Antico presagio di sventura. Che cambia il vento. E manda in tilt gli animali. Dalle protezioni agli occhi alle coincidenze, tutto sul 'Sole nero' del 20 marzo
Tutti con il naso all’insù, venerdì 20 marzo, per l’arrivo dell’eclissi di Sole.
Intorno alle nove e mezza del mattino, e fino a poco prima di mezzogiorno, la nostra stella è destinata a essere parzialmente coperta dalla Luna.
DIMINUZIONE DELLA LUCE. Un'eclissi non totale, quella vista dall'Italia. Ovvero, ci avvisano gli esperti, non è previsto un brusco passaggio tra il giorno e la “notte”, ma una graduale diminuzione della luce solare.
Per essere pronti all’appuntamento, ecco 10 cose da sapere.
1. Che cos'è: quando la Luna si frappone tra Sole e Terra
Un’eclissi di Sole avviene quando la Luna si frappone tra l’astro e la Terra, proiettando la sua ombra sul nostro pianeta.
In base alla dimensione apparente del disco lunare al momento del passaggio, l’eclissi può essere parziale o totale.
SOLE 400 VOLTE PIÙ GRANDE. Il fenomeno avviene solo in particolari condizioni perché il Sole è 400 volte più lontano del nostro satellite, ed è 400 volte più grande: ma sua lontananza dal nostro pianeta fa sì che il cono d'ombra prodotto dalla Luna possa raggiungere e oscurare la Terra.
2. Credenze: segno di sventura che simboleggia la rabbia degli dei
Nell’antichità si credeva che qualche animale giungesse a mangiare il Sole.
Documenti cinesi di 4 mila anni fa, per esempio, parlano di un drago da scacciare con arco e frecce: fino a metà del XIX secolo in Cina è rimasta l’usanza di sparare a salve durante il fenomeno.
IL RE VENIVA NASCOSTO. Gli assiri durante le eclissi ponevano sul trono un criminale, un prigioniero di guerra, un contadino, mentre il vero re si rifugiava in campagna.
Il trono rimaneva in mano al sostituto per un centinaio di giorni: il malcapitato veniva poi giustiziato e sepolto con funerali reali, per esser sicuri di ingannare gli dei.
I Greci pensavano fosse un segno della rabbia degli dei.
IN INDIA SI SVUOTA LA CUCINA. Fino a giorni ben più recenti, comunque, alle eclissi è stato collegato ogni tipo di sventura: in diverse zone del mondo si ritiene siano pericolose per le donne incinte, in alcune zone dell’India si svuota la cucina perché si pensa che qualsiasi cibo cucinato con il Sole nero sarà velenoso e impuro.
3. Coincidenze: combacia con l'inizio della primavera
L’eclissi del 20 marzo 2015 avviene lo stesso giorno dell'equinozio di primavera.
Per la prossima coincidenza del genere bisogna aspettare il 20 marzo del 2034, e poi nel 2053 e nel 2072.
COSÌ OGNI 19 ANNI. Ogni 19 anni, in pratica, perché l'eclissi di Sole occorre che vi sia Luna nuova, che si osserva nell'equinozio di primavera ogni 19 anni.
Ma non è una regola generale: l'ultima volta che i due eventi coincisero fu il 20 marzo 1662.
4. La prossima visibile in Italia: nel 2026
L’eclissi sarà totale per gli abitanti delle isole Fær Øer e Svalbard, parziale per il resto d’Europa, Islanda, Africa settentrionale e Asia settentrionale.
Un avvenimento da non perdere, anche perché la prossima eclissi visibile dall’Italia è attesa soltanto nel 2026.
UNA TOTALE? NEL 2081. L’ultima era stata quella totale del 1999, poco prima della fine dello scorso millennio, coincidenza che scatenò panico e profezie apocalittiche. Per rivederne una totale nel nostro Paese dovremo aspettare il 2081.
5. Come la vedremo: massima oscurità (67%) ad Aosta
A Cagliari si comincia alle 9.16, a Palermo alle 9.20, Roma alle 9.23, un minuto dopo a Milano e Firenze, due a Napoli.
