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27/11/18

Quegli strani fenomeni stellari che evocano megastrutture aliene

Un gruppo di scienziati ha individuato un secondo esempio dello strano fenomeno stellare che nel 2015 aveva suscitato fantasiose speculazioni sull’esistenza di megastrutture spaziali create da qualche intelligenza extraterrestre.
Ulteriori osservazioni potrebbero scoprire altre stelle che manifestano il fenomeno,

un bizzarro sfarfallio,fornendo informazioni utili sulla sua
Una lontana stella nel cielo australe sfarfalla in un modo strano, come se una bizzarra nuvola di materiale - o qualcosa di ancora più singolare - orbitasse intorno a essa.

Scoperta dagli astronomi grazie a un telescopio in Cile, la stella ricorda altri due enigmatici oggetti astrofisici, uno che si ritiene possa ospitare un pianeta con anelli 200 volte più grandi di quelli di Saturno, l’altro più famoso per la remota possibilità che sia circondato da “megastrutture aliene”. La nuova stella potrebbe aiutare a far luce su uno o entrambi questi oggetti sconcertanti.

Nel 2010, la Vista Variables in the Via Lactea (VVV) Survey ha iniziato l’ambizioso tentativo di creare una mappa tridimensionale delle stelle variabili nelle vicinanze del centro della Via Lattea.

Nell’ambito del progetto, l’astronomo Roberto Saito dell’Universidade Federal de Santa Catarina, in Brasile, ha analizzato i dati del telescopio per rilevare esplosioni eruttive fra le centinaia di milioni di stelle monitorate.

Tuttavia la cosa più importante che ha trovato non è stata affatto un’esplosione, ma una stella che nel 2012 si è misteriosamente affievolita per diversi giorni. Saito e colleghi hanno riportato i loro risultati in un articolo pubblicato di recente sulle “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”.

Conosciuta come VVV-WIT-07, la stella sembra essere molto più vecchia e più rossa del Sole, anche se la quantità di polvere interstellare tra il sistema solare e la posizione della stella, più vicina al centro galattico, rende molto difficile la classificazione esatta e la misurazione della distanza. Quello che è certo è che nell’estate 2012
la luminosità dell’oggetto si è leggermente attenuata per 11 giorni, per poi precipitare nei 48 giorni successivi, suggerendo che qualcosa ha bloccato più di tre quarti della luce della stella diretta verso la Terra. Ma che cosa potrebbe essere quel “qualcosa”?

Secondo Eric Mamajek, astrofisico dell’Università di Rochester che non partecipa al progetto VVV, un oscuramento così marcato suggerisce che un oggetto o un gruppo di oggetti incredibilmente grandi sta bloccando la luce. “Deve essere largo più di un milione di chilometri e molto denso per poter bloccare la luce stellare”, dice.

Mamajek dovrebbe saperlo: ha diretto il gruppo che ha scoperto J1407, un’altra strana stella periodicamente eclissata da un oggetto delle dimensioni di un pianeta che si pensava vantasse un massiccio sistema di anelli circa 200 volte più ampio di quello di Saturno.

In quest’ultimo caso, dice, gli strani segnali di VVV-WIT-07 potrebbero derivare da aggregati o nubi di materiale che passano tra la Terra e la stella, anche se ha sottolineato che si tratta di dati preliminari e che sono necessarie ulteriori osservazioni.

Tabetha Boyajian è d’accordo. Boyajian, astronoma alla Louisiana State University, è stata l’autrice principale dell’articolo del 2015 che annunciava lo strano oscuramento di KIC 8462852, nota anche come Stella di Tabby, un oggetto insolito rilevato per la prima volta dal telescopio spaziale Kepler della NASA. VVV-WIT-07 avrebbe dovuto ospitare “un tipo molto particolare di nube di polvere per sperimentare smorzamenti del genere”, dice Boyajian.

Lo studio di Boyajian ha contribuito a suscitare un’impennata di interesse pubblico per la Stella di Tabby perché l’insolito oscuramento della stella potrebbe essere visto come la prova di una civiltà aliena che costruisce una struttura artificiale in grado di assorbire la luce della stella.

