Andrew Iwanicki ha trascorso tre mesi sul letto dell'unità Flight Analog Research, simulatore della NASA situato a Houston, in Texas. Lo scopo dell'esperimento era studiare i cambiamenti che avvengono nel sistema cardio-circolatorio e muscolo-scheletrico degli astronauti che vivono nelle stazioni spaziali.
Oggi quei 70 giorni sono passati, e Andrew ha raccontato a Vice la sua incredibile esperienza:
"La mattina del 2 dicembre mi sono svegliato e, per la prima volta in 70 giorni, mi sono alzato. Non appena il letto si è sollevato in posizione verticale, ho sentito il peso delle gambe come mai prima. Il cuore batteva, mi prudeva la pelle, ero coperto di sudore. Ho pensato di svenire, il mio corpo era sul punto di rinunciare. Quando l'elettrocardiogramma è crollato, i medici hanno riposto il letto in orizzontale. Più tardi mi hanno detto che nessuno dei soggetti dell'esperimento aveva tenuto più di 15 minuti"
"La mattina del 2 dicembre mi sono svegliato e, per la prima volta in 70 giorni, mi sono alzato. Non appena il letto si è sollevato in posizione verticale, ho sentito il peso delle gambe come mai prima. Il cuore batteva, mi prudeva la pelle, ero coperto di sudore. Ho pensato di svenire, il mio corpo era sul punto di rinunciare. Quando l'elettrocardiogramma è crollato, i medici hanno riposto il letto in orizzontale. Più tardi mi hanno detto che nessuno dei soggetti dell'esperimento aveva tenuto più di 15 minuti"
"Verso la fine del percorso ho cercato di pensare a tutto quello che avevo fatto negli ultimi 70 giorni: ho letto molti libri, ho praticato la meditazione, ho scoperto l'amore per i videogiochi. E poi il mio conto in banca è cresciuto molto: al termine dell'esperimento avevo circa 11 000 dollari. Mi ricordo l'ultimo giorno: passavo per la porta dell'ospedale e ho visto il sole per la prima volta dopo tre mesi. Ero molto felice.
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