TRA LE 10.22 E LE 10.38. Il momento di massima oscurità in Italia è previsto tra le 10.22 a Cagliari alle 10.38 di Trieste.
Ad Aosta Sole coperto al 67%, a Milano al 64%, a Roma al 53%, a Napoli al 50%, a Palermo al 44%, a Reggio Calabria appena il 41%.
6. Effetti energetici: Terna spegne il fotovoltaico
Il “Sole nero” manderà in crisi la produzione di energia solare nell' Unione europea - pari a circa 90 Gigawatt - che potrebbe diminuire temporaneamente fino a 34 gw in caso di cielo sereno.
È la prima volta che un'eclissi avrà un impatto significativo sul sistema di produzione elettrica solare in Europa. Tanto che il settore elettrico sta adottando misure volte a mitigarne l'impatto.
POSSIBILITÀ DI INCIDENTI. Terna ha disposto il distacco per 24 ore di tutti gli impianti eolici e fotovoltaici da 100 o più kilowatt, poiché l’eclissi potrebbe «mettere a rischio l’approvvigionamento energetico europeo, e la possibilità di incidenti non può essere del tutto esclusa».
7. Cambiamenti climatici: cala la temperatura e il vento
L’eclissi ha effetto anche sul vento. Durante quella del 1999 fu notato che in una regione dell’Inghilterra meridionale, in quel momento non coperta da nubi, la velocità del vento calò di 0,7 metri al secondo, e la direzione ruotò in senso antiorario di 17 gradi.
RAFFREDDAMENTO E TURBOLENZE. A stravolgere Eolo, secondo gli esperti, sarebbe il repentino calo di temperatura causato dall’oscuramento del Sole, che raffreddando l'atmosfera vicino al suolo genera turbolenze.
8. Animali in confusione: si comportano come di notte
Gli animali reagiscono all’eclissi come se si trattasse di una notte in piena regola.
Le cicale smettono di cantare, le api di ronzare sui fiori per fare ritorno all'alveare.
VOLATILI IN ALLARME. Animali notturni come i pipistrelli diventano particolarmente attivi, mentre alcuni primati chiudono gli occhi, per riaprirli quando torna il mattino.
Gli uccelli assumono un atteggiamento confuso o allarmato.
9. Dove seguirla sui media: diretta streaming sul sito del Cnr
La prima eclissi televisiva è andata in onda il 7 marzo 1951 negli Stati Uniti.
Il 7 marzo 1970 arrivò la prima diretta a colori di un'eclissi di Sole, questa volta totale.
Nel 2015 sono tantissimi gli eventi organizzati per godere della visione: il Cnr ha preparato una diretta streaming dall’Artico, punto massimo dell’oscuramento del Sole, dove sono riprese da poco le attività scientifiche nella base ‘Dirigibile Italia’ sulle Isole Svalbard.
LA NASA HA UN SITO DEDICATO. Appuntamento dalle ore 10.10 alle 12.15 sul sito del Cnr. Il Virtual Telescope trasmette l’evento in diretta streaming con immagini dall'Appia Antica. La Nasa ha un sito dedicato. Numerosi appuntamenti sono stati organizzati in diverse città italiane.
10. Regole per la salute: non fissare il Sole a occhio nudo
Chi vuole assistere allo spettacolo deve munirsi degli strumenti adeguati.
Fissare il Sole a occhio nudo mette in serio pericolo la vista e potrebbe provocare danni permanenti (leggi il metodo fai da te della Nasa).
GLI OCCHIALI 'NORMALI' NON BASTANO. I comuni occhiali scuri da Sole non bastano: servono occhiali di cartoncino con il filtro mylar o astrosolar per le lenti reperibili online o nei negozi di ottica.
Anche per fotografare l’evento occorre schermare l’obiettivo con filtri ad hoc. Attenzione anche ai selfie: guardare il fenomeno attraverso il cellulare può ugualmente danneggiare la vista.