minuti, poi la misteriosa figura si volta e torna nell’astronave, il Papa dal suo segretario, lo guarda e piange. “I figli di Dio sono ovunque, anche se a volte abbiamo difficoltà a riconoscere i nostri stessi fratelli” racconta Papa Roncalli all’arcivescovo.
Successive indagini rivelano che nel Giardino di Castel Gandolfo non sono presenti segni di un possibile “atterraggio”, in quanto siepi e alberi sono rimasti immutati, quando invece in caso di un effettivo atterraggio da parte di un qualsivoglia veicolo aereo avrebbero dovuto esserci tracce permeate sulla vegetazione e non furono registrate anomalie nei cieli di Roma.
Anche Gesù fa parte degli alieni? I racconti dei Vangeli Apocrifi.
Anche la figura di Gesù viene messa sotto esame dagli ufologi, tanto che alcuni di essi sostengono la teoria che vedrebbe la nascita di Cristo come un’ibridazione aliena. La Vergine Maria, che viene chiamata da Dio e partorisce un figlio senza aver avuto rapporti, ha spinto molti scienziati a chiedersi se il Figlio di Dio non fosse alieno. Nelle testimonianze di rapimenti moderni, sono molte le storie e i racconti che trattano di gravidanze di donne umane per creare ibridi alieni.
Nei Vangeli Apocrifi, come il “Vangelo dello Pseudo-Tommaso”, sono contenuti racconti dell’infanzia di Gesù dai 5 ai 12 anni in cui Egli manifesta particolari poteri e compie miracoli inverosimili e anche vendicativi. Il Bambino che usa questi suoi poteri per rendere ciechi e storpi, o addirittura uccidere, i suoi maestri o vicini di casa.
Nel “Protovangelo di Giacomo” o “Vangelo dell’infanzia di Giacomo” viene descritta la nascita di Gesù: “Guardai nell’aria e vidi immobili gli uccelli; guardai sulla terra e vidi degli operai con le mani coricate in un vaso; quelli che stavano portando il cibo alla bocca, immobili; i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto. Ecco che le pecore spinte innanzi invece stavano ferme; il pastore aveva alzato la mano per percuoterle, ma la sua mano era rimasta per aria. Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso. Al luogo della grotta della natività, ecco una nube splendente copriva la grotta. Subito la nube si ritrasse dalla grotta, e nella grotta apparve una gran luce che agli occhi non potevano sopportare. Poco dopo quella luce andò dileguandosi fino a che apparve il bambino”. Una situazione ben lontana dal comune presepe natalizio.
Secondo l’ufologo Alfredo Lissoni, conduttore radiofonico e scrittore che si occupa di ufologia per le maggiori riviste del settore, la paralisi generale che viene descritta nel “Protovangelo di Giacomo” è la stessa che viene descritta nelle testimonianze dei testimoni di apparizzioni aliene.
Vi sono altre frasi presenti nel “Vangelo secondo Giovanni” che possono essere lette in chiave ufologica:
8,23 = Voi siete di quaggiù, io sono di lassù, voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
14,2 = Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se così non fosse, ve l’avrei detto. Vado a prepararvi un posto.
14,3 = E quando sarò andato, e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo a voi e prenderò con me, affinché siate anche voi dove sono io.
8,23 = Voi siete di quaggiù, io sono di lassù, voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
14,2 = Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se così non fosse, ve l’avrei detto. Vado a prepararvi un posto.
14,3 = E quando sarò andato, e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo a voi e prenderò con me, affinché siate anche voi dove sono io.
Gli alieni nell’iconografia cristiana
Anche nell’iconografia cristiana sono presenti dipinti nei quali alcune figure potrebbero essere riconducibili agli UFO. Nella “Madonna con bambino e San Giovannino“, realizzato da Jacopo del Sellaio nel 1450, in alto a destra è visibile quello che potrebbe essere un UFO nella sua accezione più moderna. E ancora, ne “La crocifissione” del Monastero di Visoki Decani in Kosovo sono raffigurati, su entrambi i lati dell’opera, due astri volanti dotati di equipaggio. È tuttavia probabile che queste raffigurazioni siano il sole e la luna, i quali venivano rappresentati con fattezze umane, secondo un modello iconografico tradizionale in stile bizantino-ortodosso molto diffuso nel medioevo. Questa composizione iconografica si può riscontrare anche ne “La Deposizione della Croce” di Benedetto Antelami, situata nel Duomo di Parma.
Fatti più recenti, invece, potrebbero essere più prossimi ad avvalorare le teorie secondo le quali il Vaticano è a conoscenza dell’esistenza degli alieni. Negli archivi vaticani, durante una ristrutturazione di una cantina ubicata sotto la biblioteca sarebbe stato ritrovato un teschio riconducibile alle fattezze degli alieni denominati “i Grigi”. Alcuni studiosi ipotizzano che questi teschi, che sono stati ritrovati in molte parti del mondo, possano appartenere a uno stadio dell’evoluzione umana ancora sconosciuto.
“La Chiesa non può sbarrare la strada allo Spirito, non può chiudere le porte in faccia a nessuno“.
Fonte: htt//retroonline.it