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15/11/17

Il bambino indaco che viene da Marte

Boris Kipriyanovich è un ragazzo russo che riferisce di vite passate, sistemi planetari e altre civiltà. La sua storia ha fatto il giro del mondo, ma tutto lascia credere che i suoi racconti siano frutto di suggestioni



Racconta di una vita passata, di sistemi planetari e di altre civiltà. Si chiama Boris Kipriyanovich, detto Boriska, vive nella città di Zhirinovsk, in Russia, ed è nato l’11 gennaio 1996. Da quando aveva quattro anni chiede di andare regolarmente su una montagna, Medvedetskaya Gryada, vicino alla sua città, per soddisfare le sue «esigenze energetiche».
La storia di questo ragazzo è stata riproposta recentemente sul sito di Anonymous, e ha scatenato il dibattito. La mamma di Boriska, un medico, non ha potuto fare a meno di notare che il figlio riusciva a alzare la testa già 15 giorni dopo la nascita. Ha pronunciato la prima parola, «baba» quando aveva 4 mesi, e altri semplici vocaboli subito dopo. A un anno e mezzo riusciva a leggere i titoli dei giornali, e a due anni ha iniziato a disegnare e a dipingere. All’asilo, le maestre hanno notato subito le caratteristiche insolite del bambino, le abilità linguistiche e mnemoniche prodigiose, ma anche la sua scarsa rapidità.
I suoi genitori sostengono che Boriska abbia acquisito conoscenze non solo dal mondo esterno, ma anche attraverso canali misteriosi. «A volte si sedeva nella posizione del loto – ricorda la madre – e cominciava a raccontarci fatti dettagliati su Marte, sistemi planetari e altre civiltà, che ci hanno lasciato davvero perplessi». Lo spazio è diventato il tema principale dei suoi racconti, da quando ha compiuto due anni. Una volta ha detto che, un tempo, abitava su Marte stesso. E anche che il pianeta è abitato, anche se «ha perso l’atmosfera dopo una catastrofe mammutica». Ora i marziani vivrebbero in città sotterranee, secondo Boriska.
Che afferma anche che, quando era marziano, volava sulla Terra per scopi di ricerca e pilotava un’astronave al tempo della civiltà lemuriana. Parla della caduta della Lemuria come se fosse successa ieri. Dice che i Lemuriani sono morti perché hanno cessato di svilupparsi spiritualmente.
Quando sua madre gli regalò il libro Whom We Are Originated From di Ernest Muldashev, si emozionò molto. Passò molto tempo guardando gli schizzi dei Lemuriani e delle pagode tibetanee poi parlò ai suoi genitori dei Lemuriani e della loro cultura per diverse ore, senza sosta. Mentre stava parlando, sua madre gli chiese: «Come puoi ricordare tutto questo?». E lui: «Nessuno me l’ha detto, lo ricordo perché l’ho visto».
Nei suoi racconti, però, ci sonomolti elementi della cultura popolare fantascientifica, come le leggende sulla guerra tra Atlantide e Lemuria, due civiltà super-tecnologiche scomparse lasciando spazio ad un periodo intermedio, la nostra preistoria. Temi già smentiti dagli studiosi. Nella stratigrafia della crosta terrestre e dei sedimenti, non c’è traccia di una civiltà più avanzata della nostra: tutto lascia credere che i racconti del ragazzo siano frutto di suggestioni esterne.
Boriska viene spesso descritto come «bambino indaco», un concetto pseudoscientifico New Age che indica una generazione di bambini che sarebbero dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali. E che invece, secondo molto medici, potrebbero essere affetti da una disordini mentali e avrebbero bisogno di cure adeguate, più che di attenzioni come quelle che sono state riservate a Boriska.
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