Le spiegazioni più convenzionali includono uno sciame di comete o frammenti di un pianeta andato in pezzi, che potrebbero entrambi generare significative nubi di polvere e detriti capaci anche occludere la luce della stella. Ma, finora, nessuna spiegazione semplice si adatta alla complessità dell’oscuramento osservato; i ricercatori hanno ancora difficoltà nei loro tentativi di capire la vera natura dello strano oscuramento della Stella di Tabby.


Quegli strani fenomeni stellari che evocano megastrutture aliene
Luminosità di KIC 8462852 in funzione del tempo. La linea continua rappresenta la migliore stima degli autori della luminosità della stella; la regione ombreggiata rappresenta l'incertezza sulla luminosità in qualsiasi momento
Gli astronomi seguono queste flessioni riportando su un grafico l’intensità della luce di una stella nel tempo, ottenendo una figura nota come “curva di luce”. La curva di luce di J1407 mostra che i suoi massicci anelli possono occasionalmente bloccare fino al 95 per cento circa della luce della stella, mentre la curva di luce della Stella di Tabby suggerisce che qualsiasi orbita può fermare solo il 20 per cento circa dell’emissione luminosa di quella stella.


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Questo rende VVV-WIT-07 un caso intermedio, dice Saito. “Il nostro oggetto è simile, nel senso che anche noi stiamo cercando di spiegare il comportamento della curva di luce in base alla materia che circonda la stella”, dice Saito.

Sulla base dei loro dati, incluse osservazioni successive effettuate nel 2016, Saito e colleghi ipotizzano che la stella possa continuare a sfarfallare fino al 2019, mostrando potenzialmente quattro ulteriori eventi di oscuramento nel corso dell’anno, mentre il misterioso materiale che blocca la luce continua la sua orbita attorno alla stella.

Se queste previsioni saranno confermate, potrebbero rivelarsi la chiave per svelare non solo i misteri di VVV-WIT-07 ma anche quelli che circondano la Stella di Tabby.

“Con un campione di due oggetti, possiamo avere due stelle da studiare invece di una per cercare di sviluppare un’unica teoria di qualunque cosa stia avvenendo”, dice Boyajian. Se entrambi gli affievolimenti stellari sono causati dallo stesso processo naturale, è meno probabile che stia accadendo qualcosa di insolito, come megastrutture cosmiche di origine aliena.



C’è la speranza che altre stelle tremolanti così particolari possano essere rilevate nel prossimo futuro. Saito dice che è possibile che la survey VVV potrebbe scoprirne altre, anche se non è ottimizzata per identificare sistemi di questo tipo. Quando entrerà in funzione negli anni venti di questo secolo, il Large Synoptic Survey Telescope (LSST), uno strumento di 8,4 metri in costruzione in Cile, potrebbe aumentare il numero di membri della strana collezione.

“Penso che cominceremo a trovare più oggetti come questo nell’era LSST”, dice Mamajek. “Probabilmente inizieremo a scoprire stelle variabili strane, mai viste prima”.

Per ora, Saito e colleghi prevedono di continuare a osservare VVV-WIT-07 con gli strumenti a infrarossi di cui è dotato il New Technology Telescope dell’European Southern Observatory e con il Southern Astrophysical Research Telescope del National Optical Astronomy Observatory, che hanno entrambi contribuito alle osservazioni del gruppo nel 2016.

La debolezza luminosa intrinseca della stella - come anche l’attenuazione della sua luce su vaste distanze galattiche - significa che è meglio osservarla a lunghezze d’onda vicine all’infrarosso, dove l’interferenza della polvere interstellare è minima.

OSebbene la VVV Survey si sia conclusa l’anno scorso, un’indagine estesa sta ancora osservando il centro galattico e potrebbe far emergere altre eclissi non notate nelle osservazioni iniziali.

Speriamo che queste osservazioni facciano luce su quello che sta causando il bizzarro oscuramento di VVV-WIT-07. “Non è affatto un fenomeno comune”, dice Mamajek. “Non vedo l’ora di vedere i risultati futuri”.

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